Galleria Raffaella De Chirico
Torino
via della Rocca, 19 (via Giolitti, 52)
011 835357
WEB
Lisa Bartleson
dal 28/7/2014 al 20/9/2014
mar-mer-ven 12-19:30, gio 14:30-22, sab-dom, lun su appuntamento

Segnalato da

Elisa Avataneo



approfondimenti

Lisa Bartleson



 
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28/7/2014

Lisa Bartleson

Galleria Raffaella De Chirico, Torino

Woman in Light. I frammenti di Mylar sono disposti con la tecnica dell'accumulazione che nelle sue opere si trasforma in gestualita', necessaria per liberarne la creativita'.


comunicato stampa

“Woman in Light” è la mostra dedicata a Lisa Bartleson (Seattle Washington, 1968), l’artista erede del movimento californiano degli anni Sessanta/Settanta denominato Light and Space che accomuna gli artisti che utilizzano la luce al fine di creare spazi esistenziali che esaltino la percezione dell’individuo.

L’indagine di Bartleson va ben oltre la sperimentazione su luce e spazio perché ciascun’opera è composta con una sorta di nuova tecnica di mosaico, come nessun altro finora si era cimentato. Le centinaia di pezzetti di Mylar - un materiale plastico che nasce negli USA proprio negli anni Sessanta per soddisfare gli artisti del tempo nella loro costante ricerca di fornire all’arte sempre più nuove soluzioni espositive – sono disposti con la tecnica dell’accumulazione, più volte sperimentata durante il Novecento e che nelle sue opere si trasforma in gestualità, necessaria per liberarne la creatività.

Lisa Bartleson nasce con una mentalità scientifica, derivata dagli studi universitari in biologia, ma è il suo lato emotivo a preponderare nella sua vita e, di conseguenza, nella sua arte: un’emotività semplice, composta di piccole cose e momenti, come un panorama o un tramonto, che animano di colore e luce ogni sua opera. Non ha bisogno di forma perché si propone di raffigurare ciò che non può essere rappresentato normalmente grazie a colori e sfumature diverse, che insieme donano un senso di movimento. Bartleson non può fare a meno della luce, delle infinite sfumature che offre allo sguardo, determinando milioni di nuances di colore. L’espressività somma di questa donna e di quest’artista sta nella forza del colore potente e prepotentemente irrompente nella sua vita.

La mostra consiste in una sorta di light show – dal punto di vista musicale assimilabili alle sperimentazioni durante i concerti dei Jefferson Airplane negli USA o dei Pink Floyd in Inghilterra – poiché inscena un’esperienza visiva molto forte: non sarà l’uso di tecnologie d’avanguardia a catturare l’attenzione del pubblico bensì i giochi di luce multicolore, prodotti dal Mylar, e di riflesso grazie all’utilizzo della resina in cui le opere vengono “imbevute” per poterne permettere la rifrazione. La lucidità che ne deriva, un’ennesima sperimentazione, permette allo spettatore di percepire il senso di profondità interno alla struttura. Un esperimento cinetico/visuale, di stampo tipicamente californiano, che ci permette di dire che le opere della Bartleson contengono e si offrono alla visione attraverso una luce interna, la composizione in sé, e una luce esterna, data dalla sua stessa rifrazione. Un’ulteriore dimostrazione della vastità di possibilità che l’arte offre al mondo dalle sue origini ad oggi.

Esposizione dal 15 luglio

Inaugurazione 29 luglio dalle ore 18:30 alle ore 22:00

Galleria Raffaella De Chirico
via della Rocca, 19 (Via Giolitti, 52) Torino
mar-mer-ven 12-19:30, gio 14:30-22, sab-dom, lun su appuntamento
ingresso libero

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