La rassegna accoglie dipinti realizzati tra il 1947 e il 2003, dipinti che mostrano sia il processo personale che Dorazio ha intrapreso nella sua formazione artistica, sia il percorso che, proprio grazie al suo contributo fondamentale, ha consentito all’Italia di accostarsi alla scena artistica internazionale.
Retrospettiva
Inaugurazione sabato 21 febbraio ore 17.00
Il pittore Piero Dorazio (Roma 1927), che già da tempo viene annoverato negli Stati Uniti e in Europa tra i classici della seconda Modernità , contribuì dopo il 1945 all’affermazione dell’astrattismo in Italia.
La Pinacoteca Casa Rusca di Locarno ospiterà a partire dal 22 febbraio una mostra retrospettiva della sua opera, forse la rassegna più puntuale nell’affrontare storicamente la creatività lungo tutto l’iter evolutivo.
Locarno ha diversi significati per Dorazio che, giovane artista, veniva spesso a far visita a Jean Arp che vi soggiornava. Arp ha avuto un ruolo centrale nel processo che ha portato Dorazio al riconoscimento della propria identità artistica così come sono state significative l’amicizia, durata tutta la vita, con il pittore e pioniere del cinema astratto Hans Richter – anch’egli di stanza a Locarno – nonché la sua collaborazione con la stamperia d’arte Lafranca.
La rassegna accoglie dipinti realizzati tra il 1947 e il 2003, dipinti che mostrano sia il processo personale che Dorazio ha intrapreso nella sua formazione artistica, sia il percorso che, proprio grazie al suo contributo fondamentale, ha consentito all’Italia di accostarsi alla scena artistica internazionale. Le opere esposte – tutti quadri fondamentali della sua produzione – provengono prevalentemente dalla sua collezione privata, presupposto che garantisce l’elevata qualità dell’esposizione.
L’impostazione della mostra è stata curata da Annette Papenberg-Weber di Heidelberg, autrice della monografia Piero Dorazio, la via italiana verso l’astrattismo, Skira Editori, Milano (in tedesco: Verlag Schwabe & Co., Basilea).
L’opera di Dorazio ha ottenuto negli ultimi decenni una considerazione e un riconoscimento costanti non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche tra collezionisti pubblici e privati di tutto il mondo. L’artista già nel 1959 aveva messo a fuoco la propria originale espressione e da allora le sue opere sono state proposte in numerose esposizioni internazionali di rilievo, a partire da Documenta II di Kassel nel 1959 e dalla Biennale di Venezia del 1960, dove gli fu dedicata un’intera sala (come, del resto, nel 1966).
Suoi lavori sono presenti in grandi musei di città sia europee che americane (Amsterdam, Austin, Basilea, Berna, Berlino, Buffalo, Chicago, Düsseldorf, Francoforte, Londra, Milano, Mannheim, Monaco, New York, Parigi, Filadelfia, Roma, Stoccolma, Stoccarda, Vienna, Zurigo).
La mostra che si inaugura sabato 21 febbraio, resterà aperta fino al 30 maggio tutti i giorni, escluso lunedì, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17.
Immagine: Gli atomi psicologici di Epicuro, 1954
Olio su tela, cm 73 x 92
Orari: 10-12 / 14-17, lunedì chiuso
Biglietti d’ingresso: interi fr. 7.- / € 5,00; ridotti fr. 5.- / € 3,50; scuole: gratuito
Pinacoteca Casa Rusca
Piazza S. Antonio, Locarno - Svizzera