The Gong Cities. Opere come espressione di un progetto espositivo che racconta l'equilibrio sempre piu' precario tra uomo e ambiente attraverso la rappresentazione di alcune citta'.
Ogni città ha la propria storia, ogni città ha un passato che si legge e si osserva negli edifici dei centri storici. Ogni città si è dilatata lentamente nel tempo e nello spazio attorno al proprio centro creando le periferie, ogni città quindi è una "Gong City".
Una ventina di opere come espressione di un progetto espositivo che racconta dell’equilibrio sempre più precario tra uomo e ambiente attraverso la rappresentazione di alcune delle città più importanti e riconoscibili del pianeta.
Uno stile inconfondibile quello di Mara Fabbro che l'ha portata a mostrare la sua arte negli spazi più prestigiosi in Europa e nel mondo. Un'ampia gestualità, un cromatismo ispirato dalla natura e l'uso di diversi materiali trasformano le tele dell'artista in oggetti animati da cui è difficile distogliere lo sguardo.
Come un Gong, lo strumento musicale a percussione dell'antica Cina, le città oggi si dilatano nello spazio bruciando risorse come gli uomini consumano energia. Entrambi, città e uomini, prendono vita da un elemento importantissimo e quanto mai prezioso: l'acqua. Senza di essa nè le une nè gli altri potrebbero mai esistere, questo aspetto lo si ritrova in ognuna delle opere esposte in galleria.
"The Gong Cities" - racconta Mara Fabbro- rappresenta il mio personale contributo di sensibilizzazione a favore di uno sviluppo "sostenibile" e affianca le mille iniziative già esistenti. Per realizzare i miei lavori scelgo materiali a basso impatto ambientale, preferendo dov’è possibile, materiali di riciclo quali legno, fondi di caffè, cenere o sabbia, che mi permettono di consegnare un’esistenza artistica anche a elementi considerati scarti o alla fine del loro ciclo di vita".
Inaugurazione 30 ottobre ore 19
Galleria Spazio Open, Bevacqua Panigai
Piazza Sant'Andrea Treviso
merc-ven dalle 15 alle 19 e sabato su appuntamento
ingresso libero