Felice Nittolo, irpino di nascita, ravennate per amore del mosaico, è uno dei principali interpreti dell’arte musiva contemporanea, tra tradizione ed innovazione, con esiti straordinariamente vivi e stimolanti. Nell’arco della sua trentennale ricerca artistica Nittolo si è imposto all’attenzione nazionale ed internazionale con una serie di proposte se non di rottura almeno fortemente provocatorie come l’Aritmismo e il manifesto della Nuova Tradizione.
Felice Nittolo, irpino di nascita, ravennate per amore del mosaico, è uno dei principali interpreti dell’arte
musiva contemporanea, tra tradizione ed innovazione, con esiti straordinariamente vivi e stimolanti.
Nell’arco della sua trentennale ricerca artistica (proprio nelle patrie del mosaico e della ceramica) Nittolo
si è imposto all’attenzione nazionale ed internazionale con una serie di proposte se non di rottura almeno
fortemente provocatorie come l’Aritmismo e il manifesto della Nuova Tradizione.
Un’altra costante di questa ricerca è il tentativo, riuscito, di abbattere i tradizionali confini tra le arti.
Infatti, Nittolo, pur difendendo l’autonomia del linguaggio musivo e quello ceramico, ha intuito le intime
corrispondenze tra mosaico, ceramica, vetro, teatro, musica e poesia.
Tra le numerose mostre personali e rassegne si segnalano le esposizioni alle fiere internazionali d’arte di
Arco Madrid, Artefiera Bologna, Expo Arte Bari, Artexpo New York,Art 14 Basilea, Fiac Parigi, nel 1992
è l’esposizione a Genova nell’ambito del 500° anniversario della scoperta dell’America, nel 1997 'Nuove
contaminazioni' Musei comunali di Udine e 'Oggetti del desiderio' mosaico e design alla Pinacoteca
comunale di Ravenna. Ha tenuto seminari a Madrid, Parigi, Basilea, New York, Seattle, Mosca, San
Pietroburgo e altre città europee.
Lo studio dell’artista si apriva al mio sguardo come stanza del cavaliere del tempo e il silenzio fu vinto
dall’eco delle opere create. La luce del pensiero si fondeva col riflesso scheggiato del vetro, della tessera aurea,
della pietra cromatica, del metallo levigato. Rivoli rappresi di 'sangue' segnavano sulla superficie calcina-ta
il caos del tormento inespresso, l’accusa impotente del gesto, l’ossessivo furore dell’incognito dramma.
[...] Bastò un’opera, la n. 318, a convincermi che la vertigine del mio pensiero non era elucubrante costru-zione
mentale: la sua sottesa dimensione musiva era contaminata di una gestualità pittorica in cui razio-nale
e irrazionale, finito e infinito, relativo e assoluto scorrevano lungo tracciati cromatici hce colavano e si
fendevano su frammenti vitrei. Ma dalla dannazione della composizione fluiva un percorso di luce che
induceva alla coscienza del nostro esistere e del nostro divenire.
[...] Ma è la luce la meta agognata da ogni intelletto, quella luce che l’artista ha imprigionato nella sim-metria
spaziale di una geometria conica perché sia vittoriosa sul tempo della riflessione. (Enzo Dall’Ara)
[...] Nittolo non è un iconoclasta, non rinnega la tradizione che fa Ravenna e i suoi mosaici uno dei luo-ghi
più carichi di magia del mondo, ma ritiene che il mosaico debba, al pari di tutte le arti, farsi 'contem-poraneo',
legarsi al 'tempo attuale', al 'presente' come una manifestazione in fieri sempre e necessaria-mente
storicizzata.
[...] Le radici culturali dell’artista si richiamano da una parte alla tradizione bizantina, dall’altra alle
avanguardie statunitensi e alle teorie di Josph Kosuth e alla Bibbia del movimento 'ART AFTER PHI-LOSOPHI'.
(Roberto Barbato)
Inaugurazione: Venerdi 15 settembre alle ore 18 verrà inaugurata al Circolo degli Artisti
Circolo degli Artisti (Faenza)
Orario: 19 - 23 lunedi chiuso
Corte del Palazzo delle Esposizioni (Faenza)
Orario: 10 - 19 tutti i giorni
Lamberto Fabbri
Presidente
"Circolo degli Artisti"
Vicolo S.Antonio, 7 - 48018 Faenza (Ra) - Tel. 0039 0546 680707