1950- 1970 Pubblicita' e immagini dell'Italia a tavola. In mostra 30 fotografie che restituiscono volti e figure del paesaggio domestico italiano, al quale la pubblicita' parlava e che ne ha condizionato il futuro.
a cura di Marco Panella e prodotta da Artix
Il Cibo Immaginario. 1950- 1970 Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola, la
mostra ideata e curata da Marco Panella e prodotta da Artix, dopo i successi
dell’esordio al Palazzo delle Esposizioni di Roma e della tappa al Palazzo del
Governatore di Parma, arriva a Budapest dove, dal 7 al 28 ottobre, è ospitata
all’Istituto Italiano di Cultura.
“L’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, in vista dell’Expo 2015, organizza un
ciclo di eventi per riflettere sul cibo, i suoi significati e le sue
interpretazioni. La mostra ideata da Marco Panella, raccontandoci l’Italia e venti
anni di vita italiana attraverso la pubblicità del cibo e dei riti del mangiare,
si inserisce perfettamente in questo contesto. Il linguaggio immediato ed estetico
delle inserzioni pubblicitarie sintetizza l’informazione e conserva intatta
l’immediatezza del messaggio, riuscendo ad essere estremamente parlante e
comunicativo anche per un pubblico straniero.” dichiara la direttrice dell’Istituto
Gina Giannotti.
“Presentare la mostra a Budapest, ospiti nella prestigiosa sede dell’Istituto
Italiano di Cultura” dichiara il curatore Marco Panella “è un’opportunità
straordinaria che favorisce la conoscenza, tra i tanti amanti dello stile, della
cultura e del gusto italiani, di un riflesso particolare della storia del nostro
Paese e, al tempo stesso, è la conferma della formula vincente della mostra che,
questa storia, la racconta per immagini ed in maniera non convenzionale”
Il Cibo Immaginario racconta venti anni di vita e costume italiani, dalla
Ricostruzione sino alle soglie all’Austerity, attraverso icone e linguaggi della
pubblicità del cibo e dei riti del mangiare ed a Budapest espone una selezione di
300 immagini pubblicitarie attraverso le quali, anche un pubblico straniero, potrà
cogliere l’evoluzione dei paradigmi di comunicazione e, soprattutto, la portata
evocativa ed emozionale di una storia visiva suggestiva.
“Il punto di osservazione scelto per il racconto de Il Cibo Immaginario”, dichiara
Marco Panella “è quello della memoria e del linguaggio estetico delle pubblicità che
hanno sorriso agli italiani dalle pagine dei rotocalchi dell’epoca, testate con
milioni di copie vendute a settimana; pubblicità che precorrevano i tempi, ne
esaltavano le tendenze, alimentavano un sistema di ambizione e di rincorsa sociale e
ch, ancora oggi a distanza di decenni, restituiscono intatta l’immagine di una
Nazione che aveva fiducia in se stessa e che, pur con tutti i suoi tratti
d’ingenuità, era in cammino verso la modernità”.
Dodici grandi temi segnano l’impianto culturale della mostra: dalle nuove forme del
paesaggio domestico all’Italia dei baby boomer, dall’Italia che scopre il valore del
tempo e del tempo libero all’Italia degli intenditori che affina gusti e scelte,
dall’Italia che sogna con i concorsi a premio all’Italia che rincorre il risparmio
delle offerte speciali, dall’Italia della seduzione all’Italia delle famiglie e, in
ultimo, a corollario del linguaggio pubblicitario, l’Italia dal vivo ritratta in 30
fotografie che restituiscono volti e figure dell’Italia alla quale le pubblicità
parlavano e che, anche attraverso quelle pubblicità, sognava il suo futuro.
"Dal punto di vista pubblicitario, venti anni rappresentano una produzione
iconografica vastissima e l’evoluzione di stili completamente diversi. Dovendo
scegliere tra immagini di grande forza e suggestione, la selezione è stata faticosa,
orientata a volte dalla logica ed altre dalla passione” continua Marco Panella
“gratificata, però, dall’incontro con la creatività degli illustratori, dei grafici,
dei pubblicitari che hanno saputo inventare linguaggi e suscitare emozioni. Grandi
firme alcuni, meno noti altri, sconosciuti altri ancora, tutti, però, artisti
dell’immaginario ai quali va indistintamente il tributo di questo lavoro, che ha la
pretesa di raccontare un po’ d’Italia e l’ambizione di far sorridere”.
Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni per Artix
+39 06 3225044 – +39 328 4112014 - info@elisabettacastiglioni.it
Inaugurazione 7 ottobre
Istituto Italiano di Cultura
Bródy Sándor utca, 8-Budapest Ungheria
Ingresso libero