spazioD
Lecco
via A. Corti, 8 (Pescarenico)
348 8523307
WEB
Rudiger Waser
dal 17/10/2014 al 30/10/2014
lun-sab 16-19, dom 10-12 e 16-19

Segnalato da

Daniela Padelli



approfondimenti

Rudiger Waser



 
calendario eventi  :: 




17/10/2014

Rudiger Waser

spazioD, Lecco

Doppio Click. Le immagini presentano una serie di oggetti, luoghi ed esperienze della citta' di Berlino: paesaggi in cui convivono oscurita' e luce, stazioni ferroviarie e scorci architettonici.


comunicato stampa

In mostra 25 fotografie della città di Berlino e una serie di insolite e originali sculture realizzate con materiale di riciclo.
La mostra è dedicata all’artista Achille Zoccola, grande amico di Rüdiger Waser.

Perché “Doppio Click”?

L’elemento del “doppio” è il trait d’union di tutto l’evento, spunto di riflessione e caratteristica stessa della personalità artistica e umana di Rüdiger Waser.

Il titolo “Doppio click” vuole innanzitutto sottolineare la particolarissima tecnica di realizzazione delle fotografie esposte. Si tratta di immagini realizzate attraverso la modalità della “doppia esposizione” che, sapientemente sovrapposte l’una all’altra, presentano atmosfere oniriche e regalano allo spettatore visioni che vanno oltre la pura rappresentazione del reale, tipica invece della stampa fotografica più generalmente conosciuta.

L’artista-fotografo si avvale della tecnica tradizionale e nel momento dello scatto deve decidere esattamente l’attimo in cui trattenere due esperienze completamente diverse, che, a differenza della fotografia digitale, non saranno più modificabili in un successivo momento. La tecnica del doppio click è una sorta di esperimento: il risultato della fusione di strutture, colori e condizioni di luminosità differenti non sono sempre prevedibili. Come nella sperimentazione scientifica, spesso si approda a risultati non sperati che necessitano di nuove prove oppure che superano persino gli obiettivi desiderati, dando vita, in questo caso, a splendide realizzazioni artistiche.

Le immagini presentano una serie di oggetti, luoghi ed esperienze della città di Berlino: muri e persiane in trasparenza, paesaggi in cui convivono oscurità e luce, stazioni ferroviarie e scorci architettonici della città nuova. Si susseguono una serie di visioni metamorfiche, giocate sui diversi piani fotografici, che uniscono nella stessa rappresentazione tempi e spazi anche molto distanti fra loro.

L’ispirazione di questa tecnica, per Rüdiger Waser, risale agli anni ’80: dopo il trasferimento in Italia, l’artista approfondisce la conoscenza delle tecniche fotografiche del Bauhaus, che già negli anni ‘20 sperimentavano le immagini sovrapposte e i primi foto-collage.

In particolare, sono i lavori di Georgij Petrussov (come il famoso ritratto: Karikatur Rodtschenko del 1933) che influenzano Waser, il quale riprende da qui l’idea di sovrapporre due immagini diverse elaborandole poi in modo personale.
Rüdiger Waser, nelle sue opere, sperimenta di continuo armonia e tensione, equilibrio estetico e dinamica contenutistica. Entrambi le componenti danno vita a quell’ambiguità che costituisce il vero fascino delle foto: il doppio click.

Un elemento “doppio” che non si ferma alla tecnica, ma che coinvolge anche la tematica stessa delle opere esposte e si ricollega alla nazionalità dell’artista, in continua ricerca sperimentale e artistica fra la Germania e l’Italia.
Berlino è metropoli della “duplicità” per antonomasia, luogo dell’unione fra Est e Ovest, che rappresenta oggi una delle maggiori mete per i giovani professionisti in cerca di realizzazione. Patria della democrazia ritrovata e in continuo sviluppo, la città tedesca presenta sicuramente un modello unico di efficienza e funzionalità in cui, tuttavia, non è sempre così immediato trovare la realizzazione personale che si cerca. Le opportunità lavorative più concrete si aprono infatti solamente ai giovani con preparazione e formazione fortemente consolidata, mentre coloro che vi si riversano senza concrete prospettive rischiano di accrescere un tasso di disoccupazione dai numeri già preoccupanti.

Da un punto di vista puramente urbanistico, Berlino è città policentrica e mostra lati fortemente contrastanti in cui si mescolano gli edifici nuovi e dal design futurista degli Archistar – fra cui Renzo Piano e Norman Forster - a periferie in via di sviluppo che tuttavia non costituiscono zone di degrado o emarginazione come avviene invece per le banlieu Parigine.

L’ensemble visiva di Berlino, una profonda conoscenza storica della città e una sensibilità artistica critica e intuitiva, unita a un sapiente uso della tecnica, sono gli elementi principali che accomunano tutte le opere di Waser esposte allo spazioD. Le fotografie di Rüdi ricostruiscono in attimi sovrapposti una metropoli in continuo divenire, quasi a voler comunicare l’essenza dell’unione di cui Berlino stessa è emblema indissolubile.

L’esposizione non si ferma alla sola mostra fotografica, ma prosegue la settimana successiva con un “secondo evento” che si apre Domenica 26 Ottobre ricollegandosi così ad un nuovo significato di “doppio”.

“Zeitgeist”, un piccolo capolavoro ispirato dal “tempo buttato via” e realizzato con insoliti materiali di riciclo: una radio, un pendolo, alcuni interruttori e qualche lampadina. E, ancora, altre 6 piccole sculture rappresentanti animaletti preistorici e realizzate con legni di recupero raccolti in riva al lago che si ispirano ai cambiamenti climatici e allo stile di vita in continuo divenire.

SpazioD diventa teatro espositivo di un insieme originale di sculture, il cui protagonista è Rüdiger Waser che il pomeriggio di Domenica 26 Ottobre illustrerà le sue opere, fornendo non solo una spiegazione teorica, ma anche una dimostrazione pratica di realizzazione. Un’occasione per imparare a riconoscere il potenziale artistico negli oggetti di uso quotidiano, ma anche nei materiali di scarto e in tutto ciò che troppo spesso crediamo superato e inutile.

“Doppio click” diviene metafora filosofica del tempo: mentre le fotografie fissano il tempo cristallizzando l’attimo in un click fotografico, le sculture recuperano il tempo “consumato” negli oggetti che riteniamo irrecuperabili. Il riciclo diventa strumento per la creazione di un nuovo prodotto, ogni singolo oggetto viene così rivalutato - anche sotto l’aspetto della provenienza artigianale o industriale - poiché rappresenta una somma di lavori. Il recupero ha un significato che riguarda l’esperienza produttiva del lavoro stesso e quindi l’etica sociale nella nostra vita quotidiana.

“Doppio click” è un titolo che vuole omaggiare la personalità artistica di Rüdi, professionista che nel suo percorso personale si è mosso fra l’Italia e la Germania, coltivando così una duplice ispirazione culturale. Rüdi cresce professionalmente nella Berlino degli anni ’70 come fotoreporter, ma è solo nel 1980, dopo il trasferimento in Italia, che trova lo spazio, la luce e i colori più piacevoli, elementi che definisce necessari alla sua produzione artistica. Rüdi stesso dice che “come la pittura o la scrittura, anche la fotografia è un mezzo per esprimere i sentimenti. Se hai qualcosa da dire, viene fuori, si percepisce”.

Gli anni ‘90 segnano per Waser la sfida con le nuove tecnologie e la difesa dell’autenticità della tecnica fotografica tradizionale contro l’abuso delle immagini virtuali. Rüdi è fortemente intenzionato a dimostrare che solo la tecnica tradizionale può mantenere intatto l’aspetto umano. A partire dal 1990, l’autore partecipa a numerose esposizioni, personali e collettive, in Italia Germania e in Svizzera.

Nel 1993 il suo lavoro viene riconosciuto a Milano con il Premio Perini. Nel corso dell’ultimo decennio sono state scritte numerose recensioni sulle sue realizzazioni, anche da parte di autori specializzati e conosciuti a livello internazionale, come il rinomato critico Roberto Mutti che ha scritto di lui sul quotidiano la Repubblica. Lo stesso console generale della Repubblica Federale della Germania a Milano, Michael Engelhard, ha presieduto numerosi vernissage in cui erano in mostra le opere di Waser. Nel 1998, la casa editrice tedesca Herder pubblica il primo volume delle sue fotografie, arricchito con le poesie di Khalil Gibran (Titolo della raccolta “Amore – un’espressione di luce”).

Rüdiger Waser si dimostra un artista perfettamente padrone della tecnica fotografica, capace di sperimentare nuovi orizzonti artistici, coniugando creatività e passionalità – forse più tipiche della realtà italiana - con puntuale rigore e metodo esecutivo.

Inaugurazione Sabato 18 Ottobre alle ore 17

spazioD
via A. Corti, 8 (Pescarenico) Lecco
dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
L’esposizione delle sculture avverrà Domenica 26 Ottobre a partire dalle ore 10:00. L’artista Rüdiger Waser sarà presente in galleria alle 15:00 con una dimostrazione pratico-teorica.
Ingresso libero

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