scatolabianca (etc.)
Milano
via Ventimiglia (angolo via Privata Bobbio)
340 1197983
WEB
Il Paesaggio interiore
dal 7/7/2014 al 30/7/2014
gio-ven 16.30-20 e su appuntamento

Segnalato da

scatolabianca




 
calendario eventi  :: 




7/7/2014

Il Paesaggio interiore

scatolabianca (etc.), Milano

Per il ciclo dedicato alla pittura, mostra bi-personale con opere di Giuseppe Ciraci' e Lucia Lamberti. A seguire incontro con l'artista Vincenzo Merola nell'ambito del progetto "black match".


comunicato stampa

a cura di Martina Cavallarin

scatolabianca propone un ciclo dedicato alla pittura attraverso una serie di mostre bi-personali i cui protagonisti rappresentano e si esprimono con un linguaggio classico permeato da un taglio contemporaneo fortemente concettuale, da una temperatura personale, uno stile ad alto tasso di poesia e di chirurgia, da una capacità allestitiva che entra nel codice stesso dell’opera e del progetto espositivo. I temi proposti si riferiscono ad alcune fasi di criticità che nel Novecento hanno tenuto sotto scacco la società, la cultura e la coscienza antropologica della collettività: il tema dell’Assurdo affrontato da Albert Camus, il sovraccarico d’Immagini denunciato da Jean Baudrillard, il concetto di Paesaggio inteso come sguardo interiore, antropologico, psicologico, culturale, l’Antropologia delle Immagini teorizzata da Hans Belting.

Il Paesaggio interiore. Giuseppe Ciracì - Lucia Lamberti
Il paesaggio fisico e geografico nel quale abitiamo, il paesaggio esterno, e il paesaggio antropologico e anatomico, corpo e anima, sono oggetto di indagine e di ricerca di molti artisti contemporanei. Tali rappresentazioni e manipolazioni da parte degli artisti modulano costantemente le nostre percezioni, le nostre visioni. L’arte elabora dei paesaggi interiori costruiti attraverso assemblaggi memorizzati, distrazioni e imperfezioni, traumi, evocazioni d’immagini, percezioni che si srotolano adeguandosi alle superfici, ai processi, ai linguaggi plurimi, trans, meta del contemporaneo. [...] Altra forma di abbandono pittorico operata dall’artista androgino risiede in quella pratica che sembra concepire la bellezza come un percorso che implica necessariamente delle contraddizioni - accumulo o sottrazione, o forbici e colla, o montaggio e smontaggio - per un processo di chirurgia estetica che ripercorre paesaggi e geografie, mentre gli strumenti pittorici impiegati servono non tanto a riprodurre informazione, ma a falsificarla nel senso dell’arte. E tale abbandono sembra concepirsi come l’immagine di qualcosa che non si limita a esplicare la soglia della percezione tra realtà e finzione, tra concreto e illusorio, bensì come soggetto che contiene l’enigma insoluto, la trama che l’arte si porta come dotazione di un matrimonio morganatico tra quotidianità bassa e ricerca d’elevazione spirituale a altitudine esasperata.

< [...]L’abbandono risiede nel riemerso del quale le persone che abitano i dipinti sono intrise e che il linguaggio, tra il graffiante e l’evanescente, marchia di una soggettività indelebile. L’orientamento è quello di costruire una nuova estetica del segno, qualcosa che sta tra gesto e superficie, ricordo e lampo di presenza, memoria e colori. Così l’abbandono della figura anche quando è più allusiva e sfuggente è strettamente necessaria alla significazione facendo affiorare il discorso, rendendo le storie qualcosa di frammentato, ma che segue un filo logico, quello della metafora personale legata indissolubilmente a decorazioni, curve e linee che mettono in scena il pensiero dell’artista androgino. Ci persuade di una storia reale l’abbandono che sposta l’equilibrio dello spettatore, spaesandolo con l’evidenza e ingannandolo oltre con il nascondimento. E di nuovo l’immagine si accompagna alla fantasia, immagine che in greco è phantasma, nel senso di ciò che appare, un’irrealtà che è contigua tanto alla visione, quanto alla percezione, che al reale. È un’immagine passata e presente che, attraverso oli su tela usati con sapienza si sostanzia celando abilmente la verità nascosta delle cose, dei fatti accaduti, del possibile e dell’incerto. [...] >.

Inaugurazione 8 luglio alle 18.30

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scatolabianca BLACK MATCH | Vincenzo Merola
a cura di Maria Letizia Tega

8 luglio 2014, ore 20.00
scatolabianca(etc.) Milano

Il black match è un tipo di miccia molto antica, si usava per i cannoni e consiste in una corda impermeabile costituita da sottile polvere nera. Il black match consente di dare un ritardo di sicurezza per permettere all'operatore di allontanarsi dal sito di esplosione e mettersi al coperto, consente di calcolare tempi e modi di allontanamento dalle aree di detonazione entro margini di sicurezza ampi.
Il percorso di molti artisti si avvale di una ricerca e una sperimentazione lenta e introspettiva, ciò che potremmo chiamare una deflagrazione assistita, una progressione culturale, una sedimentazione processuale meditata e tortuosa, a pause incostanti, un cammino a black match. Per questo motivo all’interno del programma di mostre sono previsti degli incontri, scatolabianca BLACK MATCH, spazi di riflessione a visione allargata, dall’interno all’esterno. Si passa dal privato dell’artista al pubblico condiviso, a un confronto che ci piace immaginare non chiassoso, non invadente, a volte incongruo e a temperatura variabile, ma sempre calibrato, in sicurezza come un black match.

scatolabianca BLACK MATCH viene trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube di scatolabianca:
www.youtube.comscatolabianca

L’8 luglio alle ore 20.00 a scatolabianca(etc.) si terrà scatolabianca BLACK MATCH | Vincenzo Merola a cura di Maria Letizia Tega. Il black match sarà un confronto con l’autore, un’analisi sul suo processo, la sua ricerca e le modalità linguistiche impiegate, con la curatrice Maria Letizia Tega, i soci di scatolabianca e tutti coloro che avranno voglia e tempo per un approfondimento deflagrante ed esplosivo.
Visibile in sede:
scatolabianca 4×4 | Vincenzo Merola scatolabianca 4×4 è un ciclo espositivo senza soluzione di continuità durante il quale una parete di scatolabianca(etc.) è costantemente dedicata a un socio-artista per una condivisione di abitazione, di partecipazione, di relazione, di intenti.

Ufficio stampa
Roberta Donato | PR&Communication
press@scatolabianca.net, (+39) 340 1197983

Inaugurazione 8 luglio alle 18.30
Incontro 8 luglio ore 20.00

scatolabianca
via Ventimiglia (angolo via Privata Bobbio), Milano.
Giovedì-venerdì 16.30-20 e su appuntamento
ingresso libero.

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Lorenzo Commisso
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