Incontri ravvicinati con la collezione d'arte della banca, nell'ambito di Art up 2
Nell'ambito di Art up 2, incontri ravvicinati con la collezione d'arte della Banca Popolare di Bergamo, a cura di Enrico De Pascale. Tra le creazioni piu' popolari dell'artista, la serie degli Arazzi (o Mappe) travasa una rigorosa elaborazione di matrice concettuale entro una forma accattivante e di immediata identificazione: il planisfero rielaborato in base alle zone di influenza geopolitica dei diversi Stati e delle diverse potenze. L'opera e' il risultato di una riflessione sul tema della delega, della collaborazione, della casualita' nell'espressione creativa. L'arazzo infatti e' stato eseguito in Afghanistan da maestranze locali di sesso femminile in base a precise indicazioni dell'artista. La scelta dell'arazzo ha il significato di valorizzare una tecnica artigianale dal glorioso passato che l'Occidente ha inspiegabilmente dimenticato. Al tempo stesso determina un'inedita congiunzione tra la sofisticata invenzione dell'artista e la tecnica, socialmente meno prestigiosa, della tessitura, praticata da una manodopera femminile (che in quanto tale e' a tutti gli effetti co-autrice dell'opera). Un ruolo non meno importante e' affidato al caso, misurabile dalle inevitabili difformita' tra ie disposizioni dell'artista e gli esiti formali di chi, a migliaia di chilometri di distanza, ha affrontato l'arduo compito di tradurle nella paziente arte della tessitura. (Immagine: Alighiero Boetti, Mappa, 1984, Arazzo, cm 130×180)