La mostra e' dedicata alla produzione scultorea dell'artista: dai primi esempi plastici in tela, alle grandi sculture in vetroresina attraverso le esperienze piu' singolari dell'artista, come gli oggetti realizzati con la fibra di vetro o cristallo.
a cura di Francesca Pola
realizzata in collaborazione con l'Archivio Bonalumi
Attraverso una selezione delle più significati
ve opere scultoree di Agostino Bonalumi, la mostra monografica
Bonalumi.
Sculture
, a cura di Francesca Pola e realizzata con la collaborazione dell’Archivio Bonalumi di Milano e la Mazzoleni
Galleria d’Arte di Torino,
intende rappresentare in maniera specifica il percorso dell’artista, analizzato da una
prospettiva dedicata e parallela a quella della sua “pittura- oggetto”.
Ideata per gli spazi della Mazzoleni Galleria d’Arte di Torino, la mostra
–
che verrà inaugurata il prossimo 30 ottobre
-
è pensata con
un’attenzione rivolta all’interesse caratteristico di Bonalumi per la sperimentazione di materiali differenti
e concepita in uno sviluppo insieme cronologico e tipologico. Le sale ospiteranno le sculture di Bonalumi in dialogo
con una selezione di opere a
parete: dai primi esempi plastici in tela, si passerà alle grandi sculture in vetroresina tra cui
due suoi capolavori,
Nero
(1969) e
Rosso
(2005), continuando attraverso le esperienze più singolari dell’artista, come
le sculture realizzate con la fibra di
vetro e il cristallo negli esempi di
Rapporti
(
1978
) o
Giallo
(1994), per chiudere
con le sperimentazioni in bronzo e ceramica nella sua riflessione sull'esplorazione plastica.
La realizzazione di sculture di Agostino Bonalumi inizia a metà degli anni S
essanta: le prime opere sono oggetti
modellati tramite l’utilizzo della tela, seguendo la stessa modalità operativa delle tele estroflesse, riconosciute dalla
critica a lui contemporanea come
pitture
-
oggetto
. La quarta dimensione arriva ad occupare un preciso spazio come
tipica caratteristica della scultura, anche attraverso l’utilizzo del colore come elemento determinante per conferire un
ruolo spaziale alla forma della scultura stessa.
Negli anni Settanta le sculture vengono liberate dal piedistallo per
una maggiore armonia con l’ambiente circostante e
in sintonia sia con le sperimentazioni sui materiali che l’artista stava compiendo parallelamente sui lavori a parete nella
tecnica del ciré estroflesso, sia con l’esperienza spaziale che coinvolge Bonalumi
nelle ricerche più tipicamente
“ambientali”. Parallelamente a queste ricerche l’artista sviluppa un particolare discorso sulla leggerezza e sulla
trasparenza: nascono così le opere in vetroresina e cristallo dove l’indagine sull’oggetto, si relaziona semp
re di più con
la dimensione spazio
-
temporale. Questo delicato approccio alla materia sarà ripreso attorno agli anni Novanta, quando
l’artista sperimenterà l’utilizzo della lamiera per opere a parete sfruttando le potenzialità del materiale per comporre
leg
geri movimenti e ondulazioni geometriche, come
Bianco
(1989) e
Blu
(1990).
Proprio in questi anni Bonalumi sviluppa nuove forme poliedriche, visibili da prospettive diverse, che invitano il
visitatore a compiere un intervento attivo, un movimento attorno
all’opera che lo aiuti a comprendere il risultato totale
di queste forme plastiche scoprendo continuamente inaspettati punti di vista. Sul finire degli anni Novanta e nei primi
anni Duemila l’artista ritorna a studiare i modelli e le forme create negli an
ni Sessanta e Settanta, attraverso l’utilizzo
della ceramica colorata, come
Blu
e
Rosso
(2010), a rilevare l’importanza del riflesso e della luce che plasma e modella l’intera scultura o la fusione in bronzo, come rilettura in chiave nobile delle sculture
sperimentali realizzate con
materiali nuovi e all’avanguardia negli anni Settanta,
Bronzo
(2006) e
Bronzo
(2007).
In occasione della mostra verrà pubblicata una monografia dal titolo “
BONALUMI. SCULTURE”
, a cura di Francesca
Pola con la collaborazione del
l’Archivio Bonalumi di Milano e la Mazzoleni Galleria d’Arte di Torino, edita da
Numerozeroeditore, in edizione italiana e inglese, volta a studiare e contestualizzare l’esperienza scultorea di Agostino
Bonalumi sia all’interno del suo percorso personale e
creativo, sia all’interno della più ampia stagione artistica italiana
ed internazionale.
Inaugurazione Giovedì 30 Ottobre 2014, ore 18.00
Mazzoleni Galleria d’Arte
piazza Solferino 2, Torino
Orari
Da martedì a sabato: 10.30/13.00 e 16.00/19.30
Domenica su appuntamento, Lunedì chiuso
Ingresso Libero