Biblioteca Provinciale
Benevento
Corso Giuseppe Garibaldi, 47
0824 21204

ARSCOM - Arte e Comunicazione
dal 15/2/2004 al 22/4/2004

Segnalato da

Manuela De Noia




 
calendario eventi  :: 




15/2/2004

ARSCOM - Arte e Comunicazione

Biblioteca Provinciale, Benevento

Tre giovani artisti, la cui attivita' s'inscrive nell'ambito delle ricerche e delle sperimentazioni video, sono stati invitati a esporre i loro recenti lavori. Attraverso le opere di Sabrina Muzi, Jose' Maria Nolasco e Jacopo Rovida viene proposta un'indagine sul rapporto tra arte e comunicazione in un'epoca, l'attuale, in cui ogni aspetto della vita e' condizionato e regolato dall'informazione mediatica e dalla navigazione in rete. A cura di Manuela De Noia.


comunicato stampa

Inaugurazione 16 febbraio 2004 ore 18.00

In occasione della presentazione dei nuovi spazi adibiti a ospitare il servizio di Mediateca presso la Biblioteca Provinciale di Benevento sarà presentata al pubblico la mostra dal titolo ARSCOM – Arte e Comunicazione.

L’evento espositivo, organizzato dalla Provincia di Benevento e promosso dalla Epsilon p.s.c., è a cura di Manuela De Noia e si avvale della collaborazione di Veronica Pirola.

Tre giovani artisti, la cui attività s’inscrive nell’ambito delle ricerche e delle sperimentazioni video, sono stati invitati a esporre i loro recenti lavori. Attraverso le opere di Sabrina Muzi, José Maria Nolasco e Jacopo Rovida viene proposta un’indagine sul rapporto tra arte e comunicazione in un’epoca, l’attuale, in cui ogni aspetto della vita è condizionato e regolato dall’informazione mediatica e dalla navigazione in rete. Analizzare l’universo mediatico e informatico, caratterizzato dall’annullamento delle coordinate spazio-temporali e dalla generazione di stereotipi culturali, con tutti i suoi paradossi e le sue contraddizioni, capire quanto le informazioni trasmesse dal medium televisivo siano realmente in grado di soddisfare i nostri reali bisogni di conoscenza, valutare il rapporto tra realtà e finzione contraddistinto dai reciproci sconfinamenti dell’una nell’altra indagando anche il ruolo dello spettatore oltre alle forzature e ai condizionamenti consci e inconsci cui è sottoposto, evidenziare la tragicità del rapporto uomo-natura in un mondo sopraffatto dalle nuove tecnologie, sono solo alcuni degli spunti di riflessione offerti dalla mostra.

L’urgenza e l’attualità del comunicare l’indifferenza della società al tracollo della natura sono espresse nelle immagini di Sabrina Muzi. Nel video intitolato Mending (2002, durata 7’) l’artista cuce con ago e filo nero alcune arance precedentemente tagliate. Come in un’operazione chirurgica tenta di risanare le “ferite” inferte all’elemento vegetale metafora di una natura deturpata e corrotta dalle azioni dell’uomo. Tuttavia come si evince dalle parole della stessa Muzi “…anche dopo la riparazione queste ferite rimangono evidenti, permane il segno di una lacerazione esistenziale, storica, che si rivolge a una ferita psicologica, fisica, ecologica…”

Nel video di José Maria Nolasco un corpo urta contro un muro, il limite invalicabile imposto dalla scatola televisiva, producendo un tonfo sordo. A intervalli regolari compare la frase, coincidente con il titolo dell’opera, Mind the gap (2003, durata 5’ 14’’), quasi un consiglio, che avverte di fare attenzione allo “spazio tra” la realtà e la notizia, allo scarto tra un fatto compiuto e come ci viene presentato dai diversi mass media e al conseguente corto circuito che ne deriva. L’artista afferma che esiste “…una discrepanza fra quanto sappiamo e quanto realmente accade, una linea, talvolta barriera invalicabile, coincidente con il livello di conoscenza diffuso dai media”. Nolasco visualizza “…la tensione legata alla necessità di far proprio il sapere, di acquisire conoscenza attraverso il medium televisivo e la contemporanea frustrazione nell’impossibilità di ottenerla”. Il corpo rappresenta uno “spettatore”, più attento degli altri, che tenta di muoversi all'interno di questo sistema delle comunicazioni in cui il mezzo diviene filtro capace di veicolare l’informazione allontanandolo dalla sua comprensione.

L’opera in mostra di Jacopo Rovida dal titolo Nulla oltre la siepe (2003, ambiente 3-D, durata cronosisma) è espressione di una tendenza artistica in cui le tecnologie, nel caso specifico il computer e il linguaggio informatico, vengono snaturate della loro abituale funzione generatrice di informazione. Le immagini prodotte, apparentemente prive di contenuto, sono comunque capaci di costruire uno spazio altro e di dilatarlo verso lo spettatore attribuendogli una forma estetica e un’esistenza reale. Rovida esplora l’ambiente, supera la soglia dello spazio vissuto, del limite fisico, per trovarsi nel nulla, il nero “nulla” sintetico generato in loop, una dimensione immateriale costruita mentalmente, un cammino tra realtà e fantasia.
L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 22 febbraio 2004.
Gli artisti saranno presenti all’inaugurazione della mostra.

Sabrina Muzi è nata a San Benedetto del Tronto nel 1964. Vive e lavora a Bologna.
Personali: 2003: “Big” a cura di Silvia Grandi, SAV Spazio Arti Visive, Bologna; 2001: “False Time” presentazione di Roberta Ridolfi, rassegna a cura di Antonio D’Orazio, Expo Art, Villa Serena, Bologna.
Collettive: 2004: “Inattesa” a cura di Simona Castagna, Tufano Studio 25, Milano; 2003: “Warm up” galleria Neon, Bologna; ''Il linguaggio delle catastrofi'' a cura di Manuela Gandini e Chiara Somajini, Artandgallery, Milano; “White Project” a cura di Mauro Bianchini, Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP); Ad’A – Area D’Azione” Progetti di Arte Pubblica, a cura di Roberto Daolio, Rocca Sforzesca, Imola; “Unimovie” a cura di Gabi Scardi e Mario Gorni, Ex Manifattura Tabacchi, Città S.Angelo; “Biennale Adriatica 0/2003” Mercato Ittico, San Benedetto del Tronto; 2002: “Future Visioni” a cura di Fabiola Naldi, Museo Provinciale di Potenza, Potenza; “BY-PASS percorso alternativo” a cura di Stefano Verri, Palazzo Parissi, Monteprandone; “Ouverture” a cura di Gabi Scardi, Careof, Fabbrica del Vapore, Milano; Partecipazione al progetto “The Room”di Mathieu Mercier, Manifesta 4, Francoforte; “Tracking” a cura di Antonella Marino, Galleria Museo Nuova Era, Bari; “Selected” a cura di Antonio D’Orazio, testo di Luca Panaro, Expo Art , Bologna; 2001: “Il senso e la misura” a cura di Roberta Ridolfi, Pescherie, Pesaro; INsideOUT, Atlantic Center for the Arts, New Smyrna Beach, Florida; 2000: ''Atmosfere Metropolitane'' a cura di Roberto Pinto, selezione video a cura di Mario Gorni , Openspace, Milano; “Arte Video TV”, Rassegna internazionale di Video Arte, sezione “Video Set” a cura di Antonio d’Orazio, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Castel San Pietro Terme.
Ha, inoltre, partecipato a Festival e Rassegne Video, nonché a eventi, performance, seminari, programmi tv.


José Maria Nolasco è nato a Lisbona nel 1965. Vive e lavora a Milano.
Personali: 2002: “Still Motion”, Universidade de Barcelona, Barcelona.
Collettive: 2003: “Linee di Confine”, Care of, Milano; “Unimovie 7-Moving Image Container”, Museo Lab ex-Manifattura Tabacchi, Città Sant’Angelo (PE); “Misto Bosco”, Teatro Parenti, Milano; 2002: “I° Festival Video”, Faculdade de Belas Artes da Universidade de Lisboa, Lisboa; “Immemory”, Galeria Zé dos Bois, Lisboa.


Jacopo Rovida è nato a Pavia nel 1981. Vive e lavora a Pavia.
Si occupa di video, computer art e ambienti interattivi. Dal 2000 progetta e realizza videogames per aziende di settore e collabora con Studio Azzurro. Nel 2000 partecipa alla realizzazione del muro video per la Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2001 realizza la parte web della videoinstallazione interattiva “Tamburi a Sud” presso ICC di Tokyo, poi esposta a Thecne presso lo spazio Oberdan di Milano. É autore del sito web di Studio Azzurro.
Collettive: 2003: “The digital mother”, galleria Luciano Inga-Pin, Milano; “Linee di Confine”, Openspace, Milano.

Immagine: Sabrina Muzi, Mending, frame, video, 7’, 2002.

info mostra: tel. 333 5893562

orari: feriali 09.30-12.30; 15.30-17.30
festivi 10.00-13.00; 17.00-20.00
ingresso libero


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