CAR drde
Bologna
via Azzo Gardino, 14/a
051 9925171
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Alexis Marguerite Teplin
dal 10/10/2014 al 14/11/2014
gio-sab 15-19.30

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CAR drde



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Alexis Marguerite Teplin



 
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10/10/2014

Alexis Marguerite Teplin

CAR drde, Bologna

La Grotta Rosa. Le sue tele sono combinazioni di colore, contrasti materici di tonalita' e stracci di cotone diventando dinamici bassorilievi.


comunicato stampa

Il lavoro di Alexis Marguerite Teplin, di forte impianto Neo-Impressionista, attua un processo di rappresentazione di pittura “estesa”, non limitandosi ai confini della tela ma invadendo lo spazio circostante con oggetti o manifestazioni performative.

Le sue tele sono vigorose combinazioni di colore, contrasti materici di tonalità stridenti dove sovente stracci di cotone sporcato compongono dinamici bassorilievi. Il tumulto corporale, sebbene risolto con estrema lucidità, si fa tangibile nelle ripetute astrazioni cromatiche risolte velocemente.

La sua area creativa spazia dalla pittura alla scultura, sconfinando inoltre nel campo performativo in cui si fanno evidenti storie di rivoluzioni femminili. Sono narrazioni creative connesse imprescindibilmente con la storia artistica passata e ancorate alle suggestioni dei luoghi dove esse stesse prendono forma.

Per la mostra presso lo spazio CAR drde l’artista presenta un inedito ciclo di tele connesse a una selezione di opere realizzate recentemente in Italia, durante il programma di residenza per artisti internazionali ''San Marino Calling'', progetto a cura di Maria Chiara Valacchi e promosso dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino.

Tra le direzioni formali che caratterizzano la ricerca di Alexis Marguerite Teplin figurano alcune composizioni libere di drappi, creati con ritagli caratteristici della tradizione tessile regionale e frammenti di costumi che si sovrappongono, in un fragore tonale, a celeri aree pittoriche attivatrici. Sono divagazioni mnemoniche affiorate dai giochi d’intarsi, dalla potente riflessione contemporanea, di Henri Matisse e dalle alternate cromie rinascimentali degli affreschi frammentati di Piero Della Francesca al Palazzo Ducale di Urbino.

Più palpabili e articolate le tele, in cui le sue tipiche stesure sono interrotte dall’applicazione di stoffe che perdono la funzione primaria di supporto per divenire appunti tattili. L’artista prosegue qui un gioco seduttivo e femmineo inserendo paillettes iridescenti e aggiungendo una stampa Liberty che ritrae un’iconografica Salomè dell’eccellente disegnatore Aubrey Beardsley.

La sperimentazione si conclude con la realizzazione di una sua prima scultura in ceramica, prodotta in collaborazione con l’artista e ceramista faentino Andrea Salvatori. Teplin crea un gruppo scultoreo che da il nome alla mostra. Affascinata dalla denominazione di un luogo non lontano dal posto dove è stata compiuta. E’ una fragile sovrapposizione piramidale di tipiche forme di cibo, dal pane locale a noti frutti estivi della sua terra natia, che restituiscono allo spettatore una sintesi, personale e incondizionata, di cultura artistica universale e frammenti di antropologia italiana. Un omaggio incondizionato ai colori e al modellato di un celebre gruppo scultoreo, in terracotta, di Niccolò dell’Arca, presente nel Santuario di Santa Maria della Vita a Bologna e alle sfumature vitree e iridate del ceramista Luca della Robbia.

Nata in California nel 1976, si laurea nel 1998 alla UCLA, Los Angeles, in Fine Art e completa il suo ciclo di studi in Italia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Vincitrice di una borsa di studio alla Royal Academy di Londra, collabora con alcune tra le principali Gallerie d’Arte Contemporanea internazionali quali Mary Mary di Glasgow e Gavlak di Los Angeles.

Inaugurazione 11 ottobre ore 18

CAR drde
via Azzo Gardino, 14/a Bologna
gio-sab 15-19.30
ingresso libero

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