Collettiva
Il passaggio delicato nella progettazione di un evento. La scelta e' sempre legata alla necessita' di trovare una definizione al senso complessivo di cio' che si va a proporre. In questo caso 'Memoria involontaria' cerca di penetrare il senso piu' recondito del termine memoria. La memoria involontaria e' quella legata ai sensi piu' intimi, quella che non si ferma all'esperienza quotidiana ma che unisce passato presente e futuro nell'Ora, quella che determina attraverso un'immagine una sensazione profonda. E' come se il rapporto tra il tempo passato e quello presente, attraverso la mediazione di un elemento terzo che fa risvegliare le sensazioni, potesse dilatarsi fino a giungere alla superficie percettiva. La mostra costituisce una riflessione sul rapporto tra la nostra percezione della realta' e la realta' stessa, filtrato dalla necessita' umana di ricondurre le proprie sensazioni a un vissuto che si materializza su una tela, in una fotografia o in un'installazione, un segno dunque che ci permette di far riaffiorare il pensiero. E' la ricerca operata dall'Io dell'artista verso se stesso, verso cio' che di piu' intimo e recondito possiede: il pensiero. Pensiero che e' in stretto rapporto con il vissuto e con la realta' delle cose ma in una dimensione altra spesso imprevedibile. Federica Luser.