Felice Beato
Adolfo Farsari
Kusakabe Kimbei
Ogawa Kazumasa
Tamamura Kozaburo
Esaki Reiji
Gianluca Chelucci
Alessandro Mencarelli
Immagini femminili nella fotografia giapponese di souvenir dell'800. In mostra opere della Scuola di Yokohama di Felice Beato, Adolfo Farsari, Raimund von Stillfried, Kusakabe Kimbei, Ogawa Kazumasa...
a cura di Gianluca Chelucci e Alessandro Mencarelli
Anche i nomi dei due celebri globetrotters della fotografia italiana dell’800, Felice Beato e Adolfo Farsari, figurano nella selezionata rassegna di rare fotografie all'albumina, colorate a mano, realizzate nel Giappone del periodo Meiji e che, riportate in occidente dai viaggiatori del tempo come souvenir, contribuirono a creare l’immaginario di quel lontano paese.
Le fotografie in mostra hanno quale soggetto e tema unitario l’immagine femminile: una bellezza che ci appare senza tempo, tanto più lontana e ineffabile quanto all’apparenza esotica.
In realtà, la lontananza è negli sguardi di quelle donne - sia che gli occhi siano volti verso di noi, che più spesso verso l’altrove - ritratte in primo piano oppure in momenti di riposo, di svago o nella quotidiana cura di sé; donne che restano irraggiungibili alla presa del fotografo e con lui, ancora oggi, a quella dell’osservatore.
Una bellezza vagheggiata dalla mano maschile che le ha prima riprese e poi dipinte ad acquerello con assoluta accuratezza e proposte al mondo come modello di quella lontana civiltà ma che, all’evidenza, sono sfuggite - e ancora sfuggono - a quella presa.
Al pari dei migliori pittori ritrattisti del passato, i pittori-fotografi nel Giappone del XIX secolo riuscirono a cogliere nei volti dei loro contemporanei la dimensione più profonda, universale, restituendone l’astratto incanto. Curata da Gianluca Chelucci e Alessandro Mencarelli, la mostra presenta alcuni capolavori della fotografia di souvenir della Scuola di Yokohama con opere di maestri, sia occidentali - come i già citati Felice Beato e Adolfo Farsari e il barone austriaco Raimund von Stillfried – che giapponesi, fra cui Kusakabe Kimbei, Ogawa Kazumasa, Tamamura Kozaburo, Esaki Reiji ed altri.
Alle immagini si accompagnano appunti e suggestioni di lettura e un testo dedicato di Roberto Carifi.
La mostra, ospitata nel raccolto ambiente della libreria-galleria Lo Spazio di via dell’ospizio (via dell'Ospizio 26/28), si inaugura il 9 novembre e rimarrà aperta sino al 13 dicembre.
Inaugurazione 9 novembre ore 17.30
Lo Spazio di Via dell'Ospizio
via dell'Ospizio, 26-28 Pistoia
lun-sab 9.30-13 e 16-20
ingresso libero