Palazzo Ducale
Lucca
piazza Napoleone (Cortile Carrara)
800 747155, 0583 4171 FAX 0583 417326
WEB
Serafino Beconi
dal 30/7/2014 al 20/9/2014
1-31 agosto: dalle 17 alle 23, 1-21 settembre dalle 15 alle 19; chiuso lunedi
0583 464062
WEB
Segnalato da

Fondazione Banca del Monte




 
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30/7/2014

Serafino Beconi

Palazzo Ducale, Lucca

Sant'Anna di Stazzema - Il silenzio. Nel 70mo anniversario della strage una selezione di opere di dipinti dell'artista che tra il 1959 e il 1964 si e' dedicato quasi totalmente alla memoria.


comunicato stampa

1944 La strage. 1994 L’Armadio della Vergogna. 2004 Il Processo. 2014 La Memoria
Nel 2001 ho realizzato la mia prima mostra. Guidata dall’intuito creativo di Vittorio Maschietto e animata dalla sensibilità civile di Andrea Tagliasacchi, mi sono appassionata alla costruzione di un percorso espositivo di grande suggestione emotiva. l’Amministrazione Provinciale aveva appena completato l’acquisizione del ciclo di Serafino Beconi dedicato a Sant’Anna di Stazzema che, in una mostra, nel restaurato Palazzo Ducale, sarebbe stato reso noto nella sua interezza.
Così ho conosciuto l’Eccidio di Sant’Anna. Come ebbe a scrivere Cesare Garboli “provai, sia pure oscuramente, durante quel racconto, un orrore e un dolore simile al rimorso”. Ancora non sapevo che il costruire mostre sarebbe diventata la mia attività di architetto: ho vissuto quell’esperienza non come “un fatto grafico” ma come un dovere civile.
Tredici anni dopo, costruendo un percorso di luce per le “Anime” di Giampaolo Talani nelle sale della Fondazione Banca del Monte ho rivisitato le mie esperienze espositive di maggiore suggestione emotiva e mi sono resa conto che il 2014 segnava il settantesimo anniversario della ricorrenza della Strage di Sant’Anna di Stazzema. In una notte nasce l’idea di un percorso della memoria che, subito compreso e accolto dalla Fondazione Banca del Monte, diviene un progetto condiviso con la Provincia di Lucca per commemorazione e saluto alle opere di Serafino Beconi che saranno poi trasferite a Sant’Anna di Stazzema.

Nasce così “Sant’Anna di Stazzema. Il silenzio”.
Il percorso espositivo della mostra ci guida nei tre giorni quando tutto a Sant’Anna e’ cambiato. Il tempo si ferma al 13 agosto 1944, il giorno del silenzio. Tutto si è compiuto nel giorno precedente. Le nenie di paese si sono trasformate in grida, le campane della chiesa in raffiche di mitra, il suono dell’organo in urla concitate di una lingua sconosciuta. Serafino Beconi ci accompagna, nella lettura del dramma, la paura nei volti dei bambini, le implorazioni di don Innocenzo Lazzeri, i disperati tentativi di protezione delle madri verso i loro figli. Genny Marsili, la cui immagine è l’immagine stessa della mostra, incarna tutte le madri, tutti i figli morti e tutti i sopravvissuti, con l’estremo atto di amore in quello zoccolo stretto nella mano e lanciato per salvare il suo bambino. Accompagna il viaggio della memoria il racconto delicato e potente di Elisabetta Salvatori. Luci, immagini e suoni ricercano atmosfere perdute, uccise in un solo giorno, imprigionate in un silenzio di cinquanta anni.
Ma nel buio più totale del 12 agosto 1944 deboli luci escono dagli sportelli di un ripostiglio nascosto, da una porta di legno, da ante di armadi: sono i piccoli superstiti, soli, memori della morte delle loro famiglie, ma vivi e testimoni. Cinquant’anni dopo altre ante rivelano una luce e una voce nel silenzio oscuro sceso su Stazzema: un armadio rinvenuto a Roma in Palazzo Cesi Gaddi, l’armadio ormai tristemente noto come “Armadio della vergogna”. Seicentonovantacinque fascicoli d’inchiesta relativi a crimini di guerra nazisti commessi in territorio italiano. Il silenzio finalmente e’ rotto da parole, le parole che conducono 10 anni dopo al Processo davanti ai giudici del Tribunale Militare di La Spezia per il massacro di Sant’Anna di Stazzema.
Dal silenzio del 13 agosto 2014, settant’anni dopo, una mostra che vuole essere un grido di memoria e di pace, come la Memoria e la cultura della Pace sono i principi fondanti del Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema.
Alessandra Guidi

Nel percorso è esposta una selezione di opere del ciclo dedicato alla strage da Serafino Beconi, l’artista scomparso nel 1997 che tra il 1959 e il 1964 si è dedicato quasi totalmente alla memoria di Sant’Anna di Stazzema, “incapace o impossibilitato – come ebbe a dire egli stesso – di dedicarsi a qualunque altra cosa”, che gli sembrava vana e futile al confronto di tale tragedia.

Serafino Beconi
Nasce a Pisa-Torre del Lago nel 1925 e muore a Viareggio nel 1997. Nel 1943 non si presenta al richiamo delle armi della sua classe. Viene fatto prigioniero e deportato. Riesce a fuggire e a ritornare a Torre del Lago dove rimane nascosto fino all’arrivo degli americani. Entra nel CNL toscano e fa parte dei gruppi antifascisti locali.
Nel 1945 si diploma maestro, professione che eserciterà tutta la vita, la sua formazione artistica è invece autodidatta. Espone per la prima volta nel 1947 dove ottiene anche il primo riconoscimento, il primo premio con il quadro Amore negro. Ha partecipato a numerose rassegne collettive e allestito personali in Italia. Sue opere sono collocate sia in spazi pubblici che di enti privati fra cui si ricorda il bassorilievo in terracotta dedicato a due giovani uccisi dai nazifascisti collocato all’esterno della chiesa di Torre del Lago, il bassorilievo in terracotta “La pelle” sulla parete del Municipio di Santa Croce, il grande quadro “Il carro rosso” nella sede della Banca Toscana di Firenze, “Paesaggio del Massaciuccoli” di proprietà del Comune di Lucca collocato presso il Tribunale. Ha partecipato da protagonista alla vita culturale della Versilia; nel 1980 ha fondato l’Associazione Artisti Versiliesi e nel 1990 la rivista Sinopia che ha diretto fino al 1997.

La mostra, ideata e allestita da Alessandra Guidi, ha il catalogo edito da Pacini Fazzi Editore con i contributi di Carlo Carli, Emmanuel Pesi e Corinna Beconi, la figlia del pittore.

Inaugurazione 31 luglio ore 19

Palazzo Ducale
piazza Napoleone (Cortile Carrara) Lucca
1-31 agosto: dalle 17 alle 23, 1-21 settembre dalle 15 alle 19; chiuso lunedì
Il percorso di visita avrà inizio ogni 30 minuti.
ingresso libero

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Serafino Beconi
dal 30/7/2014 al 20/9/2014

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