Officine Domus
Roma
via Giulia, 81a

Percorso (In) Contaminato
dal 3/12/2014 al 21/12/2014
mar-sab 9.30-13.30 e 15.30-19.30
06 68300397

Segnalato da

Hristina Andreeva




 
calendario eventi  :: 




3/12/2014

Percorso (In) Contaminato

Officine Domus, Roma

Un 'percorso' non e' mai semplice, soprattutto se artistico. In mostra le creazioni di Hristina Andreeva, Maison Boutique e Mokodu Fall.


comunicato stampa

Un “percorso” non è mai semplice, soprattutto se artistico. Ma è la Semplicità in se stessa che di fatto non lo è. Viviamo di scosse, adeguamenti e cambiamenti. Ognuno di questi, una prova da superare. E’ un’impresa possibile solo se si va adagio, ci si guarda attorno, ci si interroga dentro per esprimere le proprie passioni.

Un Artista la esprime, dando vita alla propria arte, attraverso la Materia. Utilizza i propri elementi, il proprio sapere e la propria cultura, li assembla e crea il suo Percorso (In)Contaminato.

E proprio per dare voce a questo viaggio che Officine Domus, sotto la direzione di Alessandro Tisi, Roberto Tisi e Luca Santilli ha deciso di raccontare il Percorso (In)Contaminato di tre Artisti provenienti da tre diverse parti del Mondo. Una location dedicata alla progettazione d’arredi e realizzazione di idee che si veste per l’occasione a spazio espositivo e con versatilità fa da cornice ideale al racconto di questo Percorso.

Da Giovedì 4 Dicembre, e fino al 22 Dicembre, la galleria di via Giulia ospiterà le creazioni di Hristina Andreeva, Maison Boutique e Mokodu Fall.

«La ricerca dell’artista – sostiene Hristina Andreeva, artista d’origine bulgara, nata a Sofia, ma che dal 1991 vive e lavora a Roma – è tesa ad indagare la materia per trovare la bellezza, anche a costo di deturparla, con strumenti fuori dal comune». «L’uso di gesso, vernice, garze e legno – prosegue l’artista – è un mezzo per spogliare l’opera di qualsiasi linguaggio tranne quello primordiale, in modo tale da renderla in tutta la sua originaria potenza espressiva».

«La collezione di quadri di "MB Couture" di Bono e Palillo – dichiara Michele Bono, pittore e stilista siciliano – nasce da un rapporto in continua evoluzione tra arte e moda. E se una volta la prima guardava alla seconda come fonte di ispirazione, ora la relazione è bidirezionale». «Ed è proprio il "guardare" questo legame tra arte figurativa e moda – aggiunge il suo socio stilista Claudio Palillo , che rappresenta lo stile e l' unicità delle nostre istallazioni».

«Lavoro molto sui volti e sul corpo umano – sostiene infine Mokodu Fall, pittore autodidatta di origine senegalese – perché è l’espressione umana quello che più mi affascina, la forma d’arte per antonomasia».

Hristina Andreeva, dipinge figurativo dall'età di 6 anni, ma durante i suoi studi d'architettura comincia il suo percorso astratto, che trova la sua strada con la sperimentazione dei materiali di cantiere. Architetto di professione, svolge ricerca artistica, creando forme che emergono dalla sostanza della materia. Nelle sue
opere, dove il bianco si estende su tutto come un impalpabile manto di benefica aurora, il senso del tempo e la sua azione corrosiva sembrano essere il leitmotiv di tutte le composizioni che, pur essendo simili a manufatti scultorei, conservano un carattere essenzialmente pittorico.

MB Couture, nasce dal connubio artistico tra Michele Bono e Claudio Palillo. Il primo, dopo avere concluso gli studi, Istituto d'arte nella sezione "stampa del tessuto" e Polimoda di Firenze, milita nell'alta moda dal 1992 con l'esordio della collezione "Maioliche Siciliane", sua terra d’origine e grande fonte di ispirazione per i suoi abiti e quadri. Il secondo si diploma all'istituto d'arte in "stampa del tessuto" e poi finisce gli studi di moda alla "Koefia" di Roma. Da quasi 6 anni collaborano assieme.

Mokodu Fall, nasce nel 1975 in Senegal,da una famiglia nobile. È un artista autodidatta che da 19 anni vive in Italia. Viaggia sin da giovanissimo per il mondo. Negli anni '90 realizza le sue prime vignette di satira politica che vengono pubblicate sulle riviste mensili “Afrique Économique” e “Le Debat”. Nel frattempo frequenta il Cafard Libéré, nel suo paese, contesto culturale in cui conosce i più grandi vignettisti del Senegal. “Il suo linguaggio è spontaneo e sincero talvolta ingenuo e capace di suscitare un forte impatto emotivo nello spettatore. Il suo segno istintivo, incontaminato, che richiama le pitture preistoriche, si rifà a una cifra stilistica che deriva dalla sua cultura d'origine, così come dalle avanguardie del novecento. (Laura Antonini).

Inaugurazione 4 dicembre ore 18.30

Officine Domus
via Giulia, 81a Roma
mar-sab 9.30-13.30 e 15.30-19.30
ingresso libero

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