Oltre l'oblio. Ex voto, madonne nere, immagini di santi, abiti nuziali, rotoli di tela, decontestualizzati e manipolati con un lavoro di stratificazione della materia e delle cromie.
a cura di Gaetano Cristino e Luigi Paolo Finizio
Sarà inaugurata sabato 8 novembre alle ore 18 presso il Palazzetto dell'Arte "Andrea Pazienza" di Foggia, via Galliani 1, la mostra personale di Nicola Liberatore intitolata "Oltre l'oblio".
La mostra, articolata in due sedi espositive, Sala Grigia del Palazzetto dell'Arte e Museo Civico (Piazza Nigri 1), è curata da Gaetano Cristino e Luigi Paolo Finizio e presenta le opere più significative del Maestro, volte a coniugare il rapporto tra la materia, il sacro e il tempo.
Nel catalogo che accompagna la mostra, introdotto dal Sindaco di Foggia Franco Landella, dall’Assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani e dal dirigente del Servizio Cultura e Sistema Museale Civico, Gloria Fazia, i due curatori hanno colto gli elementi specifici dell'arte "senza tempo" di Nicola Liberatore.
Per Gaetano Cristino "ex voto, madonne nere, immagini di santi, ori, abitini femminili per prima comunione, abiti nuziali, fasce per neonati, scarpine, pagine scritte, rotoli di tela, decontestualizzati rispetto alla loro essenza etnografica o d'uso e mirabilmente manipolati dall'artista con un lavoro di stratificazione/macerazione della materia e delle cromie sulla superficie, oltre che con assemblaggi, vivono in una dimensione altra, completamente nuova, la dimensione estetica, che tutto simultaneamente congiunge, passato e presente, vita (e gli oggetti, anche devozionali) e azione artistica, affabulando il fruitore, con la sua potenza e finezza espressiva, sugli eterni misteri del sacro e dell'esistenza".
"L’arte di Liberatore - ha sostenuto a sua volta Luigi Paolo Finizio - arretra nel passato, induce alla nostalgia, sottrae il tempo al tempo. La sua identità visibile e comunicativa attraverso la memoria, nei sedimenti di materiali e oggetti, nel combinarsi di forme e colorati pigmenti, di tessuti e oggetti, non si concede, certo, alle realtà oggettuali e simboliche che comunemente ci attorniano, che diffusamente configurano i costumi e gli usi dei nostri tempi. Dove la tecnologia, sino al digitale, preme e ribalta i desideri sull’attualità del sentire e vedere. Le sue opere mostrano come poter ritrovare, riconvertire il desiderio sul tempo andato, nel divenuto di una memoria, di una storia che ci riguarda nella continuità della coscienza, della cultura. I suoi santi sbiaditi, le sue cattedrali che rigenerano il fondersi di stilemi e ricami, le sue icone stinte fra oriente e occidente e le pagine di manoscritti che richiamano il corale di un salmo polifonico, rendono un’antologia di segni incastonati nel tempo".
Nicola Liberatore nasce a S. Marco in Lamis nel 1949, sul Gargano, dove trascorre la sua infanzia
e parte dell’adolescenza. Proprio sul Gargano ha le sue prime esperienze da insegnante.
Vive a Foggia.
Negli anni’70 ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, si abilita in Disegno e Storia dell’Arte,
inizia ad esporre in spazi pubblici e privati. Dall’84’ è tra gli artisti del Laboratorio Artivisive di
Foggia. Collabora alle iniziative di Spazio 55-arte contemporanea, Foggia.
Nel 2004 i critici L. Caramel, T. Carpentieri, P. Marino, gli conferiscono il Premio Paolo VI
nell’ambito della Terza Triennale d’Arte Sacra di Lecce. Nello stesso anno, è invitato dal critico G.
Di Genova nella mostra Luce, vero sole dell’arte, presso il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane
del’900 “ G. Bargellini”, Pieve di Cento-Bologna. È presente nelle Collezioni Permanenti dello stesso Museo e nel volume “Storia dell’Arte Italiana del ’900-Generazione anni quaranta”, Edizioni Bora-Bologna 2009, curato dallo stesso critico.
È invitato nella Rassegna promossa da Padiglione Italia, 54ª Biennale di Venezia, Palazzo delle
Esposizioni - Sala Nervi - Torino ed è presente nel relativo volume “ Lo Stato dell’Arte” a cura di
Vittorio Sgarbi.
È tra gli artisti premiati alla XII Biennale dell’acquarello di Albignasego (Padova).
Nel 2013 è invitato a Napoli alla Rassegna Paleocontemporanea, a cura di Holger Milkau.
Nell’ambito dei festeggiamenti dell’Esaltazione della Santa Croce, è invitato dal Comune di Collecchio (Parma), in settembre-ottobre 2013, ad esporre a Villa Soragna in una mostra personale, Nicola Liberatore, il sacro, l’uomo, l’arte, a cura di Guido Pensato.
È invitato dalla Galleria Fiber Art and.., Milano, nella mostra d’arte contemporanea Merletti e dintorni/frammenti, citazioni, evocazioni, maggio 2014-Rosignano Monferrato (Alessandria).
È invitato ad esporre dal 25 giugno al 30 settembre 2014, presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Foggia.
Inaugurazione sabato 8 novembre 2014 ore 18
Palazzetto dell’Arte “Andrea Pazienza”
Sala Grigia , Foggia - Museo Civico
via Galliani, 1 Foggia
mart-sab 9-13
ingresso libero