Cieli, cosmi, deserti, acqua, fiori. Bernard Zimmer e i suoi colori acrilici. La prima mostra pubblica in Italia con oltre 35 grandi formati degli ultimi 10 anni. E' certamente la più importante e la più imponente mostra pubblica di Bernd Zimmer in Italia. I lavori esposti alla Mole Vanvitelliana di Ancona, sono stati individuati e ordinati secondo un tema chiave nella creatività dell'artista: la natura, lo spazio naturale.
E' certamente la più importante e la più imponente mostra pubblica di Bernd Zimmer in Italia, con le sue ultime grandi opere nate nell'ultimo decennio, dal 1990 al 2000. I lavori esposti alla Mole Vanvitelliana di Ancona, più di 35, già al Lubcke-Museum di Hamm dal 23 maggio al 23 luglio, sono stati individuati e ordinati secondo un tema chiave nella creatività dell'artista: la natura, lo spazio naturale che non viene considerato solo come manifestazione d'accompagnamento della vita umana ma, in senso ampliato , viene visto come l'intero cosmo, che comprende soprattutto l'essere. E quindi l'itinerario espositivo è tracciato tematicamente in base agli argomenti cielo - deserto - cosmo - aria.
Zimmer pone in molteplici modi al servizio della propria arte, elementi essenziali delle manifestazioni della natura, come il colore e le percezioni ed esperienze da esso suscitate. Il colore diventa essenziale se entra in scena come complemento di una forma esistente per se stessa, oppure se la forma viene sviluppata dal colore ed esiste solo attraverso quest'ultimo. Come si percepisce visitando la mostra, che è promossa dal Comune di Ancona-Assessorato alla Cultura, i colori prediletti e fondamentali sono giallo e gli intensi colori fondamentali, blu, rosso e su tali colori Zimmer così dice: " giallo, blu, rosso- BLU, ROSSO, GIALLO! Sì il giallo è il mio colore preferito! Senza giallo non esisterebbe alcun quadro!!! ( "IRIS" e "NAMIBIA"). Sono un buon amico del rosso, con il rosa sono intimo. Il blu- lo spirito- aiuta a trovare la forma, a illuminare le profondità e da ai quadri una possibilità di sopravvivenza. Il resto è pittura. Si manifesta. I quadri vogliono venire accarezzati e picchiati, graffiati e sfumati: tutto è permesso."
Per la pittura di Zimmer sono stati decisivi i suoi innumerevoli viaggi che lo hanno portato nei paesi del Mediterraneo, in Messico, nel Sud degli Stati Uniti, nei Mari del Sud, in India e Nord Africa, in Libia, nel Sahara e in Namibia. Dopo i suoi rientri arrivano sempre nuovi quadri che raccolgono e tematizzano la natura cosmica dei luoghi attraversati, spesso sviluppati in un crescendo di astrazione. Sono la luce e il colore a dare forma e sviluppo, a creare vere e proprie rappresentazioni. Da qui alcune serie di quadri come quelli del dopo-India, i quadri celesti (12 parti- i quadri dei 12 mesi). Oppure il dopo-Nord Africa, il deserto del Sahara, quando nasce la serie dei quadri del deserto che trova il suo seguito nei quadri della Namibia: dal giallo rossastro all'ocra del paesaggio desertico. Dalla contemplazione del deserto partono le composizioni esplosive che ricordano i processi cosmici, con titoli come "GALASSIA", "SCOPPIO PRIMORDIALE", "NEBBIA DI IONI", "NASCITA DELLE STELLE" che riflettono la primordiale nascita dell'universo. Ed è soprattutto negli ultimi tre anni che Zimmer volge al cielo
il suo sguardo artisticamente formato, restituendo ciò che vede in molti frammenti e accostando le stelle al nostro piano percettivo, ponendole una vicino all'altra nelle sue tele.
Nel bel saggio introduttivo al catalogo della mostra, Ellen Schwinzer, riporta queste frasi di Bernd Zimmer: Mi misuro volentieri con l'oggetto che si chiama natura. La natura nella sua molteplicità di forme dei paesaggi. Cielo, fuoco, acqua o albero, anche essere umano e bottiglia. Caratterizzare questo come oggettività è audace e superfluo: è ciò che ci determina che noi tentiamo di afferrare o dominare"
Mentre Hannelore Paflik-Huber scrive: Bernd Zimmer ha il coraggio di presentarci una parte, una piccola parte. I suoi quadri-cosmo, tal volta di grandi dimensione, la maggior parte caratterizzati da un formato orizzontale, possiedono una funzione di rappresentatività ; non mirano a rendere tutto lo spazio, cioè l'universo, bensì tendono a lasciare il campo agli interrogativi, alle nostre proiezioni personali, a destare meraviglia.
La rassegna, che si apre sabato 9 settembre (inaugurazione ore 18.30), si concluderà il 30 ottobre ed effettuerà i seguenti orari di visita: tutti i giorni dalle 17 alle 20, chiuso il lunedì.
L'ingresso è libero.
Va sottolineata la collaborazione con il Gustav Lubcke-Museum di Hamman, che ha ospitato la mostra prima di Ancona, con il quale si possono aprire interessanti prospettive future.
SEDE: Ancona, Mole Vanvitelliana - Banchina da Chio 27 - Tel. 071/2225031
INAUGURAZIONE: sabato 9 settembre - ore 18,30
ENTI PROMOTORI: Comune di Ancona - Assessorato alla Cultura; Gustav-LubcKe-Museum, Hamm
CURA E ALLESTIMENTO: Ellen Schwinzer e Bernd Zimmer
ORARIO: 17/20 - Tutti i giorni escluso il lunedì
CATALOGLO: Edito dal Lubcke-Museum Hamman (pagg. 122 e 50 foto a colori)
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: Daniela Gaetani ed Elena Feggi - Assessorato Cultura
Comune di Ancona
INFORMAZIONI E VISITE GUIDATE: Comune di Ancona-Assessorato Cultura - Tel.071/222501
COMUNICAZIONE: Gabriella Papini "Economia & Cultura" - V.le Vittoria, 35, 60123 Ancona
Tel. 071/3580025-3589035 - Fax 071/3589035