Of the visual correspondence. Le opere degli artisti, decontestualizzate dalla location, si aprono un varco tra gli oggetti e l'ambiente.
Il nuovo mezzo postale, era stato presentato dal suo creatore Hermann Emmanuel nel 1869, con l’articolo su un giornale austriaco dal nome, “Über eine neue Art des Korrespondenzmittels der Post”, poi pubblicato su un giornale britannico come, “About novel means of the postal correspondance”.
The new means of the visual corrispondence, nasce dalla necessità di rappresentare quel viaggio che compie la cartolina, quello che per Derrida rappresenta la parte importante di questa. Il viaggio che essa compie, passando dalle mani del mittente fino a quelle del destinatario, il suo messaggio non muta, una volta arrivata a destinazione, questa perde il suo valore.
Le opere degli artisti non compiono un viaggio fisico, ma è il passaggio che il ricordo compie tramite l’opera, rimanendo quello inizialmente creato dall’artista, fino a quando non viene accolto dall’osservatore, che ne modifica il significato o ne crea uno completamente nuovo.
I ricordi sia degli artisti che dei visitatori non risiedono in un luogo bianco e pulito, cosi il concetto viene rafforzato dalla location. Il pub (luogo d’incontri e spesso di scambi di storie di vita vissuta) oltre ad invitare a raccontarci, rappresenta quel luogo caotico e in continuo movimento dove risiedono i nostri ricordi.
Le opere decontestualizzate si devono aprire un varco tra gli oggetti che compongono l’ambiente, il fruitore deve isolare l’opera per poter accoglierla pienamente. Cosi da portare a termine quel viaggio iniziato dal ricordo dell’artista, cosi come la cartolina, nella quale il suo contenuto svanisce alla dine del viaggio, le opere troveranno una nuova vita davanti all’osservatore.
Inaugurazione 11 giugno ore 18
BQ Bistro
Alzaia del Naviglio Grande, 62 Milano
lun-dom dalle 18