In mostra 20 opere su carta realizzate dal 1970 al 1990. La sua pittura e' fatta di spruzzi, colature, reticolati e spazi bianchi, dove non c'e' sostanza ne' geometria ne' figura, ma una eco incessante di energia.
"La carta e' molto piu' bella della tela. E' profonda. Mi piace il modo in cui la vernice scorre nella fibra".
Sam Francis
La mostra è composta da 20 opere su carta, dal 1976 al 1991, del maestro Sam Francis, classe ’23, artista statunitense la cui pittura viaggia secondo l’accostamento inedito di onde alte quali l’Action Painting, il Tachisme, il Color Field Painting e l’Astrazione Lirica, con la tradizione cromatica di Monet e Matisse, Gauguin e Bonnard, attraverso spruzzi, colature, reticolati e spazi bianchi, nella novità di un colore, dove non c’è più sostanza né geometria né figura, ma la libertà di scrivere la luce, come una eco incessante di energia illocalizzabile, che non degrada l’opera di Francis ad alcuna chiusura ontologica o metafisica.
Diego Nicolosi
Sam Francis nasce a San Mateo, California, nel 1923. Nel 1943, dopo aver studiato medicina e psicologia all’Università della California di Berkeley, si arruola come pilota nell’aereonautica militare. In seguito a un incidente aereo è costretto a passare un lungo periodo in ospedale, dove inizia a dipingere, reputando questa attività una forma di terapia. Dal 1945 al 1946 studia pittura presso la California School of Fine Arts di San Francisco e nel 1947 realizza il suo primo dipinto astratto. Nei due anni successivi studia storia dell’arte all’Università della California di Berkeley conseguendo il dottorato in lettere.
Nel 1950 si trasferisce a Parigi, dove nel 1952 tiene la sua prima mostra personale alla Galerie du Dragon. In questo periodo il suo stile subisce notevolmente l’influenza dell’arte informale e dell’Espressionismo astratto di Jackson Pollock. Nel 1955 espone per la prima volta in un museo, partecipando con sette dipinti alla mostra “Tendances Actuelles” alla Kunsthalle di Berna. L’anno seguente partecipa alla mostra “12 Americans” al Museum of Modern Art di New York. Nel 1957 compie un viaggio che lo porta a soggiornare per lunghi periodi a New York, in Messico e in Giappone. Il periodo trascorso in Giappone ha una notevole influenza sul suo sviluppo artistico, come risulta evidente dall’inserimento nei suoi dipinti di pratiche artistiche orientali: l’uso di sottili strati di colore e ampi spazi lasciati vuoti.
Nel 1959 partecipa a Documenta II di Kassel e alla Biennale di San Paolo, Brasile. Nel 1961 una grave malattia lo costringe per un lungo periodo all’ospedale di Berna. Nello stesso anno partecipa alle mostre “Arte e Contemplazione” a Palazzo Grassi, Venezia, e “Abstract Expressionists and Imaginists” al Museo Solomon R. Guggenheim di New York. Nel 1963 realizza una nuova serie di litografie a colori. Conosciuto soprattutto per i suoi dipinti, si occupa anche di scultura e di stampa. Nel 1984 fonda la Lapis Press, un’importante casa editrice specializzata in arti visive e filosofia. Le sue opere sono presenti in molte collezioni pubbliche e private, incluse quelle del Museum of Modern Art di New York, del Musée National d’Art Moderne, Centre Pompidou di Parigi e dell’Idemitsu Museum of Art di Tokyo. Sam Francis muore nel 1994 a Santa Monica, California.
Galleria San Carlo
via Sant'Agnese, 16 Milano
lunedì – sabato 15,00-19,00
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chiuso domenica