Nell'ambito della rassegna "Last Christmas I gave you my Map" per l'80mo di Fondazione della Citta' di Pontinia, il museo partecipa al Rebirth-day ideato da Michelangelo Pistoletto. Contemporaneamente Daniele Spano', con l'opera L'Ora del silenzio, gioca con l'architettura del lucernaio.
La mela del Terzo Paradiso
Rebirthday 2014 | Michelangelo Pistoletto
a cura di Francesco Saverio Teruzzi e Lorenza Lorenzon
in collaborazione con Artivazione | Istituto Comprensivo G.Verga di Pontinia | Cittadellarte - Fondazione Pistoletto
Prosegue nell’ambito della rassegna Last Christmas I gave you my Map per l’80° di Fondazione della Città di Pontinia, la partecipazione del MAP Museo Agro Pontino al Rebirth-day, Giornata Universale della Rinascita, ideata dall’artista contemporaneo Michelangelo Pistoletto all’interno del progetto Terzo Paradiso.
Inaugurato il 21 dicembre 2012, il Rebirth-day è un appuntamento annuale di mobilitazione globale, low impact, sostenibile, attento ai temi ambientali e promotore di un modello di sviluppo adeguato a una pratica di contenimento. Avviene nel segno del Terzo Paradiso, mito contemporaneo che sottolinea l’importanza per l’umanità di conciliare e coniugare l’artificio con la natura, passando finalmente al tempo della “responsabilità della coscienza”.
Dopo Hug the change, show the flag | Rebirth-day 2013 - l'installazione artistica che lo scorso anno ha riprodotto il Simbolo del Terzo Paradiso nella piazza antistante il Museo – è la volta de La Mela del Terzo Paradiso, azione performativa che si propone di realizzare una struttura rappresentante La Mela Reintegrata di Michelangelo Pistoletto, opera monito alla necessaria presa di coscienza dell’uomo (artificio) che nel tempo sta divorando la mela (natura), la quale, senza un’azione decisa e consapevole, non potrà essere reintegrata.
L’evento a cura di Francesco Saverio Teruzzi e Lorenza Lorenzon, in collaborazione con Artivazione e l’Istituto Comprensivo G. Verga di Pontinia, rientra in un percorso etico-responsabile di arte e società: a seguito della performance urbana realizzata con la partecipazione attiva degli studenti, la Mela esposta negli spazi del Museo rimarrà aperta a tutta la cittadinanza per il conferimento di materiali in alluminio destinati al riciclo.
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Daniele Spanò
L'ora del silenzio
a cura di Lorenza Lorenzon
Nell’ambito della rassegna Last Christmas I gave you my Map, il MAP Museo Agro Pontino prosegue il suo confronto con il patrimonio di memorie, accostando e mettendo in relazione tra loro artisti con una particolare attitudine: attingere, con la propria personale ed incisiva connotazione formale, alle fonti dell’antropologia culturale, trasfigurando sul piano dell’immaginario creativo alcune sue componenti da riversare nei versanti meno scontati e di più ampio respiro contestuale dell’arte contemporanea.
A tale scopo, ed in occasione dell’importante appuntamento della Città con il suo 80° Anniversario di Fondazione, il Museo si apre ad una nuova realtà, quella dell’arte digitale.
La sperimentazione viene affidata alla ricerca dell’artista Daniele Spanò che, con l’opera L’Ora del silenzio, gioca con l’architettura del lucernaio del Museo: due porte, inerti, ma che alternatamente animate dalla proiezione della loro immagine, prendono vita sbattendo freneticamente e rumorosamente.
La creazione di un tessuto sonoro che si associa all’esperienza visiva, ora resa immersiva e stimolante per lo spettatore, e che conferisce maggiore componente dimensionale
all’immagine.
Un'intensa partecipazione emotiva volta a scardinare l’elementare esercizio di apertura e chiusura dell’oggetto porta, per una riflessione più trasversale sulla memoria, vera protagonista.
L’intento dell’artista è quello di far percepire una realtà conosciuta in termini nuovi, inusuali, inconsueti.
Uno straniamento - dal termine formalista russo “ostranenie” – che ci permetta di superare l’inaridimento percettivo dovuto al consueto rapporto con l’oggetto, per manifestarlo invece alla curiosità, all’interesse di nuove letture o di un’aprioristica rilettura, presentandolo in maniera non quotidiana, non familiare.
Superato cosi il momento di citazione, l’oggetto diviene segno e strumento di un linguaggio artistico che, da una parte si avvia verso una nuova scrittura e dall’altra ribadisce la volontà di mantenere il legame con la tradizione, il territorio e il suo sacrario di memorie.
Con questa prima installazione il Map intende inaugurare una riflessione più ampia che troverà compimento solo il prossimo anno, con una seconda opera sitespecific prodotta dall’artista per il percorso museale.
MAP Museo dell'Agro Pontino
piazza J. F. Kennedy – 04014 Pontinia (LT)
Orari:
Dal martedì al venerdì: 9.30 – 13
Sabato: 16.30 – 19.30
Riposo settimanale: lunedì.