Extender System. Pietre, tessuto e natura; scultura, fotografia e video sono gli strumenti che l'artista utilizza per realizzare il percorso espositivo.
a cura di Noemi Pittaluga
“Pietre, tessuto e natura; scultura, fotografia e video sono gli strumenti che Laura della Gatta utilizza per realizzare Extender System. Un progetto
artistico che già attraverso il nome esprime una molteplicità di significati collegati tra loro come le fitte trame di un ordito. L'anima del titolo può
mutare a seconda della circostanza: l'artista infatti fonde metaforicamente il semplice gesto quotidiano di stendere i panni con il verbo dall'accezione
astratta “estendere”. La distribuzione dei panni su un filo e la scoperta di un abito tra i banconi del mercato sono azioni che si trasformano in una
serie di tondi fotografici di diversi colori e dimensioni.
L'indagine dell'autrice però ha una natura performativa che porta l'opera a essere compiuta
solo dopo una lunga fase processuale. L'instancabile e dedita ricerca di massi o sampietrini non più disposti nella loro posizione originale o di
utilizzo conduce Laura della Gatta a fotografare l'istante e il luogo del rinvenimento. L'incontro con una pietra staccatasi dalla strada o da una roccia
in montagna diviene un momento sacro da cui ha inizio l'operazione di rivestimento del materiale fortuitamente reperito. I tessuti di fibre differenti
che fasciano i sassi provengono dal territorio del ritrovamento (Trentino Alto Adige, Puglia, Lazio, etc.), da paesi lontani (Cina, Australia, Giappone,
etc.) da abiti ormai vecchi o regalati. Un oggetto di uso comune o impossibile da impiegare attraverso questa metamorfosi viene riabilitato e investito
di un nuovo valore. Il significato prezioso, che è attribuito a un materiale di scarto, è certamente un motore forte con cui l'artista dichiara la sua
intima meditazione sul mondo. Se nei secoli alle gemme sono state attribuite qualità propiziatorie, oggi Laura della Gatta le conferisce a queste
sculture universali. Ma come il sasso, pur essendo un elemento inerte, ha una sua vitalità e storia che si esprime attraverso la fodera cucita ad hoc
per l'occasione (Pietre urbane), anche i rami dell'albero vengono fasciati da braccialetti di buon augurio per una rigogliosa crescita (Passamanerie).
L'idea di associare la sostanza tessile al mondo vegetale non è però nuova; infatti già nel collettivo MATIA – nonostante ci fosse un intento
differente: coscientemente disorientante – l'artista aveva legato dei fiori di stoffa a una pianta secca (Attenzione questa non è una vera protezione!).
Il carattere decisamente femminile e riflessivo dell'intero lavoro si avverte in questa continua modifica di abiti, spesso dal forte valore affettivo, in
sculture rigide e in cascate di brandelli di tessuto. Laura della Gatta, come una Penelope contemporanea (figura non a caso richiamata nella
performance rappresentata alla 17° edizione di Lune di Primavera) esprime la sua poetica artistica attraverso una gestualità rituale che replica
l'azione del cucito. Distruggere e poi ricostruire: questa è sicuramente la volontà terapeutica che emerge dalla necessità dell'artista di darsi delle
finalità precise, rintracciabili anche nelle opere video. Registrare la realtà per poterla osservare sotto una lente di ingrandimento diviene un evento di
cui rendere volontariamente partecipe lo spettatore.” (Noemi Pittaluga)
Laura della Gatta è nata a Roma nel 1967, dove vive e lavora. Diplomata all'Accademia di Belle Arti, artista, insegnante e arteterapeuta, si esprime
con la fotografia, la pittura, la scultura multimediale, gli eventi performativi. Fino al 2009 ha operato assieme a Pino Giampà nel duo “MATIA”. Tra le
numerose mostre: Pezzi Unici 2 (Galleria Gallerati, Roma, 2013, a cura di N.Pittaluga); Accrochage (Spazio UN1CO, Bologna, 2013, a cura di
P.Campani); LEGGI=AMA (MAU – Museo di Arte Urbana, Associazione Galleria Campidoglio, Torino, 2013); Tra le linee della vita – Un'opera
nel palmo della mano (Centro Culturale Elsa Morante, Roma, 2012); Allagamenti (Galleria Mascherino, Roma, 2004, a cura di B.Martusciello); By
by baby (Galleria Gian Carla Zanutti, Milano, 2003, a cura di A.Galletta); Iperrealisti (Chiostro del Bramante, Roma 2003, a cura di G.Mercurio,
W.Becker, L.K.Meisel e G.Marziani); N.Q.C. (Palazzo Cedir, Reggio Calabria, 2001, a cura di G.Marziani, catalogo ed. Castelvecchi); Fra cielo e
Terra (Pio Monti, Roma 2002, a cura di A.Capasso); Sui generis, Pack, Milano 2001, a cura di A.Riva, catalogo ed. Medusa); Fantapop
(Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2000, a cura di V.Baradel); Realismo italiano (Nordstern, Colonia (D), 1997, a cura di H.Kontova);
Primo Premio Trevi Flash Art Museum (Borgo Trevi (PG), 1996).
Inaugurazione 13 novembre dalle 19 alle 22
Galleria Gallerati
via Apuania, 55 - Roma Lazio Italia
Orario: dal lunedì al venerdì: ore 17.00-19.00 / sabato, domenica e fuori orario: su appuntamento
Ingresso libero