Museo Diocesano
Gubbio (PG)
via del Teatro Romano (via Federico Da Montefeltro, 1)
075 9220904
WEB
Laurence Courto
dal 1/10/2014 al 25/10/2014
mar-dom 10.30-18

Segnalato da

Elisa Polidori




 
calendario eventi  :: 




1/10/2014

Laurence Courto

Museo Diocesano, Gubbio (PG)

Les heures crepuscules. L'opera pittorica diviene la sommatoria di tanti attimi, di mille pensieri che si avvicendano, come pure di interminabili silenzi, di guizzi, di colature, di vuoti.


comunicato stampa

a cura di Adelinda Allegretti

Sarà inaugurata giovedì 2 ottobre, presso il Museo Diocesano di Gubbio la mostra personale di Laurence Courto dal titolo Les heures crepuscules, curata di Adelinda Allegretti e con la collaborazione del Polo Museale Diocesano i Gubbio. La mostra riunisce una trentina di lavori dell’artista francese Laurence Courto. Nata a Dijon, vive e lavora tra Parigi e Chambéry.

Testo critico tratto dal catalogo, a cura di Adelinda Allegretti:
«Da sempre ciò che più mi affascina della ricerca di Laurence sono quell’eleganza e quella raffinatezza innate del suo segno, la leggerezza con cui esso si manifesta sulla carta o sulla tela. La immagino silenziosa nel suo studio, pieno di centinaia di carte preparate a mano, di inchiostri e pigmenti, mentre impreziosisce fogli e tele con pennellate di colore, rapide, decise, talvolta sovrapponendole in molteplici stratificazioni, talaltra lasciando che i segni si compenetrino o si incontrino quasi per caso. L’opera, allora, diviene la sommatoria di tanti attimi, di mille pensieri che si avvicendano nella mente, come pure di interminabili silenzi, di guizzi, di colature, di vuoti. Come una stratificazione, un muro su cui si susseguono le testimonianze del tempo, le nuove coprendo, ma senza cancellare del tutto, le più vecchie, l’opera di Laurence assume il fascino della memoria. In ogni tratto, che sia dato ad inchiostro o con pigmenti, Laurence lascia trasparire parte di un ricordo, di una sensazione, di cui non restituisce mai l’immagine completa. Anche quando il titolo rimanda al reale, allo studio della Natura (Orizzonte, Ciel, Corail o Giochi di mare, per citarne alcuni), l’immagine si perde, come filtrata dal sogno o dalla memoria, appunto, in suggestioni. I suoi sono appunti di un viaggio interiore, personale.

E ripercorrendo con la mente, dal 2003 - anno della prima mostra curata per lei e con lei - ad oggi, il corpus delle opere man mano presentate al pubblico, mi appare ancora più chiaro il passaggio, l’evoluzione compiuta da Laurence. Dagli animali preistorici, tutti istinto per la sopravvivenza, si è poi passati alla presenza umana, sempre rarefatta ma assidua, fino al raggiungimento, con questa mostra, di lidi più lontani, più “alti”. Les heures crépuscules (2013) e le recenti La porte du monde, Calore d’estate ed Eclipse spalancano lo sguardo verso i fenomeni naturali/atmosferici e cosmici. L’attenzione di Laurence si è spostata dal basso verso l’alto. In poco più di dieci anni i soggetti delle sue opere sembrano aver ripercorso la storia dell’umanità, dalle caverne al cosmo. Un’evoluzione ripercorsa in punta di piedi, leggera e soave come solo Laurence sa essere. E se nella più recente produzione i colori tenui hanno lasciato il posto ai rossi, caldi, forti, sanguigni, primordiali, la leggerezza non è certo venuta meno. È una cromia più decisa, di chi non ha timore di urlare le proprie emozioni, di osare (non è forse il rosso il colore dell’amore, della passione, del sangue, della Resurrezione persino, in chiave cristiana?) e guarda alla forza della Natura con rinnovato vigore. Non so dove la sua ricerca la porterà, ma spero di avere il piacere di scoprirlo assieme a lei, ancora.»

Note sulla curatrice:
Nasce a Roma nel 1969 e qui si laurea presso l’Università degli Studi “La Sapienza” in Storia comparata dell’arte dei paesi europei col Prof. Enzo Bilardello, affrontando una tesi di ricerca sul pittore italo-spagnolo Bartolomé Carducho, vissuto in Spagna a cavallo tra il 1500 ed il 1600.
Iscritta dal 2003 all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Elenco Pubblicisti, ha lavorato come referente artistico per diversi quotidiani, da "Il Giornale" a "Torino Sera", a "Torino Cronaca". Attualmente scrive per il settimanale statunitense "L'Italo Americano".
Dal 1999 cura mostre in spazi pubblici e gallerie private, sia in Italia che all’estero. Nel 2004-2005 completa la sua formazione curatoriale frequentando il Master in “Organizzazione e Comunicazione delle Arti Visive” presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano.
Già docente di Storia dell'Arte presso l'Upter - Università Popolare di Roma e presso l'Accademia di Belle Arti di Brera in veste di Tutor del Master curatoriale in "Landscape Design", vive tra Roma e la provincia di Perugia.

Inaugurazione: giovedì 2 ottobre alle ore 15

Museo Diocesano
Via Federico da Montefeltro, 1 - Gubbio
mar-dom 10.30-18
Compreso nel biglietto d'ingresso al museo

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