''I fiori mi danno la loro energia, ed io vorrei trasmetterla a tutti quelli che guardano le mie immagini fotografiche'' (Takao Maruyama)
“I fiori mi danno la loro energia, ed io vorrei trasmetterla a tutti quelli che guardano le mie immagini fotografiche†(Takao Maruyama)
Dopo “Purenissimo/Fioriâ€, mostra organizzata in occasione della 50esima edizione della Biennale di Venezia, Takao Maruyama torna in Italia con una mostra personale nello spazio della Galleria ab.Origena di Milano. Per l’occasione il giovane artista presenta una serie di immagini fotografiche di vario formato dove i protagonisti assoluti sono i fiori.
La sua ricerca si basa sull’instancabile studio dei fiori e delle loro molteplici espressioni; da sempre, infatti, sono il soggetto prescelto dei suoi lavori. “Tutto cominciò - racconta Takao - alle prime luci di un mattino, in un mercato in Italia, quando vidi una bancarella di carciofi. Non ne avevo mai visti di simili in Giappone e fui colpito dalla loro forma così intrigante. Decisi di catturarla con la mia macchina fotografica scattai senza sosta per riprenderla sotto ogni angolazione possibile. Il mondo intorno a me era improvvisamente svanito. Da allora seppi che dovevo trovare ed esprimere l’essenza di ogni fiore al di là della sua effimera bellezzaâ€.
Takao fotografa i suoi soggetti nelle primissime luci del giorno, servendosi della luce naturale e del silenzio quasi spirituale dell’alba, un momento che preannuncia il risveglio di ogni cosa. Questa energia della nascita del giorno entra in dialogo con l’armonia del fiore, diffondendo una magica forza vitale. Il fiore, da modello passivo riprodotto sulla pellicola, si trasforma in soggetto dinamico e pieno di incantata vitalità e la sua breve vita rende ancora più prezioso il momento di intensa comunione che nasce dall’incontro con l’obiettivo fotografico.
Le luci e l’aria limpida dell’alba sono i suoi colori e il mezzo fotografico il suo pennello, poi ogni immagine viene modificata durante lo sviluppo per far coincidere la realtà del soggetto al mondo immaginario e poetico dell’artista. Il risultato è al limite tra un dipinto e una fotografia. “Così io scopro quello che non esiste.†(Takao Maruyama).
Galleria Arte Aborigena
Corso Monforte, 39 Milano