Pas au de-la' e' il titolo della mostra progettata da Satoshi Hirose per lo spazio espositivo di Umberto Di Marino. E' un invito a non fermarsi alla percezione iniziale di cio' che si ha a portata di mano, attraverso la quantita' infinita di informazioni che si ricevono ogni giorno. E' un invito ad una criticita' sistematica non solo su cio' che e' proposto come dato certo, ma anche sulla nostra capacita' di percepire effettivamente il messaggio.
Pas au de-lÃ
Pas au de-là è il titolo della mostra progettata da Satoshi Hirose per lo spazio
espositivo di Umberto
Di Marino. E' un invito a non fermarsi alla percezione iniziale di ciò che si ha
a portata di mano, attraverso la quantità infinita di informazioni che si
ricevono ogni giorno. E' un invito ad una criticità sistematica non solo su ciò
che è proposto come dato certo, ma anche sulla nostra capacità di percepire
effettivamente il messaggio. La comunicazione e, di conseguenza la comprensione,
sono soggette oggi più che mai ad equivoci, a trasmissioni di dati che mancano
del realistico passaggio da una cultura all'altra, da un media all'altro.
Tradurre significa andare verso l'altro, convincersi che il suo messaggio si
dispone trasversalmente al nostro, non impone o distrugge le regole cui si è
abituati, ma si interseca a queste fornendo chiavi di lettura nuove, punti di
vista diversi che arricchiscono. Sembra strano, oggi, affermare tutto ciò, ma
questa epoca, pur portandoci ad una grande apertura verso la possibilità dei
contatti con l'altro e con le infinite sue declinazioni culturali, ha pagato con
l'impoverimento dei contenuti e con la frammentazione o con la netta chiusura
dei passaggi naturali allo scambio. Per assurdo, siamo più prevenuti oggi, senza
accorgercene, verso ciò che è diverso, che una volta. Tradurre, viaggiare,
capire l'altro è impossibile se prima non si conosce a fondo la propria natura.
(Simona Barucco)
La mostra di compone di cinque sculture, una foto tratta dalle sky series di
Alagna e da un mail project.
L'artista ha realizzato una 'casa del caffè' (trasformando la destinazione d'uso
della caratteristica casa del tè d'origine giapponese) di dimensioni realistiche
(200x200x200) e l'ha fissata al soffitto della galleria al contrario, a tetto in
giù, cospargendo il suo interno di polvere di caffè, in modo da porre l'accento
sul collegamento, il Pas au de-là con la cultura partenopea e citando in questa
rotazione antigravitazionale la tipica manovra che si effettua con la
caffettiera napoletana.Le altre sculture presenti sono altrettante 'case' ora
del peperoncino, ora dei limoni, ora del sapone, ora dello zucchero, e
costituiscono in tal modo diversi universi, microcosmi a se stanti, arcipelaghi
galleggianti nel mare della comunicazione e della ibridazione.
Satoshi Hirose è nato a Tokio nel 1963. vive e lavora a Milano e Tokio.
Mostre selezionate:
2003 - Traveller, Nicola Fornello gallery, Torino, Italia.
2002 - Architetture del Colore, Umberto di Marino Arte Contemporanea,
Giugliano, Napoli, Italia
2001 - Neo Tokyo, Museum of Contemporary Art, Sydney, Australia
- Super Future, Luigi Pecci Contemporary Art Center, Prato, Italia
2000 - day, day, day...., Tomio Koyama Gallery, Tokyo, Giappone
- 2001, Hiroshima City Museum of Contemporary Art, Hiroshima,
Giappone
Immagine: Casa napoletana (dello zucchero) - 2004 - legno,
Alagna 1998 - 2002 - stampa fotografica,
plexiglass - cm 120 x 180
alluminio, zucchero - cm 90 x 90 x 80
Inaugurazione: giovedì 18 marzo 2004, ore 19.30
Orario: dal lunedì al sabato ore 10.30 -13.00/17.00 - 20.00
Per informazioni al pubblico: tel. 081.895.1818 fax 081.819.7798
Sede: Galleria Umberto Di Marino Arte Contemporanea
Via Colonne, 2/B - 80014 Giugliano (Napoli)