Passaggi Spazio-Temporali. La felice combinazione tra foto analogica e stampa digitale di grandi dimensioni. Tra corpi, resti archeologici e strutture vegetali.
Dal 22 luglio all’11 settembre nella Sala Veruda a Trieste si potrà ammirare la mostra fotografica “Passaggi spazio-temporali” di Maria Cristina Marzola, un’autrice veneta che sperimenta effetti di grande impatto estetico e sensoriale.
Perché usare una vecchia fotocamera analogica nell’era del digitale? Vedere le immagini di questa mostra, dove l’autrice ci conduce tra elementi naturali, corpi di donne, resti archeologici e strutture vegetali, ci può dare una risposta imprevista e sorprendente: è la felice combinazione tra foto-ripresa analogica e stampa digitale a grandissime dimensioni. La ricerca visiva dell’autrice ci mostra uno spazio-mondo re-inventato, in continuo divenire temporale: scomposizioni, sovrapposizioni, sdoppiamenti e scansioni ritmiche della visione reale. Fotografie nate da un’intensa immersione-meditazione-connessione e dialogo interiore con i luoghi ed i loro significati più profondi, con i soggetti percepiti dall’autrice come interconnessi e come parte di sé. Foto che ci costringono a vedere lo sconfinamento spazio-temporale che oscilla tra passato e presente, tra frammento e interezza. Sguardi intensi su corpi femminili in cammino, alla ricerca del proprio spazio-tempo e della propria essenza, secondo i cicli di trasformazione in cui sono immersi.
Sedici grandi opere stampate in carta ed in tela a ricoprire intere pareti guidano il visitatore in una esplorazione lungo quella linea di confine in cui l’interiorità si contamina con la materia delle cose dando vita a connubi ed interconnessioni sempre nuovi tra umanità e natura.
Cultrice rigorosa delle riprese “manuali” che solo una vecchia fotocamera può dare lasciandosi trasportare più dall’emozione del proprio sguardo che dalla precisione di uno “strumento perfetto”, Maria Cristina Marzola è altrettanto attenta a stampare le sue immagini usando magistralmente la tecnologia digitale per dar vita a coinvolgenti “oggetti fotografici”. Un invito a condividere, dilatando lo sguardo.
Nell’ambito della Mostra è in programma, a settembre, un incontro pubblico su “lo sguardo femminile in fotografia”, ideato in collaborazione con il gruppo fotografico “CameraD” dell’Associazione “CID” di Venezia, con il sostegno della Consigliera di Parità di Trieste e la partecipazione della Casa Internazionale delle Donne di Trieste e di importanti associazioni Fotografiche.
Non solo per promuovere scambi di idee con artiste ed esperte di arti visive sulle culture di genere, ma anche per aprire un canale comunicativo con le giovani che amano l’arte e non si sono ancora proposte un approccio al femminile.
Maria Cristina Marzola.
Ha iniziato la formazione di cultura e pratica fotografica frequentando la Scuola di Fotografia nella natura di Roberto Salbitani (1987-1998), le iniziative dello Studio Marangoni di Firenze (1999-2000) e i workshop con le fotografe Marcella Campagnano, Carla Cerati, Maria Rosalba Russo, Antonia (Nini) Mulas, Giuliana Traverso e Letizia Battaglia, nell’ambito dei Corsi annuali “Intorno alla fotografia” dell’associazione CID CentroIdeaDonna “Gruppo ArtiVisive”, al Centro Donna di Venezia, dal 1989 al 93.
Dal ’94 contribuisce con Maria Pia Miani alla ricerca del gruppo fotografico del CID “CameraD” academia fotografica, collaborando alla redazione del libro “I luoghi dello Sguardo”, 1995-Ed. Centro Donna del Comune di Venezia, e partecipando a numerose mostre fotografiche collettive in Italia, Germania e Stati Uniti.
Parallelamente alla produzione fotografica creativa sta conducendo da tempo una ricerca personale sulla storia delle fotografe del 900. Nel gennaio 2014 ha presentato al pubblico una ricerca sulla vita e l’opera della fotografa tedesca Yva (Else Ernestine Neuländer-Simon): “Yva e le altre. Fotografia a Berlino 1925-42”, al Centro culturale Candiani di Mestre. “Passaggi Spazio-Temporali” è la sua prima mostra personale.
Vive e lavora nei dintorni di Venezia.
Inaugurazione 21 luglio ore 18
Sala U. Veruda
piazza Piccola, 2 Trieste
feriali e festivi 10-13 e 17-20
Ingresso libero