Wlodzimierz Jan Zakrzewski, artista della generazione di mezzo, e' conosciuto soprattutto al pubblico polacco, americano e tedesco. In Italia viene presentato per la prima volta. L'opera di questo artista si innesta sul patrimonio artistico e sulla personalita' di suo padre Wlodzimierz Zakrzewski, un artista polacco molto noto per i suoi paesaggi e per i manifesti politici degli anni 50. Il figlio ha ripreso il discorso di suo padre elaborandolo e riutilizzando le singole opere per crearne delle nuove.
VUOTI DI MEMORIA
Wlodzimierz Jan Zakrzewski, artista della generazione di mezzo, è
conosciuto soprattutto al pubblico polacco, americano e tedesco. In Italia viene
presentato per la prima volta. L'opera di questo artista si innesta sul
patrimonio artistico e sulla personalità di suo padre Wlodzimierz Zakrzewski, un
artista polacco molto noto per i suoi paesaggi e per i manifesti politici degli
anni 50. Il figlio ha ripreso il discorso di suo padre elaborandolo e
riutilizzando le singole opere per crearne delle nuove. Inizialmente il discorso
riguardava i paesaggi, poi, alla fine degli anni 90, il figlio ha toccato per la
prima volta il problema più complesso e difficile quale tutta l'opera politica
di suo padre. La memoria privata dell'artista e la memoria sociale diventano in
questo caso il soggetto delle sue opere. L'artista compie la sua ricerca
prendendo in esame lo sguardo all'opera: si chiede se diversi sguardi in diversi
contesti anche politici cambino l'opera stessa. Cosi, le opere del padre
diventano di fatto opere di Zakrzewski figlio. La mostra riguarda quindi il
problema delle generazioni diverse. L'esposizione mostrerà anche alcune analogie
tra padre e figlio che hanno svolto la loro ricerca artistica in due realtÃ
completamente differenti.
inaugurazione 5 marzo 2004 ore 19.00
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NELL'AMBITO DELLA MOSTRA
CONFERENZA
8 marzo alle ore 18.00
la conferenza (con traduzione simultanea) condotta dal critico dell'arte
polacco Piotr Szubert:
libertà e dovere - l'arte polacca dopo il 1945.
RASSEGNA DEI FILM
collaborando con il passato
giovedì 11 marzo 2004
19.00 - introduzione di Malgorzata Furdal
19.15 - Steps di Zbig Rybczynski (USA/UK, 1987, 29'30" - sott. in
italiano)
19.45 - Mani in alto - II versione (Rece do góry - II wersja) di Jerzy
Skolimowski (Polonia, 1981, 78', sott. in italiano)
martedì 16 marzo 2004
19.00 - Uomo di marmo (Czlowiek z marmuru) di Andrzej Wajda (Polonia,
1977, 165', sott. in italiano)
giovedì 18 marzo 2004
19.00 - Uomo di ferro (Czlowiek z zelaza) di Andrzej Wajda (Polonia, 1981,
156', sott. in italiano)
istituto polacco di roma
via vittoria colonna 1, 00193 roma
tel.: 06.36.004.641 - 06.36.000.723 - fax: 06.36.000.721
la mostra resterà aperta fino al 15 aprile 2004
orario: dal lunedì al venerdì, ore 10 - 18