Reves / dreamd. Le sue ultime fotografie "oniriche"
Reves | Dreams. Le opere che Alessio Delfino ci propone come cifra espressiva dei suoi 'sogni', attraverso la serie delle sue ultime fotografie, puo' essere riferita all'ambito delle fonti somatiche oniriche, quelle che Freud chiama ipnagogiche? In qualche misura si' e no, a voler intendere quanto l'artista dice rispetto alla capacita' di memorizzare, anche visivamente, i minimi particolari degli oggetti in stato di ouple e, mentre, dovendo mantenere un'attenzione vigile nei riguardi delle fisionomie, questa precisione di dettaglio si slabbra in una percezione talvolta indistinta e poco calettata. Similmente alle osservazioni sull'etiologia del sogno da parte del padre della psicoanalisi, le immagini revee di Delfino si fondono in "molteplici oggetti simili o del tutto identici", diversamente pero' non riguardano stimoli sensoriali interni in stato di rilassamento ma l'intenzionalita' attenta e oggettiva della veglia. Sono piu' sogni ad occhi aperti che interrogano la 'notte' di Mnemosine invece che lo scandaglio ermeneutico dei suoi strascichi diurni al risveglio. Tuttavia, le composizioni, di piccolo formato, sembrano attivare i medesimi ingredienti retorici riscontrabili nel lavoro onirico inconscio. Intanto, sono concrezioni di posture corporali - l'artista interagisce sempre con modelli nudi, di preferenza figure femminili - unite insieme sulla base di una cernita di differenti movimenti che egli estrapola, grazie alla strumentazione digitale, da campionari di pose quasi sempre superiori ai cento scatti in ogni sessione di lavoro con ciascun soggetto. (dal testo di GianCarlo Pagliasso) Opening 8 novembre dalle ore 18 alle ore 24 in occasione de "Notte delle Arti Contemporanee ".