Memorie. Una selezione della prolifica produzione dell'artista, che si muove tra pittura, linguaggio cinematografico e scrittura. Gulino conduce ad una riflessione su temi e fatti d'attualita' o sul ricordo di grandi personaggi.
a cura di Paola Nicita
Una mostra antologica che racconta il lungo iter artistico di Franco Accursio Gulino, per una articolata narrazione: il 16 gennaio 2015 a Palazzo Ziino, alle 17,30 si inaugura la mostra nata da un progetto dell'Associazione Culturale Tabularium, in collaborazione con Agorà- Centro servizi per l’arte contemporanea, sostenuta dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, a cura di Paola Nicita (testi in catalogo della curatrice, di Paolo Flores d'Arcais e di Antonella Purpura, catalogo edito da Caracol Edizioni Palermo).
Le opere in mostra per “Memorie” rappresentano una selezione della prolifica produzione dell'artista, che si muove tra pittura, linguaggio cinematografico e scrittura, e che per la mostra palermitana propone un viaggio nella sua memoria d'artista, in particolare attraverso le opere di alcuni periodi: “Ferdinandea”, “Clandestinus”, Memoria”, Pasolini”, “Lavagne”, “Passano all’asta i sogni” e alcune opere di “Tabularium” , “In /Out” e “Design and Embalmer”.
La pittura di Franco Accursio Gulino sceglie la cifra di un linguaggio intenso e mai scontato, per condurre ad una riflessione su temi e fatti di grande attualità, come in “Clandestinus”, oppure vuole soffermarsi sul ricordo e l'omaggio di grandi personaggi come Pier Paolo Pasolini, per fissare un frammento di memoria attraverso un ritratto che è anche riflessione politica. Il senso di responsabilità dell'artista è anch'esso altro tema di riferimento, così come l'indagine sul corpo che è metafora di un presente attraversato da contrasti e contraddizioni.
Scrive Paola Nicita nel testo in catalogo: «Franco Accursio Gulino è ben radicato nel presente in cui vive: per questo motivo cerca sempre di porre domande e sollevare dubbi, rilanciando quesiti con le sue pitture, i suoi scritti, i suoi film. Questioni di identità, appartenenza, ruolo; interrogativi che riposizionano l'umano al centro del mondo, gli rinsaldano i piedi per terra e gli ricordano che la libertà è un dono da riscoprire ogni giorno. Gulino osserva gli altri un po' come a volte osserva se stesso, da fuori, per capire dove sta andando, chi è, cosa sta o vorrebbe ricercare. Maledice l'indifferenza, il peggiore dei mali, quello che fa dimenticare la dimensione di sacra laicità dell'essere umano, le sue possibili risorse, energie, capacità, che non possono essere poste in essere senza la condivisione, altra parola importante».
Note biografiche
Franco Accursio Gulino nasce a Sciacca nel 1949. Si abilita all'insegnamento di Storia dell'Arte, Disegno geometrico e architettonico presso l'Università di Palermo. Dopo avere operato a Milano e Ferrara, oggi vive tra Sciacca e Roma. Il lavoro di Gulino riscuote attenzione e interesse, e al ciclo di opere dedicato all'isola Ferdinandea, nel marzo del 2000, viene dedicata un'intera pagina dell' Herald Tribune; nel 2001 viene realizzato il video Ferdinandea l'isola pensante (regia di Daniele Salvo e Claudio Pappalardo. Co-produzione Comune di Palermo e Fahrenheit 451 Teatro, Torino). Nel ventennio 1970-1990, Gulino riceve importanti riconoscimenti e premi ed è impegnato in numerose mostre personali e collettive. Del 1997 è la mostra personale a New York dal titolo Design and Embalmer, presentata da Gioacchino Lanza Tomasi all'Istituto Italiano di Cultura (catalogo Sellerio, testo di Robert Viscusi). L'anno successivo espone le opere della personale presso The Art Gallery at Brooklyn College e presso Allen Priebe Gallery nel Wisconsin. Nel 1999 viene organizzata a cura di "La centrale dell'arte" di Roma la mostra personale In/Out presso i Cantieri Culturali della Zisa di Palermo. Del 2003 è la mostra personale In medio stat virtus realizzata alla Fondazione Orestiadi di Gibellina. Nel 2004, in occasione del Concerto a dieci voci per l'Europa al Piccolo Teatro di Milano per l'entrata di dieci nuovi paesi nell'Unione Europea, l'artista realizza l'opera Tabularium. Nel 2007 viene realizzato il Catalogo ragionato delle opere di Gulino dalla casa editrice Millenium di Roma (presentazione di Costanzo Costantini). Nel 2011 viene inaugurata a Nairobi, in Kenia, nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, la mostra Camminanti, uno dei temi che hanno caratterizzato costantemente la produzione di Gulino (catalogo Sellerio, testo di Carlo Bertelli). Nel 2012 espone a Roma nella mostra collettiva PPP. Una polemica inversa, Omaggio a Pier Paolo Pasolini, a cura di Flavio Alivernini. Catalogo Fandango Libri, testo di Achille Bonito Oliva. Sull'artista sono stati realizzati documentari e video, tra cui Quanti soggetti tu sei? e Ritratto d'artista. Franco Accursio Gulino della regista austriaca Johanna Tschautscher. Quest'ultimo è risultato vincitore del premio International Film Festival on European Art, Art& Film 2006 di Praga. Le opere di Franco Accursio Gulino sono presentate in rassegne nazionali ed internazionali e sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.
Immagine: Clandestinus Saltantem part, olio su porta 65x195
Inaugurazione venerdì 16 gennaio 2015 alle ore 17,30
Palazzo Ziino
via Dante, 53 Palermo
Orari: dalle 9,30 alle 18,30, chiusa il lunedì