Un pittore lucchese tra le due guerre. Attraverso un rilevante numero di olii e disegni, la mostra ricostruisce il suo itinerario artistico: il paesaggio, la pittura di affetti domestici, il soggetto d'invenzione, il tema campestre, quello religioso.
Nell’ambito dell’iniziativa “Percorsi del Novecento” i Musei nazionali di Lucca dedicano, dal 18 dicembre 2014 al 14 marzo 2015, una mostra a Raffaello Isola, pittore lucchese formatosi all’inizio del Novecento, la cui attività si è svolta fra l’Italia l’Egitto e la Gran Bretagna in un aperto proficuo confronto con molteplici linguaggi figurativi. Attraverso un rilevante numero di olî e di disegni, la mostra, a libero ingresso, “Percorsi del ‘900 in Museo.
Raffaello Isola (1897-1955), un pittore lucchese tra le due guerre”, ricostruisce l’itinerario artistico di Isola secondo un ordine che permette di comprendere, parallelamente all’evoluzione formale del pittore, la sua personale maniera di accostarsi a più generi dell’arte: il paesaggio, la pittura di affetti domestici, il soggetto d’invenzione, il tema campestre, quello religioso.
Nella giovinezza l’artista, pur condividendo i fondamenti estetici del movimento novecentista, ne dà personali interpretazioni più immaginose e sentimentali, come testimoniano i suoi dipinti eseguiti fra le due guerre, resi con pennellate morbide e pastose dalle vibranti intonazioni cromatiche; dal 1945, senza abbandonare uno stile prettamente figurativo, la pittura di Isola s’intesse di particolari inflessioni emotive, dettate dall’uso spregiudicato del colore steso per ampie campiture, maniera che egli adotta per rappresentare temi tradizionali quali la vita del mondo contadino e operaio, o soggetti di devozione, dando così origine a un’apparente contraddizione fra forma e contenuto, fonte di potenti suggestioni.
Raffaello Isola (Lucca 1897 – 1955)
Dopo gli studi all’Istituto d’Arte di Lucca dove è allievo di Alceste Campriani e gli esordi in seno all’associazione Ars Lucensis, il pittore ottiene l’abilità all’insegnamento e presto ha un incarico a Alessandria d’Egitto, dove rimarrà fino alla guerra partecipando attivamente alla vivace e internazionale cultura artistica del città. Dopo la guerra si stabilisce a Roma, ma nel 1946 torna a Lucca dove rimarrà fino alla morte, se non per un lungo soggiorno in Galles, nel 1948-1949, che si rivelerà proficuo per l’evoluzione della sua arte.
La mostra è organizzata grazie al contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca e con la collaborazione degli Amici dei Musei di Lucca.
Inaugurazione Mercoledì 17 dicembre ore 17
Museo nazionale di Palazzo Mansi
via Galli Tassi 43, Lucca
Orari:
dal martedì al venerdì 9.30-12.30; sabato 9.30-12.30 e 15.00-18.00
domenica e festivi: chiuso
lunedì feriale chiuso.
Chiuso 1 gennaio e 25 dicembre.
Ingresso libero