Ufficio stampa Querini Stampalia
L'ora X. Una riflessione sulla relazione che intercorre tra l'autore e la sua opera, tra l'Alfa come origine o figura iniziale e l'Omega in quanto istante ultimo della definizione, un'indagine volta a scoprire quale e dove sia il momento originale, il segnale del 'Big Bang'. Con la tendenza che gli e' propria di far coincidere lo spazio dell'opera con lo spazio intorno all'opera, Paolini coinvolgera' organicamente gli spazi espositivi facendo in modo che i singoli segni da lui utilizzati abitino e nello stesso tempo ospitino l'architettura che li contiene
L'ora X. Un progetto per la fondazione Querini Stampalia di Venezia Area Carlo Scarpa - Museo. In collaborazione con La Compagnia di San Paolo
A cura di Chiara Bertola
L'opera di Paolini ha determinato il forte cambiamento dell'arte negli anni Sessanta prefigurando, tra il 1960 e il 1965, la Minimal Art, l'Arte Povera e l'Arte Concettuale.
Protagonista della scena internazionale, Giulio Paolini ha introdotto nuovi linguaggi capaci di determinare in campo artistico effetti ravvisabili ancora oggi.
Tra i campi problematici da lui aperti vi è l' ''uscita'' dal quadro, la separazione tra supporto e immagine, tra immagine e visualità , la dialettica dello sguardo, la perdita di autorialità da parte dell'artista, la posizione dell'osservatore, la decostruzione dei dispositivi di pittura e scultura, l'arte quale gioco linguistico.
L'ora X, il progetto ideato da Giulio Paolini per gli spazi della Fondazione, sarà una riflessione sulla relazione che intercorre tra l'autore e la sua opera, tra l'Alfa come origine o figura iniziale e l'Omega in quanto istante ultimo della definizione, un'indagine volta a scoprire quale e dove sia il momento originale, il segnale del 'Big Bang'.
Con la tendenza che gli è propria di far coincidere lo spazio dell'opera con lo spazio intorno all'opera, Paolini coinvolgerà organicamente gli spazi espositivi facendo in modo che i singoli segni da lui utilizzati (cavalletti, disegni e riproduzioni, lastre di plexiglass, un cristallo poliedrico...) abitino e nello stesso tempo ospitino l'architettura che li contiene.
Il catalogo, corredato da testi critici e da una ricca documentazione fotografica, verrà editato in un secondo momento rispetto all'inaugurazione della mostra e renderà conto del lavoro dell'artista.
La presentazione al pubblico del catalogo è prevista nell'ambito di una giornata di studio dedicata al tema del rapporto tra antico e contemporaneo, che si terrà nel mese di maggio in data da definirsi.
In quell'occasione, oltre all'artista, critici, curatori e letterati saranno invitati a riflettere sul profondo legame che, soprattutto in Italia, esiste tra esperienza creativa contemporanea e arte del passato, prospettiva preziosa che potrebbe essere un modello altrettanto unico e non omologato di pensare e lavorare con e nella contemporaneità .
Immagine: Giulio Paolini, Palomar, Luci d'artista Torino
Catalogo: Edizione Gli Ori, Firenze
Inaugurazione: 27 marzo – ore 18.00
Fondazione Querini Stampalia, Venezia, Campo Santa Maria Formosa - Castello 5252
Orario ingresso: dalle 10.00 alle 18.00. Il venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.00. Chiuso il lunedì
Ingresso: intero 6 euro, ridotto 4 euro