Trame neoplastiche. Tiziana Nicoloso espone al Bisonte le sue trame neoplastiche, con un evidente e voluto richiamo al modello di essenzialità della forma e del colore proposto e teorizzato da Piet Mondrian e Theo Van Doesburg negli anni venti del Novecento, un approdo raggiunto dai due artisti dopo aver superato diversi passaggi nella pratica pittorica.
Tiziana Nicoloso espone al Bisonte le sue trame neoplastiche, con un evidente e voluto richiamo al modello di essenzialità della forma e del colore proposto e teorizzato da Piet Mondrian e Theo Van Doesburg negli anni venti del Novecento, un approdo raggiunto dai due artisti dopo aver superato diversi passaggi nella pratica pittorica.
L'elaborazione di Tiziana Nicoloso è estremamente suggestiva, anche grazie ai materiali utilizzati: fili di lana costretti in una maglia complessa e contorta che danno spessore anche simbolico alle opere, vernici dorate o dai colori ben definiti che fermano la tessitura, cornici o appoggi in resine particolari che esaltano il gioco dei tratti orizzontali e verticali.
Formatasi nell'ambito della haute couture (Chanel, Capucci), la Nicoloso da anni studia materiali, linee e colori nelle loro più diverse applicazioni. Una lunga frequentazione della galleria ''La Bezuga'' le ha consentito la riflessione su artisti quali Manzù, Matta, Guttuso, Vaserely, Fuchs. Nel tempo è maturata in lei l'esigenza di esprimersi in termini che ama definire ''neoplastici'', richiamandosi al movimento proposto dai due artisti olandesi, nel momento in cui - appunto con il neoplasticismo - vollero affrontare l'espressione artistica con un approccio razionale e affidare al colore e alla linea l'articolazione spaziale e il messaggio, anche etico, di equilibrio.
Non è stato facile il percorso, per Tiziana Nicoloso, fino a raggiungere, con questi lavori plastici, con queste sue ''trame'', l'espressione voluta, ricca di una sua ''corporeità '' e di una dimensione che, rispetto al modello ideale, la rendono nuova e originale. Un viaggio che è passato attraverso l'osservazione attenta di artisti quali Scanavino, Noland, Morris, Castellani, Alviani, una maturazione conoscitiva ed espressiva che ha prodotto il risultato anche visivamente appagante che possiamo ammirare nelle opere adesso esposte al Bisonte.
Nella foto un'immagine tratta da Trame Neoplastiche.
La mostra rimarrà aperta fino al 27 Febbraio
Galleria Il Bisonte
via San Niccolò, 24r
Firenze