Disegni, acqueforti e una cartella di 7 incisioni, testi di Roberto Sanesi. Con cinque sculture inedite di Giorgio Romagnoni
Disegni, acqueforti e una cartella di 7 incisioni, testi di Roberto Sanesi. Con cinque sculture inedite di Giorgio Romagnoni. Bepi Romagnoni se n'e' andato, con una liquida ascensione assurda, avendo quasi gli anni giovanili del nazareno. Mi pare che le sue incisioni, disegni, insieme alle chine, siano indispensabili sinopie di cui godere senz'altro per padroneggiare meglio la sua opera acutamente breve. Ogni di lui pagina propostaci in questa rassegna, costituisce l'accorta cifra per comporre l'ouverture di accesso al temporale pittorico di questo artista fugace. Il suo esistenzialismo non muove dal solo bisogno di vivere ma da quello piu' intrapreso di un necessario esistere, avanzato e d'alta quota. Li', il tedesco grottesco non occorre, perche' l'esistenza puo' meritarsi, lei sola, il raggiungimento dell'essenza. Pronipote di una snella scapigliatura che si lascia affrontare senza docilita', Bepi Romagnoni pone, nella presente meditata selezione artistica, il suo documentato piano di volo per la propria traiettoria di un caro Icaro della tavolozza, che non si frantuma nel mentre invece si polverizza il tempo nostro, per il vero, senza troppi perche'. (Guido Oldani). A cura di Alessandra Orlando e Claudio Pestalozza; inaugurazione sabato 25 ottobre 2014 dalle ore 15.