Loggia del Capitanato
Vicenza
piazza dei Signori
0444 222125, 0444 222121 FAX 0444 221193
WEB
Attilio Quintili
dal 26/1/2015 al 19/2/2015
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Segnalato da

Associazione D.E.L.O.S




 
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26/1/2015

Attilio Quintili

Loggia del Capitanato, Vicenza

Campo di frammenti. Nell'installazione le facce esplose in ceramiche sono dedicate alla Giornata della Memoria, inducendo lo spettatore all'introspezione e al ricordo.


comunicato stampa

A partire dal 27 gennaio 2015 l'Associazione D.E.L.O.S di Vicenza presenta un secondo appuntamento del progetto Opera delocalizzata per Latente>Diffusa, progetto volto alla sensibilizzazione della cittadinanza sul tema delle differenze e le violenze che la loro paura provoca nella collettività.
Mai come quest'anno si sente infatti la necessità di riflettere sulle reazioni che la paura del diverso possono provocare. Stimolo alla riflessione è fornito dall'installazione CAMPO DI FRAMMENTI di Attilio Quintili, installazione che viene esposta per la prima volta in occasione della Giornata della Memoria 2015 all’interno della Loggia del Capitaniato di Vicenza. Il frammento è per sua natura rovinato, lacunoso, alterato ed è la base dalla quale l’artista ricostruisce l’opera diventando così fonte primaria di conoscenza.

Ogni azione umana non può essere sostenuta e condotta senza memoria diventando essa stessa base di conoscenza. Nel Giorno della Memoria, in cui si commemorano le vittime dell’Olocausto, si auspica una riflessione sul perché di certi accadimenti e da quali presupposti si originano e si perpetuano.
I frammenti esplosi di Quintili che reiterano sempre la stessa faccia navigano, in ombra, in un campo sospeso di luce. Portare in luce i frammenti attraverso la memoria significa prima di tutto conoscenza di se stessi e della propria capacità di apprendimento, conoscenze che sono alla base di ogni funzione mentale dal ragionamento all’azione.

Per portare luce alla memoria del fruitore dell’installazione è auspicabile dar vita ad un percorso di conoscenza consapevole prima di tutto di se stessi così che ciascuno possa condizionare la realtà di quanto si andrà in futuro a compiere. Nell’installazione le facce esplose in ceramiche diventano il simbolo archetipico di quanto accaduto inducendo lo spettatore ad un’introspezione essenziale per non dimenticare, per comprendere ma soprattutto per non dar vita all’ennesimo Olocausto.

Coordinamento dell'iniziativa Domenico Iaracà

Inaugurazione 27 gennaio 2015 ore 21.00

Loggia del Capitaniato
piazza del Signori - Vicenza
Ingresso libero

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