Pop Up! L'artista attraverso la pittura dialoga e si rapporta con le immagini e le ossessioni collettive creando un repertorio di figure ambigue.
Damiano Fasso attraverso la pittura dialoga e si rapporta con le immagini e le ossessioni collettive e personali. Ma la tèchne diviene puro strumento nella sua ricerca pittorica che, lungi dal voler rappresentare, si concentra sulla creazione di un repertorio di figure ambigue, buffe, talvolta ironiche.
Creature tenere e infantili abitano le sue opere, caratterizzate da una spazialità che, di fatto, nega ogni rapporto con la realtà.
Dinosauri, sagome umane, giocattoli, idoli, galleggiano, evocando una dimensione ironica, giocosa, ipertecnologica, in un continuo rimando alla cultura figurativa giapponese, al mondo dell'infanzia e della pop art, della comunicazione di massa, e a tutto quello che è icona contemporanea.
L'uso di materiali non convenzionali come polvere da sparo, veleni e insetticidi che vengono associati a pvc, acrilici, smalti, filo e policarbonato, conduce lo sguardo verso il mondo in cui le figure vivono, animate dal continuo confronto tra aspirazione alla felicità e violenza della vita. I personaggi sono indissolubilmente legati ai materiali, ai titoli, agli ideogrammi e questo rapporto "avvelena" la pacificante iniziale percezione di un mondo giocoso.
Le opere di Fasso introducono ad un gioco provocatorio e destabilizzante che induce a riflettere su tematiche sempre presenti nella società e in noi stessi: l'amore, la morte, il sesso, la guerra, il pregiudizio sociale e sullo stesso significato dell'arte che, come lo stesso artista sottolinea, è uno "strappo" nella caoticità del reale e un confronto continuo con il male.
Giovanna Quarto
Inaugurazione 19 settembre ore 19
Vainart
Via Felisati, 5 Mestre
ingresso libero