Pomo Galerie
Milano
via Giuseppe Sirtori, 6
02 36523236
WEB
Lisetta Carmi - Jacopo Benassi
dal 14/1/2015 al 12/2/2015
lun-ven 9:30-18:30

Segnalato da

Giada Cattaneo




 
calendario eventi  :: 




14/1/2015

Lisetta Carmi - Jacopo Benassi

Pomo Galerie, Milano

Princese. Un'indagine su un mondo apparentemente coreografico fissato, attraverso la fotografia, in una dignita' dolorosa e senza tempo: l'universo del 'vestire en travesti' che negli anni '60 sfidava la societa'.


comunicato stampa

a cura di Carlo Madesani

Pomo Galerie e Carlo Madesani hanno il piacere di presentare la mostra Princese. Lisetta Carmi — Jacopo Benassi, un’indagine su un mondo apparentemente coreografico e istrionico tuttavia fissato, attraverso la fotografia, in una dignità dolorosa e senza tempo: l’universo del vestire en travesti che negli anni ’60 sfidava coscientemente una società così come continua a farlo nella contemporaneità. Era il capodanno del 1965 quando la fotografa Lisetta Carmi partecipa ad una serata con i Tra- vestiti. Siamo a Genova, sul lungomare, inizia il nuovo anno, giorno di festa. Chiede loro se può fotografarli. Da quel giorno, per 7 anni, Lisetta Carmi – di origini borghesi – comincia a frequentare costan- temente i carruggi, i vicoli, le stradine della vecchia città portuale, l’antico ghetto ebraico, intessen- do con loro, i Travestiti, un rapporto sempre più intimo e personale. Loro sono gli “eroici viaggiatori nel mondo delle nuove identità” e lei una donna in cerca della sua.

Genova è una città difficile, soffre le ferite della guerra, che ne ha modificato anima e aspetto. Città di porto, di transito, commercio, cantieri navali, polo industriale, urbanizzazione incontrollata e forte immigrazione. Tra lotte sociali e battaglie politiche, è qui che si crea il primo agglomerato di gay e trans riconosciuto in Italia, è qui che nascono le prime associazioni per la difesa della pro- stituzione. Sono gli anni del boom economico, precedenti all’arrivo della droga. I carruggi sono un tessuto sociale variegato dove vi abitano le classi sociali più povere. I Trave- stiti vi trovano il loro habitat, convivono con gente vera dai volti intensi che fatica a sopravvivere, sono persone emarginate, confinate, scappate dalla loro identità di provenienza, che trovano rifu- gio, protezione, equivalenza in quei vicoli pieni di vita e contraddizione. Sono esseri umani, per lo più immigrati provenienti da ogni parte d’Italia – dal sud specialmente – semplici e cordiali, ciascu- no con le proprie dinamiche, abitudini, speranze... E i clienti sono marinai occasionali, abitanti del luogo, operai, uomini sposati, padri di famiglia, giovani scapoli, a volte anche preti... Nel 1972 da quel lavoro esce il libro I Travestiti, dapprima ostacolato nella distribuzione e poi successivamente salvato dal macero, diventa anni dopo un cult della fotografia, un reportage di un mondo perduto, di un’Italia oscura ma con ancora dei valori.

Anche la Carmi, che aveva difficoltà ad accettare la sua condizione femminile non riuscendo a scinderla dal ruolo di subordinazione in cui vedeva la donna costretta dalla società, cerca se stessa in quelle foto. È un lavoro fondamentale per lei, una terapia di psicanalisi che risponde al bisogno interiore di capire gli altri e se stessa. Con i Travestiti impara a vivere senza un ruolo, ad accettare totalmente di essere una donna, ma rifiutando il ruolo stesso di donna. Quasi 50 anni dopo, nelle stesse stradine, Jacopo Benassi ripercorre i passi di quelle vite e scopre le superstiti di quei percorsi rosi e immutati dal tempo. Benassi ha già indagato il mondo della prostituzione e quello dei gay nelle sue varie sfaccettature, anche personali. Nei loro pied-à- terre di lavoro, in quegli stessi vicoli stretti, Benassi incontra, intervista e ritrae Rossella e Ursula, le uniche sopravvissute da quei leggendari anni ’60. Con loro si inoltra nei carruggi a ricordare gli angoli di una città ormai trasformata e che conosce con loro, le nuove protagoniste del mestiere più antico del mondo. Ne nasce un lavoro straordinario, una prospettiva umana di persone temute dalla società ma essenziali al sistema, un documento che aggiunge materiale al lavoro della Carmi per accorgersi che nulla cambiando nulla cambierà...

Inaugurazione 15 gennaio alle 18.30

Pomo Galerie
via Giuseppe Sirtori, 6 - Milano Lombardia Italia
Orario: lun-ven, 9:30-18:30 — ingresso libero

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