Giampietro Agostini
Carlo Garzia
Paola Mattioli
Cristina Omenetto
Francesco Radino
Alessandro Vicario
Nunzio Battaglia
Carmelo Bongiorno
Margherita Del Piano
Cosmo Laera
Roberto Toja
Alice Caracciolo
Luigi Erba
Gianni Maffi
Occhiomagico
Pio Tarantini
Ennio Vicario
Pio Tarantini
Il progetto espositivo raccoglie opere sul tema dell'ambiguita' della rappresentazione nel linguaggio fotografico. I 17 autori coinvolti mostrano diverse possibilita' espressive della fotografia.
a cura di Pio Tarantini
Il progetto espositivo Vere finzioni, a cura di Pio Tarantini, raccoglie le opere di alcuni affermati fotografi italiani sul tema dell’ambiguità della rappresentazione nel linguaggio fotografico. I fotografi coinvolti nel progetto sono stati scelti seguendo una esigenza di molteplicità di linguaggi, che rappresentano alcune delle possibilità espressive della fotografia.
Le opere dei 17 fotografi e fotografe coinvolti − 16 dei quali con consolidate storie professionali e artistiche più una giovane promessa − configurano un percorso che si articola in tre momenti metodici e stilistici procedenti da un impianto strettamente realistico a uno completamente inventato: il Realismo allusivo, Visioni e Finzioni. Al primo gruppo, il Realismo allusivo, fanno capo gli autori che nella descrizione mimetica del mondo fanno intravedere altre situazioni, altri messaggi. Appartengono a questo ambito del linguaggio, naturalmente all’interno di questo progetto, Giampietro Agostini, Carlo Garzia, Paola Mattioli, Cristina Omenetto, Francesco Radino e Alessandro Vicario.
Sotto il titolo di Visioni sono inseriti quegli autori che, partendo dalla descrizione di impianto realistico, approdano a risultati poco mimetici, dal sapore onirico o fortemente simbolico: si tratta delle opere di Nunzio Battaglia, Carmelo Bongiorno, Margherita Del Piano, Cosmo Laera e Roberto Toja.
Infine nella terza tappa, Finzioni, di questo immaginario percorso dal realismo alla totale finzione, troviamo le opere di quegli autori che ricorrono palesemente e direttamente alla manipolazione, alla messa in scena, come chiave di lettura del mondo: Alice Caracciolo, Luigi Erba, Gianni Maffi, Occhiomagico, Pio Tarantini e Ennio Vicario.
Il catalogo, con la riproduzione delle opere in mostra e una presentazione di Pio Tarantini, è disponibile in galleria.
Inaugurazione 4 novembre ore 18,30
Galleria Ostrakon
via Pastrengo, 15 Milano
mar-sab 15,30-19,30
ingresso libero