The Factory Photographs. Esposizione delle opere fotografiche industriali e dei suoi video e filmati: 124 scatti, alcuni dei quali inediti. Fanno parte della mostra un'installazione sonora ed una selezione dei suoi primi cortometraggi.
Esposizione curata da Petra Giloy-Hirtz, in collaborazione con MAST e The Photographers’ Gallery.
MAST ha il piacere di presentare in anteprima nazionale The Factory Photographs di David Lynch, mostra che raccoglie 124 opere dell’artista.
Mast (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) ha aperto la sua Gallery, dall’ottobre del 2013, esclusivamente per opere di fotografia industriale della propria collezione con la presentazione di tre mostre.
L’esposizione delle opere fotografiche industriali di David Lynch, assieme a suoi video e filmati, dà il via nella Gallery del Mast alla prima collaborazione con artisti diversi da quelli rappresentati nella propria collezione. In questa occasione verrà utilizzato come sala per proiezioni l’auditorium del Mast.
Le fotografie in bianco e nero di David Lynch testimoniano la sua fascinazione per le fabbriche, la passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchinari, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali imponenti, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche cattedrali. Rovine di un mondo che va scomparendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenografie per storie cariche di quell’aura emozionale caratteristica di Lynch.
Le fotografie sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino e delle aree limitrofe, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. È come se la fuliggine, i vapori o le polveri sottili che avvolgevano quei luoghi si fossero posate sulla superficie della carta: ne risultano immagini di straordinaria potenza sensoriale, come disegni fatti a carboncino, in cui il nero carico delle linee nitide, grafiche, taglia il grigio scuro dei campi. L’inconfondibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali, nelle sequenze oniriche che evocano la visionarietà labirintica ed enigmatica dei suoi film.
La mostra comprende 124 scatti – alcuni dei quali inediti – realizzati in due diversi formati: 28 x 35,6 cm e 100 x 150 cm. Fanno parte della mostra un’installazione sonora dell’artista ed una selezione dei suoi primi cortometraggi, meno noti al grande pubblico.
David Lynch, icona del cinema americano, è nato nel 1946 a Missoula, nel Montana, e vive a Los Angeles: è regista, sceneggiatore, produttore, pittore, musicista, designer e fotografo. La sua formazione accademica è nel campo della pittura: studente alla Pennsylvania Academy of Fine Arts di Philadelphia, realizza qui, nel 1966, il suo primo cortometraggio. Si trasferisce in seguito a Los Angeles; il suo primo film Eraserhead (1977) diventa ben presto un “cult classic”. Per The Elephant Man (1980), Velluto Blu (1986) e Mulholland Drive (2001) ha ricevuto la nomination all’Oscar per la migliore regia. Dune (1984), Cuore selvaggio (1990), Lost Highway (1997), Una storia vera (1999), Inland Empire (2006) e la serie televisiva Twin Peaks (1990-1991) hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il francese César pour le Meilleur Film Étranger, la Palme d’Or du Festival de Cannes e il Leone d’oro alla carriera della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Fanno parte della mostra alcuni cortometraggi di Lynch, che verranno proiettati a ciclo continuo all’interno del percorso espositivo: Industrial Soundscape, Bug Crawl, Intervelometer: Steps.
Nelle giornate di apertura straordinaria verrà proiettato nell’Auditorium del MAST, il film Industrial Symphony #1 : The Dream of the Broken Hearted con Nicolas Cage, Laura Dern e musiche di Angelo Badalamenti e Julee Cruise.
In occasione della mostra verrà stampato, a cura della Fondazione MAST, un catalogo contenente 34 immagini tratte dalla mostra Factory Photographs, 14 delle quali inedite, con testi di Petra Giloy-Hirtz e Urs Stahel.
Il volume David Lynch: The Factory Photographs di Petra Giloy-Hirtz, pubblicato da Prestel Verlag, Munich-London-New York, 2014, sarà disponibile all’ingresso della Gallery.
Ufficio Stampa
Lucia Crespi Tel. +39 02 89415532 lucia@luciacrespi.it
Inaugurazione: mercoledì 17 settembre 2014 alle ore 16.00 – 20.00.
MAST
via Speranza 42, Bologna
Aperture straordinarie
17 settembre 2014: ore 16.00 – 20.00
18 – 19 settembre: ore 10.00 – 20.00
20 settembre: ore 10.00 – 22.00
Orari di apertura
martedì – domenica: 10.00 – 19.00