Spazio Tadini
Milano
via Jommelli, 24
02 26829749 FAX 02 26829749
WEB
Due mostre
dal 28/10/2014 al 21/11/2014
mar-sab 15:30-19

Segnalato da

Spazio Tadini




 
calendario eventi  :: 




28/10/2014

Due mostre

Spazio Tadini, Milano

'Mostra per Gioco' e' il progetto di un mondo altro, dove la catena causa-effetto si rompe in favore di legami surreali. 'Il viaggio' e' una mostra sullo scambio tra Italia e Iran ed ospita i lavori di Nader Khaleghpour.


comunicato stampa

MPG 2014 - Mostra per Gioco

“Sono giunto alla conclusione che non tutti gli artisti sono scacchisti, ma che tutti gli scacchisti sono artisti.” Marcel Duchamp
Il gioco è anello di congiunzione tra arte e pensiero scientifico. Ci immerge in un mondo spazio-temporale diverso da quello che siamo abituati a pensare.

È il progetto di un mondo altro, dove la catena causa-effetto razionale si rompe in favore di legami surreali.
Si può sostenere che alcuni videogames siano la naturale evoluzione digitale del Grande Vetro, macchina celibe, di Duchamp?

Con certezza si può affermare che se William Gibson ha inaugurato (nel 1984, con Neuromante) il cyberspazio, oggi il desiderio di accedervi – anche creativamente – influenzi il sentimento estetico di miliardi di persone. Durante gli anni cinquanta fu Munari ad affrontare il problema teorico di produrre oggetti a sola funzione estetica: le macchine inutili. Opere d’arte riproducibili in modo seriale adottando le tecniche della produzione industriale. Oggi proliferano gli artisti che creano e moltiplicano opere di ispirazione videoludica. Spazio Tadini, Game Art Gallery e la curatrice Caterina Seri ne hanno selezionati 15.

Per una volta, due visitatori di una mostra d'arte - triplicando il divertimento – potranno farsi in quattro per giocare con tutti e cinque i sensi. Il sesto senso ci dice che andranno al settimo cielo nelle otto ore di apertura dello spazio ludico.
Spazio Tadini Game Art Gallery e Caterina Seri presentano

Gli Artisti: Luca Baggio, Alessandra Bisi, Ludovico Calchi Novati, Paolo della Corte, Andrea Locci, Emanuele la Loggia, Metaborg, Luca Moretto, Serena Piccolo, Johnny Pixel, Eleonora Prado, Fabio Savoldi, Patrizio Vellucci, Dario Zaffaroni, Mattia Zarini, Laura Zeni.

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Per la rassegna ARTE TRA LE CULTURE : Italia-Iran
Nader Khaleghpour
IL VIAGGIO

Con testo critico di Giorgio Seveso
Scrive dell’artista Giorgio Seveso: “ Nader tiene bene in vista nel suo studio una poesia di Giorgio Caproni che gli è molto cara:

"Se non dovessi tornare
sappiate che non sono mai partito.
Il mio viaggiare
è stato tutto un restare
qua, dove non fui mai"

Je me propose sans être nullement ému d'entonner le chant sérieux et froid que vous allez entendre… .. Queste battute iniziali del Canto Primo del Maldoror, opera di quel geniale e tormentato esploratore dell'anima profonda che fu Lautréamont, potrebbero senz'altro costituire la dominante tonica delle immagini di Nader, quasi l’intonazione definitiva di questo suo imponente, composito, dolcissimo diario di viaggio.
Un viaggio esistenziale, lucidamente intenso, attraverso le vicende di una vita in bilico su due culture, divisa fin dai primi anni 70 di volta in volta tra la sua patria iraniana sulle rive del Mar Caspio e la sua patria adottiva qui da noi, a Venezia e poi a Padova.

Ma anche un viaggio attraverso i segni della pittura, percorso di scoperte e ritrovamenti, esplorazioni e ritorni nel tessuto splendente di un fervido repertorio espressivo.
Tra bitumi e oli e inchiostri, tra colle e pigmenti e cementiti, in ogni sua stagione le immagini si spalmano e si incidono, si graffiano e si distendono sulla carta, sulla tela, sul legno, obbedendo alle ragioni di uno sguardo lirico che s’intinge nei più palpitanti e sepolti nuclei della memoria, alle radici stesse della coscienza e dell'affettività.

Difatti, la poesia figurata di Nader si muove in quel territorio privilegiato della memoria, tra il sonno e il risveglio, in cui ogni cosa vive di una sua vita parallela, equidistante tanto dalla coscienza che viene riarmandosi quanto dai segnali ancora tumultuosi dell'inconscio. Un territorio analizzato, soppesato, esperito sia oggettivamente che emotivamente dall’acutezza della sua tensione percettiva. (…)
I fantasmi si trascinano dietro ombre e sensazioni, tracce di scrittura che richiamano echi di caratteri persiani, gesti languidi per mani e visi, cieli stellati e luci lunari, animali stilizzati e sinuosi, garze d’atmosfere enigmatiche e felpate… E poi mare e ancora mare, mare come un vasto tessuto connettivo, un mondo liquido brulicante di segni e di sogni che volentieri si organizzano in sequenze scansionate come fotogrammi di un film, come pagine di un libro mai finito.(…) Ma Nader non parla di società o di attualità quando si discorre della sua pittura. Le sue realtà, e il suo modo di evocarle espressivamente, non sono sociologiche, sono interne e implicite alle energie e alle tensioni che scuotono oggi il mondo e le sue allarmanti ondulazioni. (…)

Inaugurazione mercoledì 29 ottobre ore 18 -21.30

Spazio Tadini
via Jommelli, 24
apertura da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19
ingresso libero

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Luciano Bambusi
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