il Laboratorio
Trieste
via San Francesco, 28
040 365244

Giovanni Pulze
dal 28/9/2014 al 29/11/2014
lun - sab 9-21
329 2229124

Segnalato da

Associazione culturale Juliet



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Giovanni Pulze



 
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28/9/2014

Giovanni Pulze

il Laboratorio, Trieste

Angeli. La mostra, coordinata dall'Associazione Juliet, si compone di 12 tele appositamente realizzate che richiamano la vita moderna, dinamica e contrastata, ma con intento spirituale.


comunicato stampa

S’inaugura, lunedì 29 settembre 2014, alle ore 18.00, presso il Laboratorio di via san Francesco 28, a Trieste, una mostra del pittore Giovanni Pulze. La mostra, coordinata dall’Associazione Juliet, si compone di dodici tele appositamente realizzate per l’occasione; titolo della mostra: “Angeli”.
L’appuntamento triestino segue i fasti della mostra realizzata quest’estate presso il Centro Biblico “G.Vannucci” di Montefano e nell’occasione sarà presentato il catalogo pubblicato dalla casa editrice Juliet. I lavori che qui vengono proposti ruotano attorno al tema di una figura angelica inondata di luce e che ritroviamo ambientata anche su fondali architettonici desunti dalla città di Trieste.

Ovviamente la memoria corre subito a Wim Wenders e al suo “Cielo sopra Berlino”, ma anche alle creature alate dei Camuni, agli esseri a metà tra la terra e il cielo degli Assiri-Babilonesi e degli Egizi e via discorrendo fino alle esemplificazioni bibliche che tanta parte hanno avuto nella pittura della rinascenza italiana. L’artista nel suoi quadri fissa un’istantanea trasognata della realtà, riprendendo le ombre taglienti e le luci artificiali, e creando un’atmosfera di esistenza provvisoria, quasi a partire da un filtro tecnologico, sai questo la memoria digitale di una macchina fotografica o sia questo il filtro pulviscolare dello schermo televisivo.

È un mondo che talvolta può richiamare in superficie la vita moderna, dinamica e contrastata, ma che nel sottofondo nasconde sempre uno spirito romantico e spirituale. In qualche modo un messaggio di pace e di amore che si nasconde tra le righe della frenesia, della mancanza di dialogo, della distanza, della divergenza. In definitiva è curioso sottolineare che l’angelo di Pulze non dialoga con le persone e cche uniche persone che si rendono conto della sua presenza sono i bambini e gli animali, un po’ come nella “Vocazione di san Matteo” del Caravaggio, dove la luce divina che irrompe nella stanza è avvertita solo da chi è chiamato a una nuova vita. Una luce fredda e gassosa si irradia dalle cose raffigurate, per poi espandersi e abbracciare orizzonti lontani: disegna l’oscillazione di un crepuscolo sospeso fra il preludio di un giorno lontano e la vicinanza della notte: un mare tempestoso, una laguna rosso sangue sono i termini più semplici e comprensibili di una simbologia immediata e capace di smuovere l’animo a “egregie cose”.

Inaugurazione lunedì 29 settembre 2014, alle ore 18.00
La serata, presentata da Antonio Cattaruzza, è stata realizzata con il sostegno di Cheni & Tutta immobiliare

il Laboratorio
via San Francesco 28, Trieste
Orari: lun - sab 9.00 - 21.00

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