Accademia di Belle Arti
Macerata
piazza Vittorio Veneto, 7
0733 405111 FAX 0733 230410
WEB
Leonardo Sinisgalli
dal 5/2/2015 al 25/2/2015

Segnalato da

Cesarina Tomassetti




 
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5/2/2015

Leonardo Sinisgalli

Accademia di Belle Arti, Macerata

Elogio dell'entropia - carte assorbenti 1942-1976. In mostra 42 carte, dense di segni e colore, sono superfici profonde che accolgono la storia di un uomo e di un poeta.


comunicato stampa

a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani

L'Accademia di Belle Arti di Macerata è lieta di annunciare Leonardo Sinisgalli. Elogio dell'entropia – carte assorbenti 1942-1976, la nuova mostra, a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani, che si terrà negli spazi della GABA.MC – Galleria dell'Accademia di Belle Arti di Macerata , in piazza Vittorio Veneto 7, dal 06 al 26 febbraio 2015, realizzata in collaborazione con la Fondazione Leonardo Sinisgalli, con il patrocinio del DISPAC – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (Università di Salerno) e della Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi d'Arte Contemporanea (Salerno-Roma).

Dopo una prima tappa a Montemurro, negli spazi della Fondazione Leonardo Sinisgalli (22 dicembre 2014 | 31 gennaio 2015), la mostra si sposta a Macerata per seguire un programma itinerante che si concluderà presso l'Istituto Centrale per la Grafica di Roma e proporre 42 carte assorbenti dense di segni e colore, raccolte in un album del Fondo Sinisgalli acquistato all'asta nel 2003.

«C'è un'arte che accoglie e un'arte che esclude»: così Leonardo Sinisgalli aveva annotato nelle pagine inquiete di Horror vacui (1945) e l'arte che il poeta ha intessuto in queste rare carte colorate, realizzate con furia e pazienza nell'arco di oltre trent'anni, è, non c'è dubbio, un'arte che accoglie le occasioni del tempo, momenti di vissuto, tracce di inchiostro e, come pure accadeva nei fogli, disegnati e dipinti, da Montale, residui, volubili, di materiale organico. Accoglie e mostra, soprattutto, il corpo a corpo di un poeta con la scrittura, lo spessore di una memoria che dimentica, che si riversa sulla superficie per resistere alle intemperie del contingente, del fuggitivo. Per scongiurare la «rapace entropia cosmica», di cui queste opere di barocca geometria sono il paradossale elogio. Sono, infatti, superfici profonde, carte assorbenti, appunto, che accolgono e trasformano la storia, ordinaria e straordinaria, di un uomo e di un poeta, che disegnano il fluire del tempo e costruiscono via via una trama, fitta o diradata, di segni, immagini e parole, calligrafie e scarabocchi che il colore complica, accende di misurata passione. «Qualunque ritmo è legato ai moti di cui il nostro corpo è capace» – attraverso i quali gli strumenti linguistici sono sottoposti ad una verifica costante, ad una luminosa, inevitabile sofisticazione intellettuale.

GABA.MC – Galleria dell'Accademia di Belle Arti
piazza Vittorio Veneto, 7 Macerata

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