Per il ciclo dedicato alla pittura, mostra bi-personale con opere di Giuseppe Ciraci' e Lucia Lamberti. A seguire incontro con l'artista Vincenzo Merola nell'ambito del progetto "black match".
a cura di Martina Cavallarin
scatolabianca propone un ciclo dedicato alla pittura attraverso una serie di mostre
bi-personali i cui protagonisti rappresentano e si esprimono con un linguaggio
classico permeato da un taglio contemporaneo fortemente concettuale, da una
temperatura personale, uno stile ad alto tasso di poesia e di chirurgia, da una
capacità allestitiva che entra nel codice stesso dell’opera e del progetto
espositivo.
I temi proposti si riferiscono ad alcune fasi di criticità che nel Novecento hanno
tenuto sotto scacco la società, la cultura e la coscienza antropologica della
collettività: il tema dell’Assurdo affrontato da Albert Camus, il sovraccarico
d’Immagini denunciato da Jean Baudrillard, il concetto di Paesaggio inteso come
sguardo interiore, antropologico, psicologico, culturale, l’Antropologia delle
Immagini teorizzata da Hans Belting.
Il Paesaggio interiore. Giuseppe Ciracì - Lucia Lamberti
Il paesaggio fisico e geografico nel quale abitiamo, il paesaggio esterno, e il
paesaggio antropologico e anatomico, corpo e anima, sono oggetto di indagine e di
ricerca di molti artisti contemporanei. Tali rappresentazioni e manipolazioni da
parte degli artisti modulano costantemente le nostre percezioni, le nostre visioni.
L’arte elabora dei paesaggi interiori costruiti attraverso assemblaggi memorizzati,
distrazioni e imperfezioni, traumi, evocazioni d’immagini, percezioni che si
srotolano adeguandosi alle superfici, ai processi, ai linguaggi plurimi, trans, meta
del contemporaneo. [...] Altra forma di abbandono pittorico operata dall’artista
androgino risiede in quella pratica che sembra concepire la bellezza come un
percorso che implica necessariamente delle contraddizioni - accumulo o sottrazione,
o forbici e colla, o montaggio e smontaggio - per un processo di chirurgia estetica
che ripercorre paesaggi e geografie, mentre gli strumenti pittorici impiegati
servono non
tanto a riprodurre informazione, ma a falsificarla nel senso dell’arte. E tale
abbandono sembra concepirsi come l’immagine di qualcosa che non si limita a
esplicare la soglia della percezione tra realtà e finzione, tra concreto e
illusorio, bensì come soggetto che contiene l’enigma insoluto, la trama che l’arte
si porta come dotazione di un matrimonio morganatico tra quotidianità bassa e
ricerca d’elevazione spirituale a altitudine esasperata.
< [...]L’abbandono risiede
nel riemerso del quale le persone che abitano i dipinti sono intrise e che il
linguaggio, tra il graffiante e l’evanescente, marchia di una soggettività
indelebile. L’orientamento è quello di costruire una nuova estetica del segno,
qualcosa che sta tra gesto e superficie, ricordo e lampo di presenza, memoria e
colori. Così l’abbandono della figura anche quando è più allusiva e sfuggente è
strettamente necessaria alla significazione facendo affiorare il discorso, rendendo
le storie qualcosa di
frammentato, ma che segue un filo logico, quello della metafora personale legata
indissolubilmente a decorazioni, curve e linee che mettono in scena il pensiero
dell’artista androgino. Ci persuade di una storia reale l’abbandono che sposta
l’equilibrio dello spettatore, spaesandolo con l’evidenza e ingannandolo oltre con
il nascondimento. E di nuovo l’immagine si accompagna alla fantasia, immagine che in
greco è phantasma, nel senso di ciò che appare, un’irrealtà che è contigua tanto
alla visione, quanto alla percezione, che al reale. È un’immagine passata e
presente che, attraverso oli su tela usati con sapienza si sostanzia celando
abilmente la verità nascosta delle cose, dei fatti accaduti, del possibile e
dell’incerto. [...] >.
Inaugurazione 8 luglio alle 18.30
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scatolabianca BLACK MATCH | Vincenzo Merola
a cura di Maria Letizia Tega
8 luglio 2014, ore 20.00
scatolabianca(etc.) Milano
Il black match è un tipo di miccia molto antica, si usava per i cannoni e consiste
in una corda impermeabile costituita da sottile polvere nera.
Il black match consente di dare un ritardo di sicurezza per permettere all'operatore
di allontanarsi dal sito di esplosione e mettersi al coperto, consente di calcolare
tempi e modi di allontanamento dalle aree di detonazione entro margini di sicurezza
ampi.
Il percorso di molti artisti si avvale di una ricerca e una sperimentazione lenta e
introspettiva, ciò che potremmo chiamare una deflagrazione assistita, una
progressione culturale, una sedimentazione processuale meditata e tortuosa, a pause
incostanti, un cammino a black match. Per questo motivo all’interno del programma di
mostre sono previsti degli incontri, scatolabianca BLACK MATCH, spazi di riflessione
a visione allargata, dall’interno all’esterno. Si passa dal privato dell’artista al
pubblico condiviso, a un confronto che ci piace immaginare non chiassoso, non
invadente, a volte incongruo e a temperatura variabile, ma sempre calibrato, in
sicurezza come un black match.
scatolabianca BLACK MATCH viene trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube di
scatolabianca:
www.youtube.comscatolabianca
L’8 luglio alle ore 20.00 a scatolabianca(etc.) si terrà scatolabianca BLACK MATCH
| Vincenzo Merola a cura di Maria Letizia Tega. Il black match sarà un confronto
con l’autore, un’analisi sul suo processo, la sua ricerca e le modalità
linguistiche impiegate, con la curatrice Maria Letizia Tega, i soci di scatolabianca
e tutti coloro che avranno voglia e tempo per un approfondimento deflagrante ed
esplosivo.
Visibile in sede:
scatolabianca 4×4 | Vincenzo Merola
scatolabianca 4×4 è un ciclo espositivo senza soluzione di continuità durante il
quale una parete di scatolabianca(etc.) è costantemente dedicata a un socio-artista
per una condivisione di abitazione, di partecipazione, di relazione, di intenti.
Ufficio stampa
Roberta Donato | PR&Communication
press@scatolabianca.net, (+39) 340 1197983
Inaugurazione 8 luglio alle 18.30
Incontro 8 luglio ore 20.00
scatolabianca
via Ventimiglia (angolo via Privata Bobbio), Milano.
Giovedì-venerdì 16.30-20 e su appuntamento
ingresso libero.