Change + Partner Contemporary Art
Roma
via Di Santa Chiara, 57
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From Nowhere to Somewhere Without Return
dal 24/3/2004 al 5/5/2004
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Segnalato da

Irene Amore




 
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24/3/2004

From Nowhere to Somewhere Without Return

Change + Partner Contemporary Art, Roma

Dei Luoghi Assenti e Presenti con Biglietto di Sola Andata. Undici artisti di area europea sono stati invitati a scomporre e ritracciare il concetto aperto e spaesante di 'luogo vuoto e sconosciuto', proponendone una loro interpretazione. Le opere presentate sono state tutte proposte e/o prodotte 'al buio', senza cioe' una diretta esperienza dello spazio espositivo da parte degli artisti, lasciati tra la curiosita' per riferimenti piu' concreti al contesto espositivo e l'urgenza di verificarne la leggerezza e flessibilita'. Nella loro produzione passata gli artisti invitati hanno gia' manifestato un interesse particolare per l'indagine sulla percezione dello e nello spazio architettonico-geografico, in relazione al corpo, luogo dove la storia lascia le sue tracce, descritto dalle intemperanze del linguaggio.


comunicato stampa

FROM NOWHERE TO SOMEWHERE WITHOUT RETURN:
DEI LUOGHI ASSENTI E PRESENTI CON BIGLIETTO DI SOLA ANDATA

Artisti: Gaia Alessi & Richard Bradbury, Jesse Ash, Bernd Behr, Melanie Counsell, Graham Gussin, Gail Pickering, Artemis Potamianou, Magnus Thierfelder, Muruvvet Turkylmaz, Italo Zuffi

A cura di: Irene Amore

Nell'ambito della programmazione 2004, CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART presenta la mostra From Nowhere to Somewhere Without Return: Dei Luoghi Assenti e Presenti con Biglietto di Sola Andata, ideata e curata da Irene Amore.

Undici artisti di area europea sono stati invitati a scomporre e ritracciare il concetto aperto e spaesante di ''luogo vuoto e sconosciuto'', proponendone una loro interpretazione. Adottando la formula dell'invito piuttosto che quella della selezione, la curatrice ha voluto fornire non tanto un tema, quanto un punto di partenza per un percorso ''senza ritorno'', lasciato agli artisti ed infine ai visitatori nei suoi possibili sviluppi.

Nella produzione passata gli artisti invitati hanno già manifestato un interesse particolare per l'indagine sulla percezione dello e nello spazio - architettonico, geografico, in relazione al corpo, luogo dove la storia lascia le sue tracce, descritto dalle intemperanze del linguaggio. Soprattutto una particolare attenzione è stata da essi rivolta all'interazione dialettica tra presenza materica di un luogo e sua astrazione, tra le coordinate comunemente accettate dello spazio abitato e la loro straniante rilettura da lontano, infine tra ''utopia'' ed ironico riconoscimento delle ambivalenze e complessità del misurarsi e muoversi in un luogo particolare e nuovo.

La curatrice ha pertanto voluto tentare insieme agli artisti un esperimento che consentisse di mettere a fuoco le varie tappe dell'occupare e conoscere un luogo estraneo. Inevitabile è stata allora l'allusione alla tradizione della ''white cube'' e al ruolo solo apparentemente neutrale - vuoto e sconosciuto, appunto - di spazi espositivi come CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART.

A questo scopo le opere presentate sono state tutte proposte e/o prodotte ''al buio'', senza cioè una diretta esperienza dello spazio espositivo da parte degli artisti, lasciati tra la curiosità per riferimenti piú concreti al contesto espositivo e l'urgenza di verificarne la leggerezza e flessibilità. Questo approccio letterale vuole operare anche ad un diverso livello: il posizionamento delle opere nello spazio di CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART, pur tenendo in considerazione tutte le richieste degli artisti, è stato deciso dal curatore, ad emersione e svelamento del suo ruolo, in continuo dialogo con gli artisti ed insieme responsabile ''senza ritorno'' della presentazione dei lavori nello spazio attivo e presente della galleria.

CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART è uno spazio espositivo e progettuale interessato al dialogo, alla collaborazione e sperimentazione. Dal 1996 ha condotto un' attività indipendente con prolifici scambi con l'estero - sostenuti da istituti culturali come l'Austrian Cultural Institute, il British Council, il Goethe Institute, l'Ambasciata Svedese ecc. CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART ha adesso una nuova sede in Via di S. Chiara a Roma e continua a promuovere e diffondere attivamente idee e pratiche artistiche contemporanee.

GAIA ALESSI & RICHARD BRADBURY, nati rispettivamente a Roma nel 1970 ed a Manchester nel 1976, vivono e lavorano a Londra. Hanno presentato lavori realizzati in collaborazione a Londra, Milano e nei paesi scandinavi. Tra le mostre recenti di maggior rilievo, sono da annoverare: From Dust to Dusk, Charlottenborg, Copenhagen (2003), SFG, Stephen Friedman Gallery, Londra (2002), Our Mutual Friend, Bloomberg Space, Londra (2002), Assab One. La generazione emergente dell'arte in Italia, ExGEA, Milano (2002). La tradizione concettuale viene rielaborata in operazioni collaborative spesso in progress e in stretto riferimento a specifici contesti spaziali, in cui l'invisibilità dell'intervento si accompagna ad un commento ironico sulla relativa affidabilità di sistemi di percezioni, strutture funzionali e formulari di comunicazione.

JESSE ASH, nato a Londra nel 1977, vive e lavora a Londra. Ha partecipato alle mostre Relay, M&M proyectos Puerto Rico (2004), The Jerwood Drawing Prize, Londra (2003/04), The New Wight Biennal, Los Angeles (2003), e alla collettiva A tiny new nation, organizzata da BowieArts in Spitals Square, Londra (2003). Nel 2002 ha vinto una residenza presso la Citè International des Arts a Parigi, ed ha insegnato alle università di Bristol e Brighton. Recuperando materiali informativi dalla stampa e da altri media, Jesse Ash realizza attenti lavori di montaggio in video, collage e disegno. La realtà dei fatti vissuti e la finzione del loro racconto si intersecano e sovrappongono, generando una narrazione in cui il fragile equilibrio e il facile equivoco tra situazioni storiche ed inserti fittizi viene messo in luce e verificato.

BERND BEHR, nato ad Amburgo nel 1976, vive e lavora a Londra. Ha partecipato ad importanti mostre collettive come Beck's Futures, ICA, Londra - CCA, Glasgow - Southampton City Art Gallery (2003), Charlie's Place, Annely Juda Fine Art, Londra (2003), e We Want Out (con Mike Nelson, Eva Rotschild, Georgina Starr), Citylights Gallery, Melbourne Australia (2002), German Shorts, Goethe Institut, Londra - Amsterdam - New York (2002-2003). Muovendosi tra il video, l'installazione, la fotografia ed il disegno, Bernd Behr studia il rapporto tra architettura e film, con particolare attenzione al contesto urbano. Lo affascina il lavoro di Bataille ed il rapporto tra consumo/produttività e perdita/dispendio.

MELANIE COUNSELL, nata a Pontypridd nel Galles nel 1964, vive e lavora tra Londra e la Francia. Mostre personali di prestigio sono state organizzate presso la Galerie Jennifer Flay di Parigi (2002, 1999, 1996, 1992), la Matt's Gallery di Londra (1998,1995, 1989) e presso The Pit, Toronto, a cura di Gregory Salzman (1998). Ha inoltre partecipato a grandi progetti in spazi pubblici ed ha esposto in mostre collettive di rilievo internazionale tanto in Inghilterra quanto all'estero: Century City: Art & Culture in the Modern Metropolis, Tate Modern, Londra (2001), La répétition, la tête dans les nuages, Villa Arson, Nizza (2000), Trace, Liverpool Biennal of Contemporary Art, Liverpool (1999), Sydney Biennal, Australia (1992), Seven Obsessio ns, Whitechapel Art Gallery, Londra (1990). Attraverso interventi installativi di grandi e piccole dimensioni, ma anche tramite il film, Melanie Counsell riattraversa i ricordi ed il tessuto dei piú diversi contesti spaziali, siano essi luoghi pubblici o gallerie private. Prestando una particolare attenzione al rapporto tra l'oggetto/intervento esposto e le modalità espositive, l'artista analizza non solo la relazione complessa tra partecipazione e distanza, ma anche modi e forme in bilico tra consistenza materiale e fluidità.

GRAHAM GUSSIN, nato a Londra nel 1960, vive e lavora a Londra. Ha partecipato a numerosissime mostre in Inghilterra e in Europa. Tra le personali: Lisson Gallery, Londra (2003), Ikon Gallery, Birmingham (2002), Primo Piano, Roma (2002, 1995, 1993), New Museum of Contemporary Art, New York (2001), Art Now, Tate Gallery, Londra (1998). Tra le collettive si ricordano: En Route, Serpentine Gallery, Londra (2003), Paradiso Perduto/Paradise Lost, Palazzo dell'Arengo, Rimini (2002), Artifice, Deste Foundation, Atene (2001), Intelligence, Tate Gallery, Londra (2000), Heaven Private View, PS1, New York (1997), Europarte, Fondazione Bevilacqua La Masa, Biennale di Venezia (1997), Institute of Cultural Anxiety, ICA, Londra (1994). Il suo lavoro indaga il rapporto tra presenza ed assenza ed esamina la dialettica tra la nostra percezione del reale e l'esperienza immaginata. A metà strada tra il panorama romantico e la fantascienza, le sue opere puntano al disorientamento spaziale e temporale.

GAIL PICKERING, nata a Sheffield nel 1969, vive a lavora a Londra. Sta esponendo in una personale nel prestigioso spazio della Matt's Gallery di Londra, ed ha partecipato a mostre collettive di rilievo come: Charlie's Place, Annely Juda Fine Art, Londra (2003), Prospects, Essor Gallery, Londra (2002), Sitting Tenants, Lotta Hammer, Londra (2002), Youthquake, W130, Amsterdam (2001). Adottando sia il disegno che l'installazione e la performance, il suo lavoro tende a ricreare spazi sociali fortemente straniati, in cui le idiosincrasie e l'ironica bellezza dei caratteri e dei dettagli viene messa in luce attraverso una gestualità ossessiva, quasi rituale, sospesa nel tempo.

ARTEMIS POTAMIANOU, nata ad Atene del 1975, vive e lavora ad Atene. Ha presentato il suo lavoro in Grecia ed Inghilterra, con mostre personali tenutesi alla Galleria Pleiades e all'Hellenic American Union Contemporary Art Gallery di Atene, mentre una personale sarà tenuta quest'anno al MAC di Birmingham. Ha partecipato tra l'altro alla Biennale dei Giovani Artisti, Atene (2003), ad una mostra di giovani artisti promossa dalla Galleria Nazionale di Atene (1999) e a Planted, Real Gallery, New York (1999). Il quotidiano degli interni domestici ed il monumentale dei grandi musei di arte contemporanea nel mondo sono al centro della sua ricerca fotografica ed installativa. Dettagli marginali ed invisibili, ma di fatto ricorrenti nella nostra frequentazione di entrambi gli spazi, vengono sottratti al contesto originario, messi a fuoco ed analizzati, mettendone in luce i meccanismi di funzionamento in una sorta di spettrale bellezza.

MAGNUS THIERFELDER, nato a Glumslöv nel 1976, vive e lavora a Malmö. Ha esposto al Malmö Konstmuseum (2003), alla Transmission Gallery di Glasgow (2003), alla Ping Pong Gallery, Malmö (2002), alla Index - The Swedish Contemporary Art Foundation, Stoccolma (2002), alla Hannover Kunstverein (1999) e alla Malmö Konsthall (1997). Nel 2002 ha partecipato ad un progetto promosso dal Rooseum presso di RadissonSAS Hotel di Malmö ed è giovane membro dell'organizzazione culturale che fa capo alla SIGNAL Gallery di Malmö. Con un tratto grafico fortemente stilizzato, al limite tra la piú acuta astrazione ed una scrupolosa figurazione, e con un ingegnoso approccio concettuale, le operazioni dell'artista tendono a ''mostrare l'importanza dell'inessenziale'' ed a rendere visibili aspetti particolari dello spazio occupato altrimenti nascosti e dimenticati.

MÜRÜVVET TÜRKYILMAZ, nata ad Izmir nel 1968, vive e lavora ad Istanbul. I suoi lavori sono stati recentemente selezionati per la 8th Havana Biennal, Cuba (2003) ed esposti in numerose mostre collettive in Turchia ed Europa: Shadows and Ghosts, Platform, Istanbul (2003), Between the Waterfronts, Phoebus Gallery, Rotterdam (2002), Biennale dei Giovani Artisti d'Europa e del Mediterraneo, Ex-Mattatoio, Roma (1999), 1st International Youth Artists Triennal, Dolmabahce Cultural Centre, Istanbul (1997). Nel 2003 ha vinto una residenza presso il prestigioso Gasworks/ Triangle Trust di Londra. I disegni, le installazioni, i video e gli interventi multimediali di Mürüvvet Türkyilmaz offrono nella loro semplice narrativa e nei materiali adottati una rivisitazione poetica dei concetti di distanza, sia temporale che spaziale, e di confine, inteso come limite geografico e del corpo, area soggetta ai continui flussi e alle inattese interruzioni della vita.

ITALO ZUFFI, nato a Imola nel 1969, vive e lavora a Milano. Ha esposto in numerose personali, tra le quali: : Elegante e straniero, Galleria Continua, San Gimignano SI (2003), The Mystery Boy, Institute of Art & Design, Birmingham (2002), Il caso seguente, Studio Massimo De Carlo, Milano (2001), A causa della distanza, Viafarini, Milano (2000), L'ultimo ostacolo mentale, Galleria Neon, Bologna (1998). Ha inoltre partecipato a numerosissime mostre collettive di rilievo in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, tra le quali ricordiamo: Il Palazzo delle Libertà, Palazzo delle Papesse, Siena (2003), Assab One. La generazione emergente dell'arte in Italia, ExGEA, Milano (2002), Polyphonix 40, Centre Georges Pompidou, Parigi (2002), Necessità di relazione/Necessity of relationship, Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Trento (2001), Post Production, Galleria Continua, S. Gimignano SI (2001), Strategies against architecture II, Fondazione Teseco per l'Arte, Pisa (2001), Zone - Espèces d'Espaces, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d'Alba CN, (1999), Anarchitecture, Stichting De Appel, Amsterdam (1999), Utz, Palazzo delle Papesse, Siena (1999), A questo punto ., Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (1998). Messe in scena perfettamente orchestrate e strutture architettoniche smontate con accanito rigore implicano un senso di enigmatica minaccia, di sospesa tensione ed ironica attesa dell'atto che forse seguirà, forse no.

IRENE AMORE, curatrice indipendente e scrittrice, vive e lavora a Londra. Ha studiato all'Università di Roma La Sapienza e al Goldsmiths College di Londra. Collabora per riviste e portali d'arte contemporanea. Ha scritto saggi e testi per cataloghi e libri d'arte, tra cui ''Inside'' con Antonio Tamilia (2003), ''What is Drawing?'', Black Dog Publishing, London New York (2003), ''Leftover ¦ publication'', Goldsmiths College, Londra (2002). Ha curato progetti espositivi a Londra e Roma: Introduction: Edwina Ashton & Christiana Protto, Coleman Project Space, Londra (2003), The Translator's Notes, Cafe Gallery Project, Londra (2003), Gaia Alessi - Richard Bradbury, CHANGE-Studio d'arte contemporanea, Roma (2002-2003), The Back Room, Mafuji Gallery, Londra (2002), Room for Thought in collaborazione con R. Annecchini, Gasworks Gallery, Londra (2001). Nel 1998 ha partecipato al progetto educativo The Merchant of Venice, in collaborazione con la Tate Gallery ed il Globe Theatre di Londra.

In collaborazione con: British Council, Alitalia

Si ringraziano: Creative Circle, Londra - Galleria Continua, S. Gimignano - Lisson Gallery, Londra - Matt's Gallery, Londra

Immagine: Gaia Alessi & Richard Bradbury, Sleeper, 2001, courtesy the artists

Inaugurazione: Giovedì 25 marzo 2004, ore 18.00 - 20.00

CHANGE + PARTNER CONTEMPORARY ART
Via di S. Chiara 57, 5° piano I 00186 Roma
Orario: Martedì - venerdì, ore 14.30 - 18.30

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