A goat named Hermes. La capra accompagna Paul in una ricerca, in termini sia architettonici che sociali, sulla natura degli ambienti domestici, nel punto in cui la soglia fra interno ed esterno sembra scomparire.
a cura di Michelangelo Corsaro
Milano, settembre 2014 - NAM project presenta, nel suo spazio in Via Ventura 6, la mostra personale della giovane artista inglese Zoë Paul, dal titolo “ Una capra di nome Hermès “ .
Una capra che porta il nome di una firma di lusso è un prodigioso leader e una guida spirituale per studiare il linguaggio di luoghi, come molti paesi mediterranei, dove il clima è generoso e la gente è nota per essere cordiale. Con il nome di Hermès - da non confondere con Hermes, il dio olimpico dei confini, delle frontiere, dei mandriani, dell'ospitalità e dei rapporti sociali, associato da Jorge Luis Borges al dio egizio Toth - la capra accompagna Zoë Paul in una ricerca, in termini sia architettonici che sociali, sulla natura degli ambienti domestici, nel punto in cui la soglia fra interno ed esterno sembra scomparire. La mostra mette a fuoco il gusto di un pastore cosmopolita con un'eccellente memoria a lungo termine. Una tenda di perline in argilla, appesa alle pareti come una soglia portatile, simula una porta che non è né chiusa né aperta, permettendo il passaggio fra interno ed esterno ma interrompendo la visuale.
Tre sculture, composte da altrettante sedie che fungono da supporto per disegni di figure su tessuto di lana, sottolineano la funzione di un oggetto necessariamente numeroso nelle case più ospitali. Quando si tratta di relazioni sociali, la sedia è un oggetto che può essere collocato sia dentro che fuori casa, intorno a un tavolo, sul balcone o a lato di una strada, diventando un supporto specificamente umano per ritrovi, comunicazione verbale e interazione fisica. Due serie di ricami su griglie di frigoriferi combinano i resti di un elettrodomestico con la produzione di tessuti per la casa: esposti alle pareti come oggetti decorativi, ci ricordano che, se la capra fosse macellata dopo lo smaltimento dell'ultimo frigorifero, un gran numero di persone dovrebbe riunirsi attorno alla tavola per consumarne le carni prima che vadano a male.
Un grande dipinto verifica le proprietà del grassello di calce, una verniciatura per esterni naturale ed economica, particolarmente apprezzata in luoghi soleggiati per la protezione che offre dalle condizioni atmosferiche lasciando allo stesso tempo respirare i muri. Le qualità protettive di questa verniciatura sono trasformate in potenziale pittorico, sviluppato in uno studio su pattern per la decorazione di interni. Governati da un principio di modestia dei materiali, questi lavori tendono alla creazione di un ibrido fra il salotto e il cortile. In altre parole, la mostra celebra il lusso di una dimora costruita su valori umanistici: la continuità fra forme-di-vita passate e presenti, la conoscenza della cultura materiale, le responsabilità delle strutture sociali, la consapevolezza del valore d'uso della creatività e della temporalità dei processi produttivi. Quando negli anni '70 i laboratori della ditta di moda Hermès chiusero, molti economisti attribuirono le difficoltà finanziarie del marchio all'insistenza sull'uso esclusivo di materie prime naturali per i suoi prodotti, malgrado il più alto profitto garantito da materiali artificiali.
Più di quaranta anni dopo, il concetto di lusso è drasticamente cambiato e una capra può fornire una dose quotidiana di latte privo di sbiancanti e le griglie dei frigoriferi prodotti negli anni '70 sono state buttate via e giacciono abbandonate in un campo, a due passi da una cava d'argilla. Zoë Paul (Londra, 1987) vive e lavora ad Atene. Dopo aver terminato il BA al Camberwell college of art, ha conseguito un MA in scultura al Royal College of Art, London. Ah recentemente portato a termine una residenza alla Cité des Arts di Parigi. Le sue mostre più recenti comprendono: LaTraCom, Ricou Gallery, Bruxelles (solo show); Sensual Abstraction À La Belle Étoile, ReMap 4, Atene; Topic, Laure Genillard, Londra (solo show); Thalasseum, Cole Contemporary, Londra (solo show); Between the Lines, Cass Sculpture Foundation, Sussex; Heart Of Darkness, Gallerie Carrée, Villa Arson, Nizza; ZARDOZ, MOT International, Londra. Inoltre ha partecipato al progetto photo-gramme Dust di Jo-ey Tang e Thomas Fougeirol, Parigi.
Inaugurazione martedì 16 settembre 2014 ore 19
NAM project
via Giovanni Ventura, 6 Milano
mar - sab 11-19
ingresso libero