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22/6/2014

Civette

Caffe' Audace, Trieste

L'Associazione culturale PR.IN.TS – Presenze Incise a Trieste presenta una mostra intitolata Civette dove espone venti stampe che rappresentano uccelli strigiformi; le stampe sono state create da diversi incisori che hanno frequentato il Laboratorio didattico di tecniche incisorie: calcografia e xilografia che la stessa associazione tiene ogni anno nel periodo scolastico.
Questi incisori sono di diverso livello per esperienza, per capacità tecnica e per anni di pratica, alcuni molto esperti che si dedicano alla grafica da tanti anni, talora anche diversi decenni, altri, quasi neofiti, hanno conosciuto queste tecniche da poco, talvolta da qualche mese; tra loro ci sono anche alcune studentesse del Liceo Artistico Nordio che si sono avvicinate alla calcografia solo dall'inizio di quest'anno: i risultati di tutti mi sembrano molto buoni e credo risulti difficile capire chi è incisore esperto e chi no. Probabilmente è una questione di impegno nel frequentare il Laboratorio didattico e di adesione al senso ed allo scopo dell'esposizione: oltre a far vedere al pubblico una selezione di opere prodotte dai propri soci, l'associazione PR.IN.TS. vuole fare un nuovo omaggio al maestro Furio de Denaro, artista ed incisore espertissimo, storico dell'arte, insegnante, studioso, critico, indimenticabile primo presidente del sodalizio, scomparso improvvisamente nel 2012.

La scelta del soggetto è stata determinata anche da un altro motivo: il significato simbolico dell'animale. Dal medioevo, attraverso il rinascimento, ma anche in epoche ben più vicine, gli artisti hanno spesso usato gufi e civette per alludere alla creatività ed alla manualità necessarie a chi esercita le proprie conoscenze tecniche in attività artigianali ed artistiche. Pittori, scultori, incisori hanno ritratto spesso la civetta perché animale sacro ad Atena/Minerva, la dea della saggezza e della prudenza che governava la cultura e proteggeva diverse arti e tecnologie, dalla tessitura all'agricoltura, dall'arte navale a quella dei metalli.

Torniamo al primo motivo, l'omaggio postumo a Furio de Denaro. Fine letterato e artista sensibile, egli aveva rappresentato spesso la civetta come simbolo dei propri valori, con immagini diverse, talvolta un nidiaceo, altre un uccello adulto, in vari contesti, anche chiuso in gabbia. Gli incisori dell'associazione, ispirandosi a questi concetti, uno alla volta, si sono misurati quasi tutti con questo soggetto. Poi, pian piano, hanno contagiato anche i nuovi venuti fino, appunto, agli ultimi iscritti.
I soci di PR.IN.TS. presentano quindi questa terza mostra in ricordo del proprio Socio fondatore con gratitudine ed affetto immutati. Segnalano che, a pochi mesi dalla sua scomparsa, numerose altre città dove aveva svolto attività didattica o scientifica, gli hanno dedicato personali postume (Pisa, Ortona) e sezioni omaggio in mostre collettive (Firenze, Monfalcone, Padova). Finora a ricordarlo a Trieste è stata l'associazione con tre mostre collettive, le prime due assieme alla Libera scuola dell'acquaforte “C. Sbisà”, di cui è stato insegnante per un quinquennio, nella speranza che Trieste non dimentichi questo artista, suo cittadino, distintosi come docente, divulgatore e appassionato studioso.

Inaugurazione 23 giugno ore 18

Caffe' Audace
Piazza dell'Unita' d'Italia, 3a Trieste
tutti i giorni 9-20
ingresso libero

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