Alessandro Mendini arricchisce la Collezione del Triennale Design Museum con una serie di pezzi accomunati dalla ricerca di originalita', di eleganza e sensibilita'.
A cura di Silvana Annicchiarico, Direttore Triennale Design Museum
Progetto di allestimento Antonio Citterio Patricia Viel Interiors
Icone del Design Italiano
Selezione di Alessandro Mendini
Prosegue il ciclo di mostre dedicato alle Icone del Design Italiano.
Triennale Design Museum presenta negli spazi del CreativeSet un nucleo di icone dalla Collezione Permanente del Museo, arricchito dal 30 settembre dalla selezione di Alessandro Mendini, invitata a indicare gli oggetti per lui necessari e imprescindibili della storia del design italiano.
Così Alessandro Mendini racconta la sua selezione:
Vittoriano Viganò, Tavolino in cristallo, 1951
“L’originalità di Vittoriano Viganò nel trattare il design è stata davvero notevole. Nella cultura milanese degli anni cinquanta Viganò è stato il più sensibile autore interessato a collegare il progetto degli interni con quello degli oggetti e con le attività dell’arte, a cominciare dai rapporti con Lucio Fontana, con le Triennali e con le gallerie d’arte. Questo tavolino di cristallo e ferro è una sintesi esemplare di queste attitudini, ed esprime la concettuale classicità di un gesto spaziale quasi da scultore minimalista”.
Nanda Vigo, Iceberg,1969, Arredoluce
“Nanda Vigo ha sempre coniugato in parallelo due attività: quella di progettista (architettura e design) e quella di artista. Molte opere ibride a piccola tiratura esprimono questa precisa e speciale sintesi. In particolare una serie di lampade costruite in officina con freddi componenti semilavorati (barre metalliche, vetri industriali stampati, neon, colori industriali) assumono l’aspetto magico e costruttivista di totem luminosi e polimaterici. Questa lampada Iceberg ne è un esempio”.
Cini Boeri, Ghost, 1987, Fiam Italia
“Lo stile di Cini Boeri nella storia del bel Design milanese è un raro esempio di continuità e di eleganza. Periodicamente nel tempo Cini Boeri ha ideato oggetti esemplari, divenuti spesso modelli e aperture verso nuove tipologie. La poltrona Ghost è un oggetto formalmente bellissimo e funzionalmente comodissimo, una evanescente e sinuosa scultura di vetro, frutto non solo di sensibilità estetica ma anche di una straordinaria perizia tecnica”.
Gaetano Pesce, Il rumore del tempo, (1993) 2005
L’attività espressionista di Gaetano Pesce artista - designer è sempre stata il risultato di una alta sensibilità umana e di una serie di originali invenzioni tecniche sulle quali il linguaggio di Pesce si è basato. Fra questa serie di tecniche succedutesi nel tempo, quella delle plastiche colorate a costruire dei pezzi unici all’infinito è una delle più note. Una tecnica elementare capace di generare variazioni senza fine di modelli e di colori del tutto originali. L’oggetto qui presentato è esempio di questo metodo di lavoro.
Bruno Munari, Zizì,1952, Pigomma, CLAC
“L’attività eclettica di Bruno Munari ha fatto da sottofondo sottile e raffinato a tutta la cultura italiana del secolo scorso. Dalla grafica al design alla didattica per l’infanzia la sua delicata e ironica presenza è stata un grande esempio di progettazione antiretorica e minimalista. La scimmietta Zizì è un giocattolo totale, una performance per adulti e bambini, una icona inconfondibile dell’epoca della gommapiuma Pirelli. In questa scimmietta sembra racchiuso l’intero spirito e l’intelligenza di Munari, un estetico folletto che può comparire ovunque”.
Super Icona
UFO, Dollaro, 1968
“L’attività performativa del gruppo UFO all’interno del movimento radicale apre lo scenario di una caustica critica alla società consumista. Questa lampada Dollaro è proprio del 1968, l’anno più caldo delle contestazioni, e svolge una sottile ironia anche nei confronti della Pop Art americana. È un vero simbolo del contro-design. Le teorie comportamentiste e gli slogan di Lapo Binazzi e dei suoi sono la base di oggetti e di opere anche territoriali dal valore di analisi politica e di intelligenza progettuale”.
Biografia
Alessandro Mendini, architetto, è nato a Milano. Ha diretto le riviste “Casabella”, “Modo” e “Domus”. Sul suo lavoro e su quello compiuto con lo studio Alchimia sono uscite monografie in varie lingue. Realizza oggetti, mobili, ambienti, pitture, installazioni, architetture. Collabora con compagnie internazionali ed è consulente di varie industrie in Europa e nell'Estremo Oriente, per l'impostazione dei loro problemi di immagine e di design. È membro onorario della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme. Gli è stato attribuito il Compasso d'oro per il design (1979 - 1981- 2014), è “Chevalier des Arts et des Lettres” in Francia, ha ricevuto l'onorificenza dell'Architectural League di New York e la Laurea Honoris Causa al Politecnico di Milano e all'École Normale Supérieure de Cachan in Francia. È professore onorario alla Accademic Council of Guangzhou Academy of fine Arts in Cina. Suoi lavori si trovano in vari musei e collezioni private. Il suo lavoro, teorico e scritto, oltre che progettuale, si sviluppa all'incrocio fra arte, design e architettura.
Ufficio stampa e Comunicazione
Damiano Gullì
tel. 02 72434241
damiano.gulli@triennale.org
Inaugurazione 30 settembre
Triennale Design Museum, CreativeSet
viale Alemagna, 6 Milano
Orari: martedì-domenica 10.30-20.30
giovedì 10.30-23.00
Ingresso 2 euro
Triennale Design Museum + Icone 8 euro