La mostra comprende una decina di lavori significativi per la ricerca espressiva dell'artista, incentrata prevalentemente sul ritratto inteso come esperienza anatomica.
Il giorno giovedì 29 Maggio 2014 alle 18.30, nella galleria “Stanza dell’ Aliprandi” a Milano in via Madonnina, 3,
si terra l’esposizione di
Pasquale Russo Maresca, “ri-tratto”.
In esposizione una decina di lavori che segnano una tappa importante della sua
ricerca ritrattistica, incentrata esclusivamente sul ritratto come esperienza
anatomica.
Il Maresca fa una scomposizione del viso in un’anatomia dinamica: SETTE SETTIMI
11 Opere di medie dimensioni a tecnica mista su tavola incamottata.
Informazioni al numero: 02-8693948
Pasquale Russo Maresca, nato a Milano, vive e lavora tra l’Italia e il Messico.
2007 Arte Italiana Palazzo Reale Milano Vittorio Sgarbi.
2009 esposizione collettiva di incisioni c.o.c. Gallery New York.
2010 esposizione personale Siete Septimos de Rostro Biblioteca Miguel Lerdo de
Tejada Citta del Messico a cura della Secretaria de Hacienda y Credito Publico de
Mexico .
Nello stesso anno esposizione personale Siete Septimos de Rostro Museo Regional de
Santiago de Queretaro nello stato di Queretaro in Messico . In agosto esposizione
personale Siete Septimos de Rostro Academia de Arte Plastica San Carlos Citta’ del
Messico a cura dell’ UNAM.
Invitato alla 54 Biennale di Venezia 2011 a cura di Vittorio Sgarbi Sette Settimi di
Volto.
Tepotzotlan Opera aperta 2011
Spazio espositivo aperto Instituto Italiano de Cultura en Budapest en 2013 opera di
Pasquale Russo Maresca
27 Marzo 2014 esposizione personale Ciudad de Mexico Sfacciati.
RI-TRATT0
Ri- tratto come ri- trattare, ri- tratto nuovamente la materia, ri- tratto il volto
con altra proporzione, secondo un criterio evoluto.(Sette Settimi)
Ri- tratto prelude, sicuramente alla necessità di correggere, sancisce la volontà
di rivedere, aggiustare, e dividere la figura, percorrendo un altro cammino
necessario-fisiologico. Traccio altri punti di riferimento sul viso.
Ritratto e riscatto una parte del volto, cavando l’identità, e una parte di verità
della figura.
Scavo sulla tela ed estraggo letteralmente dei connotati importanti del viso
allontanando dal centro, volontariamente lo sguardo simmetrico della figura perché
inorridito, distolgo lo sguardo del personaggio da una verità insopportabile da
vedere, concentrando l’identificazione e la somiglianza nella porzione periferica
della massa-volume del cranio.
Le regole del vecchio volto cancellato non bastano più, ristabilisco un ordine
secondo un nuovo compromesso con la storia ( l’unico che si può veramente fare).
La storia recente-contemporanea ci ricorda, Il ritratto come figura che vive al
riparo della luce abbagliante, accecante e fastidiosa, come se cercando un riparo
si nascondesse nell’ombra irriconoscibile, ritraendosi, e sottraendosi come per
vergogna, allo sguardo sdegnato di Policleto esausto o disgustato, o più
semplicemente da una mancata somiglianza (Varrone).
L’impulso irrefrenabile dell’artista nevrotico protestatario che censura il ri-
tratto ritirandolo dalla scena, sottraendo e cancellando (da una mano di spessa
biacca su tela ruvida) , come resto di una scena criminale del cadavere
violentato e strappato dalla tela (Bacon).
Ora si guarda il puro gesto, il gesto, come necessità per allontanare
scaramanticamente la figura dalla scena, il ri-tratto come gesto nel segno della
materia.
Lo sfiguramento del ritratto come atto di depurazione, il levare dalla tela
l’ultima parte riconoscibile dell’umano, depurando, levigando, pulendo, corrodendo,
il gesto fisso appartato, l’ idealizzazione del gesto sulla figura, con questo
l’artista si sostituisce a Dio e occupa in senso mitologico, la scena .
Io ri tratto questa convinzione questo ritrarsi , questa unica condizione che,
pur riconoscendola vera, sostengo altra verità, un ritratto differente un
ritratto che nasce ed esiste nell’auto celebrarsi , il punto di riconoscibilità
dell’uomo, il campo e il terreno di battaglia in cui si svolge la ricerca.
Il mio ri tratto nasce dall’ esigenza di re inventare il volto, il mio soggetto
passa dai ritratti di Gerico, volando a Akhenaton e Nefertiti, sostando a Kavros ,
fino a Crisippo, analizzando le singole parti e costruendo il nuovo ri-tratto,
Canone anatomico Sette Settimi.
Inaugurazione 29 Maggio 2014 alle 18.30
“Stanza dell’ Aliprandi”
via Madonnina 3, Milano
10 - 13 e 15 - 19, chiuso domenica
Ingresso libero.