In questa occasione l'opera di Emilio Vedova e' a confronto con la musica. Il video con le improvvisazioni di Stefano Bollani in occasione dell'inaugurazione, e' esposto in mostra insieme ai cicli di opere dei Dischi, Tondi e Oltre del 1985/1987 e a una scelta di grandi teleri del 1981/1985.
Curatore Germano Celant con Fabrizio Gazzarri
Vedova in Tondo è il titolo della mostra che la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova organizza a Venezia nel Magazzino del Sale
dal
17 maggio al 2 novembre. Dopo gli eccezionali appuntamenti
che hanno visto le opere del Maestro veneziano dialogare con i lavori
di Louise Bourgeois, le installazioni di Anselm Kiefer, l’architettura
dei teatri di Aldo Rossi e le sculture di Roy Lichtenstein, sarà nuovamente
attivata la straordinaria macchina espositiva progettata da
Renzo Piano.
Anche questa occasione rappresenta, per l’opera di Emilio Vedova, motivo
di confronto: per la prima volta nella sua storia la Fondazione ha voluto
stimolare un contatto diretto con la musica, rievocando la particolare
attenzione con la quale Emilio Vedova si è spesso rivolto verso questa
disciplina artistica che alimentava significativi riscontri con la sua stessa
opera testimoniati da alcuni appuntamenti di grande rilevanza internazionale.
Particolarmente significativa, in questo senso, la sua profonda e lunga
amicizia con Luigi Nono che gli dedicò la sua prima composizione elettronica
Omaggio a Emilio Vedova
del 1960 e nello stesso anno gli chiese
la collaborazione per
Intolleranza ‘60
dove al Teatro La Fenice di Venezia
Vedova realizzò costumi, scenografie e proiezioni multiple in movimento.
Sempre con Nono, nel 1984, è stato coprotagonista dell’indimenticabile
Prometeo
assieme a Claudio Abbado, Massimo Cacciari e a Renzo Piano,
progettista della complessa e straordinaria struttura lignea costruita
nella ex-chiesa di San Lorenzo a Venezia.
Il 16 maggio, in un momento unico e irripetibile, il compositore e pianista
Stefano Bollani apre l’esposizione con alcune improvvisazioni musicali
ispirate dai grandi dipinti vedoviani installati nello strepitoso spazio
al Magazzino del Sale. Il video della serata sarà riproposto al Magazzino
per l’intera durata della mostra.
Vedova in Tondo presenta al pubblico un ciclo di opere fortemente
significativo nel complesso percorso artistico del Maestro veneziano, quello
dei Dischi, Tondi e Oltre del 1985/1987 e una scelta di grandi teleri, molti dei quali inediti, del 1981/1985.
Emilio Vedova, verso la fine del 1984, iniziò un periodo di ricerca di grande
intensità provocato dalla figura del cerchio che lo tenne impegnato
per alcuni anni fino al 1987 in una sorta di sfida verso questa figura
sacrale e contrapposta alla sua visione di artista di un universo lacerato,
asimmetrico e in transito.
La mostra è costituita da due sezioni di opere: una fissa a parete
e a pavimento che dialoga con l’altra composta da tre serie di dipinti
movimentate dalle navette robotizzate. La prima comprende il Disco
Non Dove ‘86 – I – (23-1-86),
grande dipinto su legno bifrontale e installato
a terra, che indica nella data a lato del titolo il giorno della morte di Joseph
Beuys e fu realizzato da Vedova proprio subito dopo avere appreso la triste
notizia della scomparsa di un artista da lui molto stimato. Nella grande
parete quattrocentesca del Magazzino del Sale sono installati cinque grandi
Tondi
del 1985-87, opere dipinte su tela e su un solo verso. La seconda
sezione è composta da tre serie di opere in movimento che comprendono
una selezione di
Oltre
e di grandi teleri degli anni Ottanta. Gli
Oltre,
tondi
inseriti in un quadrato, si può dire completano il problema cerchio
e la potente operazione vedoviana di rottura, di lacerazione di “frontiere”
verso quelle che Vedova definiva “...spinte di debordamento – incontinenze
di perimetri...”.
I grandi teleri 1981/1984 precedono e preparano il fondamentale appuntamento
vedoviano con il cerchio, dai
Compresenze
’81 ai Di Umano ’84/85.
Con questo progetto espositivo la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova
vuole nuovamente sottolineare la vocazione sperimentale dell’opera
di Emilio Vedova che nella sua lunga e prolifica avventura artistica
ha saputo attraversare con grande energia discipline le più diverse tra loro,
chiamato da un incontenibile e divorante spirito di ricerca.
Emilio Vedova era perfettamente a conoscenza di quanto Renzo Piano
aveva progettato per la sua Fondazione ma non ha avuto il tempo di vedere
realizzata quella “macchina” che spinge in movimento le sue opere,
il movimento... vedoviano, dinamico ed emozionante che
Vedova in Tondo
aziona nuovamente nel favoloso Magazzino del Sale.
Ufficio stampa
Studio Systema tel +39 041 5201959 fax +39 041 5201960 stampa.vedova@studiosystema.it
Fondazione Emilio e Annabianca Vedova
Magazzino del Sale Dorsoduro 42, Calle dello Squero 30123 Venezia, Italia
Orario: 10.30 - 18.00 chiuso il martedì
Intero 8 euro
Ridotto 6 euro
Studenti 4 euro
Famiglia (due adulti con figli minorenni) 16 euro
Bambini fino a 10 anni gratuito e il lunedì per residenti nel Comune di Venezia