Alberto Moioli - critico d'arte
E la committenza d'Adda ad Arcore. Accanto ai busti, ai documenti storici, ai disegni, in mostra i risultati di un progetto realizzato da studenti della scuola elementare e media e dell'Accademia di Brera che si sono confrontati con la cappella D'Adda.
a cura di Gianna A. Mina
Durante la forzata chiusura degli spazi espositivi e del Parco, la Direzione e la sua équipe, tra le diverse attività, hanno intensificando la ricerca con i cataloghi ragionati e la realizzazione di un importante pubblicazione della collana Saggio sulla scultura sulla committenza dei conti d’Adda ai fratelli Vincenzo e Lorenzo Vela. Contemporaneamente, proponendo delle mostre “extra muros” che vedranno alcune opere di Vincenzo Vela in “tournée” in Italia.
Il perdurare della crisi economica e i suoi riverberi nella vita di molti, una quotidianità che per tanti cittadini si sta facendo via via sempre più complessa e faticosa, ha riaperto nella società civile delle riflessioni importanti a riguardo in particolare dell’economia e del mercato del lavoro, ma non solo. Molte persone ed istituzioni avvertono con maggiore urgenza l’esigenza di ricercare e di offrire- in una società dominata dal mercato come è la nostra- dei momenti dove lo scambio, il dono, possa assumere un ruolo di protagonista. Questi valori albergarono anche in Vincenzo Vela e sostennero l’artista che con profondo convincimento, all’apice della sua fama, volle che la sua casa-atelier situata a Ligornetto a pochi metri dal confine con l’Italia diventasse un luogo aperto a tutta la popolazione.
Come afferma l’antropologo Marcel Mauss nel suo famoso Saggio sul dono (1923-24) le relazioni tra gli uomini nelle società arcaiche nascono dallo scambio che viene avviato con un dono di una delle parti all'altra, la quale si sentirà in obbligo di contraccambiare tale dono, innescando cosi una catena di scambi. Ma non sono solo gli oggetti a circolare, dice Mauss, anche lo spirito del donatore viaggia insieme al dono, dando così vita a un legame tra gli individui che va ben al di là del puro scambio economico. Ecco allora che l'atto del donare non si limita a un passaggio di beni, ma mette in gioco la totalità degli elementi culturali che caratterizzano una società.
Si ascrivono dunque a questi ideali, praticati oggi dalla direzione del Museo attraverso una politica dell’accoglienza e dello scambio, la mostra extra muros che si aprirà quest’autunno, realizzata in stretta sinergia con un’importante istituzione italiana: il Comune di Arcore (MB) che accoglie tra i suoi beni artistici la magnifica cappella della Villa Borromeo d’Adda. Questa iniziativa ha cosi permesso l’intensificarsi di relazioni istituzionali che travalicano “l’evento” sviluppandosi in una progettualità e creatività comune, che pone le basi per collaborazioni puntuali.
Inoltre, la prossima primavera sconfineremo nuovamente verso l’Italia nella suggestiva cornice del lago di Como a Villa Carlotta a Tremezzo, istituzione con cui il nostro museo da oltre un anno ha sancito un gemellaggio, dove proporremo una piccola, ma preziosa esposizione sempre inerente la famiglia d’Adda, dal titolo “Ritratti di famiglia. Opere di Vincenzo Vela a Villa Carlotta”.
I fratelli Vela e la committenza d’Adda
Entrambi i progetti espositivi sono nati in occasione della pubblicazione del IV numero della collana del Museo Vincenzo Vela “Saggi sulla scultura”, che raccoglie saggi e documenti sulla committenza dei conti d’Adda ai fratelli Vincenzo e Lorenzo Vela. Una relazione, quella tra la prestigiosa famiglia lombarda e i Vela intrecciati e rinsaldati nella Milano della seconda metà degli anni Quaranta e più in particolare nelle settimane e nei mesi concitati della prima guerra d’indipendenza.
LA MOSTRA
I fratelli Vela e la committenza d’Adda ad Arcore
Si aprirà domenica 28 settembre alle 16.00, presso le Scuderie della Villa Borromeo d’Adda di
Arcore: ”I fratelli Vela e la committenza d’Adda ad Arcore”, (28 settembre - 11 novembre), a cui seguirà alle 17.30 la presentazione della pubblicazione alla presenza dei ricercatori e, a conclusione della conferenza, un rinfresco.
Ospiti delle Scuderie di Villa Borromeo, situata a pochi passi dalla cappella della Villa Borromeo d’Adda, la mostra presenterà un percorso articolato. Accanto ai busti, ai documenti storici, ai disegni, verranno presentati i risultati di un progetto di mediazione culturale che ha coinvolto sia giovani studenti arcoresi della scuola elementare e media, come studenti del corso di restauro dell’Accademia d’Arte di Brera che si sono confrontati con la cappella D’Adda. Questo monumento funerario, dedicato a Maria Isimbardi, la giovane moglie di Giovanni d’Adda morta prematuramente, è opera dei fratelli Vincenzo e Lorenzo Vela, la cui esecuzione inaugurava un lungo rapporto di protezione e di mecenatismo da parte della famiglia d’Adda nei confronti dei Vela.
Particolare attenzione sarà riservata alla sinergia con gli enti di formazione.
Ente promotore:
Assessorato alla Cultura del Comune di arcore
Coordinamento Scientifico: Ing. Edoardo Radaelli
Inaugurazione 28 settembre ore 16
Villa Borromeo d'Adda
largo Vincenzo Vela, 1 Arcore
sab-dom 15-19
ingresso libero