MeTe Ufficio Stampa & Comunicazione
Riccardo Licata
Bruno Saetti
Virginio Guidi
Mario Deluigi
Luciano Gaspari
Edmondo Bacci
Giuseppe Santomaso
Emilio Vedova
Giovanni Granzotto
E la pittura a Venezia nel Dopoguerra. La musica come guida, il mosaico come sintesi, la versatilita' come strumento. La mostra punta a riportare l'attenzione sul Movimento Spaziale del quale Licata e' stato protagonista esponendo anche opere di artisti a lui vicini.
a cura di Giovanni Granzotto
La musica come guida, il mosaico come sintesi, la versatilità come strumento: il Movimento Spaziale è una testimonianza vivida della creatività italiana del Dopoguerra e le opere di Riccardo Licata ne sono l'emblema più caleidoscopico. A pochi mesi dalla scomparsa dell'artista, avvenuta a Venezia lo scorso 19 febbraio, nasce così la mostra “Licata e la pittura a Venezia nel Dopoguerra” che si terrà dal 3 settembre al 10 dicembre nella cornice di Palazzo Te a Mantova. La prima occasione per riflettere sul lascito artistico di Riccardo Licata. La mostra, curata dal prof. Giovanni Granzotto, è stata realizzata da Il Cigno GG Edizioni e lo Studio GR con il patrocinio del Comune di Mantova e dell'Assessorato alla Cultura. Una rassegna unica, sponsorizzata dal Gruppo Euromobil, che si terrà presso l' “Ala Napoleonica”, il padiglione ottocentesco del Palazzo Te: l'inaugurazione sarà alle ore 18.30 del 3 settembre presso il palazzo mantovano.
Una mostra quindi che mette in luce l'alchimia colorata degli artisti che si legano al pittore torinese e che ne tracciano la cornice e il contesto realizzativo. “Licata e la pittura a Venezia nel Dopoguerra” apre con i quadri di Bruno Saetti, così lontani dalle avanguardie e così vicini al realismo espressionista con le sue tele sulle nature morte. Ci sono le opere di Virginio Guidi, Mario Deluigi, Luciano Gaspari, Edmondo Bacci e di altri artisti a riportare l'attenzione del visitatore sul Movimento Spaziale. Seguono i dipinti dei riferimenti più vicini all'espressione concettuale di Licata come quelli di Giuseppe Santomaso e alle opere di rivali dell'autore di origini siciliane come quelle di Emilio Vedova: un percorso ideale per descrivere il vissuto artistico che ha forgiato l'humus creativo di Riccardo Licata.
Alle opere del grande spazialista è dedicata la seconda parte del percorso espositivo della mostra mantovana, con dipinti realizzati con tempera, olio e acrilico su tela e quindi un mosaico che illumina i segni e i codici di Licata, ricchi di illusioni grafiche e codici espressivi.
Inaugurazione 3 settembre ore 18.30
Palazzo Te
viale Te, 13 Mantova
lun 13.00-18.00, mart-dom 9.00-18.00
intero 9, ridotto 6