Associazione Laboratorio Incontri d'Arte
Roma
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La Figura assente
dal 29/1/2004 al 21/2/2004
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Segnalato da

Andrea Carini




 
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29/1/2004

La Figura assente

Associazione Laboratorio Incontri d'Arte, Roma

Reinhard Pfingst - Saverio Finocchi. Nel lavoro di Saverio Finocchi forme solide occupano cosi' l'ambiente mentale di perplesse icone lignee e tele non come figure ma in quanto elementi astratti di un universo vuoto, ipotesi di perturbante contemplazione: ci si muove dentro costruzioni di silenzio, dove le ombre si allungano a disegnare la definitiva assenza di una presenza umana. Per Reinhard Pfingst, in arte Reinhard, la materia si concentra nella forma fino a farsi grado zero di energia: come a riportare nella luce dell'immediata apprensione plastica la traccia di un'immanente universalita' nascosta.


comunicato stampa

rassegna a cura di Marcello Carriero e Luca Arnaudo
gennaio - aprile 2004

Reinhard Pfingst - Saverio Finocchi
30 gennaio-21 febbraio

L'arte suggerisce alla realtà un modo per sfuggire il tempo degli accadimenti, si sostituisce ad essa e fonda, in un momento, una temporalità. La figura assente è quella di cui saggiamo la sparizione, di cui non ricordiamo nulla, se non l'effetto e l'energia di questo vuoto. L'immagine astratta non è più la rappresentazione solipsistica, frutto del drenaggio dell'inconscio o composizione intellettuale, è superficie problematica che ha perso la funzione di supporto o di campo di azione delle forme diventa zona problematica in se, manifesta la propria naturale incidenza sul mondo a cui non oppone una faccia bensì l'intera frontalità di un evento, senza ripetere come uno specchio deformante il quotidiano, la storia, l'uomo. Le figure assenti sono quelle che non vediamo nel mondo perché sono "al" mondo. (M.C.)

Nel lavoro di Saverio Finocchi (.) forme solide occupano così l'ambiente mentale di perplesse icone lignee e tele non come figure ma in quanto elementi astratti di un universo vuoto, ipotesi di perturbante contemplazione: ci si muove dentro costruzioni di silenzio, dove le ombre si allungano a disegnare la definitiva assenza di una presenza umana. Per Reinhard Pfingst, in arte Reinhard, la materia si concentra nella forma fino a farsi grado zero di energia: come a riportare nella luce dell'immediata apprensione plastica la traccia di un'immanente universalità nascosta. Architettura che si fa scultura assecondando l'idea fino a farla coincidere con il risultato formale, ma non vi è sforzo, perlomeno apparente, allo stesso modo di quanto accade per una pietra levigata dall'acqua o un meteorite definito dall'attrito dello spazio, concentrazioni di complessa semplicità. (L.A.)

inaugurazione venerdì 30 gennaio ore 18,30

Opere in permanenza:
Carla Accardi - Lucio Afeltra - Richard Antohi - Cinzia Beccaceci - Gesine Arps - Antonello Bollettini - Max Bill - Giorgio Bompadre - Fabrizio Campanella - Lucilla Caporilli Ferro - Andrea Carini - Giorgio De Chirico - Nino De Luca - Cristiano De Veroli - Piero Dorazio - Paolo D'Orazio - Valeria Gramiccia - Julius Le Parc - Umberto Mastroianni - Luisa Mazza - Matteo Montani - Loredana Mueller - Gianluca Murasecchi - Giulia Napoleone - Achille Perilli - Reinhard Pfingst - Paolo Porelli - Alessandro Sardella - Enrico Sirello - Raphael Soto - Giulio Turcato - Paolo Zughetti.

Laboratorio Incontri d'Arte - Via David Lubin, 4 - 00196 Roma
tel/fax 06/3202673
(Metro Flaminio - Tram 19 - 30)

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