Die unbequeme Wissenschaft. Primo progetto di ricerca annuale. Nutrendo un interesse verso le espressioni della cultura popolare, Kennedy ha svolto uno studio sulla sofferta storia del folclore e sull'antropologia visiva del Sud Tirolo.
----- english below
a cura di Emanuele Guidi
Die unbequeme Wissenschaft (La scienza scomoda) è il risultato della ricerca condotta dall’artista irlandese Gareth Kennedy, come parte del primo progetto di ricerca annuale ad ar/ge kunst. Invitato per l’interesse verso le espressioni della cultura popolare che caratterizza la sua opera, Kennedy ha svolto uno studio sulla sofferta storia del folclore e sull’antropologia visiva del Sud Tirolo.
In quanto regione di lingua tedesca annessa all’Italia dopo la Prima guerra mondiale, il Sud Tirolo presenta una storia turbolenta dovuta all’impiego delle discipline scientifiche compromesse dall’ideologia; geografi italiani ed etnografi austriaci hanno infatti creato i loro miti sulle “vere origini” di questa popolazione e questi luoghi.
Sviluppata nel corso di cinque residenze, tra il 2013 e il 2014, la ricerca di Kennedy lo ha portato sulle tracce della SS Ahnenerbe Kulturkommission , attiva nel Sud Tirolo dal 1939 al 1942. Nelle parole di Wolfram Sievers, capo dell’Ahnenerbe, funzione primaria dell’istituzione era: “raccogliere e conservare tutto il materiale e il patrimonio intellettuale… della popolazione di etnia tedesca” . La missione fu condotta in contemporanea con la sistematica divisione della popolazione tra l’Italia fascista e il Terzo Reich. L'opzione (Option), accordo siglato nel 1939 tra le potenze dell’Asse, prevedeva infatti il trasferimento della popolazione di lingua tedesca. In rottura con l’ideologia nazional-socialista, alla popolazione di cultura ed etnia tedesca fu offerta la possibilità di scegliere tra blut oder boden (sangue o terra), ovvero la scelta tra emigrare nel Reich e conservare la cultura e l’identità germanica o essere italianizzata una volta per tutte.
Con quella che si può definire la più approfondita indagine su lingua e folclore eseguita sul campo mai realizzata, la Kulturkommission documentò in modo esaustivo gli usi e costumi musicali, linguistici e folcloristici del popolo alpino. Si trattò di un’“operazione etnografica di salvataggio” eseguita a partire da un diktat politico, che consentiva di preservare la cultura della popolazione per renderla disponibile dopo il trasferimento nei Monti Tatra, in Borgogna o in Crimea.
Dopo avere visitato ed eseguito ricerche negli archivi e nei musei di Bolzano, Innsbruck e Vienna, Kennedy ha messo insieme un cast di cinque personaggi collegati a questo scomodo episodio antropologico del Sud Tirolo. Cinque Maskenschnitzer (mascherai) della zona sono stati incaricati di scolpire ciascuno uno dei personaggi coinvolti nella storia: Richard Wolfram, capo della commissione, l’etnomusicologo Alfred Quellmalz, il fotografo Arthur Scheler e l’antropologo Bronislaw Malinowski, vacanziere abituale del Sud Tirolo e profondamente critico nei confronti degli studi antropologici di europei fatti su altri europei, da lui giudicati inquinati dall’ideologia. A completare la selezione, anche l’italiano Ettore Tolomei, geografo e irredentista fascista.
Nell’ambito della storia del teatro sudtirolese, Kennedy è interessato a quanto, all’interno di uno specifico contesto culturale, è rappresentabile e a ciò che resta invece tabù. Ad oggi, nessuno dei personaggi selezionati è stato messo in scena in Sud Tirolo.
Nello spazio di ar/ge kunst verrà mostrato un film in 16 mm dei Maskenschnitzer all’opera sulle maschere, a fianco delle maschere stesse. Inoltre, per la prima volta in Sud Tirolo, sarà presentata una selezione attentamente curata di materiali filmici e fotografici realizzati dalla Kulturkommission.
Le maschere diverranno oggetti scenici nel corso di una discussione aperta con una serie di ospiti appositamente invitati.
In collaborazione con il designer Harry Thaler, lo spazio espositivo sarà convertito in una “stube” (il centro della vita domestica tirolese e luogo deputato del teatro popolare) per ospitare questo momento pubblico.
Lo “Stuben-Forum” esplorerà tematiche quali l’invenzione della tradizione, la strumentalizzazione delle culture popolari, l’identità, il territorio e la rappresentazione.
Tra gli oratori invitati Thomas Nussbaumer (Università di Innsbruck), Georg Grote (University College Dublin); Franz Haller, antropologo visivo, Ina Tartler ed Elizabeth Thaler (Bozen Stadttheater), Hannes Obermair (Bozen Stadtarchiv). L’intervento sarà moderato dal giornalista e scrittore Hans Karl Peterlini.
"Stuben-Forum": 20 Settembre .2014, ore 15 – 18
Gareth Kennedy è un artista irlandese. Ha al suo attivo commissioni di arte pubblica, mostre e collaborazioni. Assieme a Sarah Browne ha rappresentato l’Irlanda alla Biennale di Venezia del 2009, nella collaborazione Kennedy Brown.
Harry Thaler è un designer di Merano (I), dal 2008 di base a Londra. Thaler si è laureato al Royal College of Art in design del prodotto e ha vinto il Conran Award 2010 per la Pressed Chair.
Installation design di Harry Thaler
Produzione di Josef Rainer e Verena Rastner
----- English
Curated by Emanuele Guidi
The Uncomfortable Science is the culmination of research conducted by Irish artist Gareth Kennedy as part of the first year-long research project at ar/ge kunst. Invited for his work on expressions of ‘folk’ culture, Kennedy has undertaken an investigation of the troubled history of folklore and visual anthropology in the South Tyrol.
As a German-speaking region annexed by Italy after WWI, the South Tyrol has a fractious history with regard to the ideologically compromised scientific disciplines that were deployed in the region – Italian geographers and Austrian ethnographers both created myths of the ‘true origins’ of this people and place.
Developed during five residencies in 2013 and 2014, Kennedy’s research led him to the SS Ahnenerbe Kulturkommission, which was active in the South Tyrol from 1939 to 1942. In the words of Wolfram Sievers, head of the Ahnenerbe, its primary assignment was ‘the investigation and processing of the entire material and intellectual goods of... ethnic Germans.’ This folk expedition was undertaken during the systematic division of the population between fascist Italy and the Third Reich. Die Option, a 1939 agreement between the Axis powers, planned the relocation of the German speaking population. In a break with Nationalist Socialist ideology, the cultural and ethnic German population was given a choice between Blut oder Boden (blood or soil), i.e. a choice between relocating within the Third Reich and retaining their Germanic culture and identity, or becoming entirely Italianised.
Arguably the largest folklore/linguistic field investigation in history, the Kulturkommission exhaustively documented the material, linguistic, folk and music customs of this Alpine people. Their culture was to be preserved and made available to them after relocation to the newly occupied territories of Tatra Mountains, Burgundy or the Crimea – this was ‘salvage ethnography’ by political diktat.
Having visited research archives and museums in Bolzano, Innsbruck and Vienna, Kennedy has assembled a cast of five characters relating to this uncomfortable episode of anthropology in the South Tyrol. Five Maskenschnitzer (mask carvers) from across the region have each been commissioned to carve one character. These include Richard Wolfram, head of the Kulturkommission; the ethnomusicologist Alfred Quellmalz; photographer Arthur Scheler; and anthropologist Bronislaw Malinowski, who used to vacation in the South Tyrol and was sharply critical of Europeans conducting anthropological studies on other Europeans, something he saw as ideologically contaminated. Also included in this ensemble is Ettore Tolomei, the Italian fascist geographer and irredentist.
In the context of the history of South Tyrolean theatre, Kennedy is interested in what is performable and what still remains taboo within specific cultural contexts. Thus far none of his selected characters have been staged in the South Tyrol. At ar/ge kunst, a 16mm film of the Maskenschnitzer at work will be screened alongside the masks themselves. Additionally, a carefully curated series of photographic and film material from the Kulturkommission will be presented, much of it for the first time in the South Tyrol.
Exhibited alongside the film and archival material, the masks will become props in a public discussion to be held with invited guests.
In collaboration with designer Harry Thaler, the exhibition space will be converted into a ‘Stube’ (the centre of Tyrolean domestic life and a locus for folk theatre) to host this public moment.
This ‘Stuben-Forum’ will explore issues around the invention of tradition, instrumentalisation of folk cultures, identity, territory and performance.
Speakers include Thomas Nussbaumer (University of Innsbruck); Georg Grote (University College Dublin); Franz Haller, visual anthropologist; Ina Tartler and Elizabeth Thaler (Bozen Stadttheater); and Hannes Obermair (Bozen Stadtarchiv). The Forum will be chaired by Hans Karl Peterlini, journalist and author.
‘Stuben-Forum’: 20.09.2014, 3 – 6 pm
Gareth Kennedy is an artist from Ireland. His practice includes public art commissions, exhibitions and collaborations. He co-represented Ireland at the 2009 Venice Biennale with Sarah Browne and their collaborative entitiy, Kennedy Browne.
Harry Thaler is a designer from Merano (I), based in London since 2008. Thaler graduated from Royal College of Art in Product Design and was praised with the Conran Award 2010 for Pressed Chair.
Installation design by Harry Thaler
Production by Josef Rainer and Verena Rastner
Con il Supporto di / With the support of:
Provincia Autonoma Bolzano - Alto Adige, Ripartizione Cultura
Regione Autonoma Trentino Alto Adige
Comune d Bolzano, Settore Cultura
Culture Ireland / Cultúr Éireann
Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano
Falegnameria- Interior Design Kofler, S. Felice / Val di Non (BZ)
Rothoblaas,Cortaccia (BZ)
Wolfstuben, Cermes (BZ)
Deplau, S. Felice / Val di Non (BZ)
Österreichische Mediathek, Vienna
PUR Südtyrol,Der Genussmarkt, Lana (BZ)
Un ringraziamento speciale a:
Centro di storia regionale della Libera Università di Bolzano
Associazione dell'Egetmann Termeno
Museo provinciale degli usi e costumi dell'Alto Adige; Teodone (BZ)
Ofas Architektur, Bolzano
Inaugurazione 19 settembre ore 19
Ar/ge Kunst Galleria Museo
via Museo, 29 Bolzano
mar-sab 10-13 e 15-19
ingresso libero